Capitolo 10

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La casa di Derek era davvero bella.
Ero da sola, nella camera da letto di Derek.
Mi aveva lasciato qui dicendo che doveva aiutare mio fratello e la loro combriccola a sbarazzarsi di alcuni ospiti indesiderati che erano venuti a far visita a casa mia.
Non avevo idea di chi fossero, ma qualcun altro lo sapeva.
<Sono Oni, Marceline.> mi aveva detto il Nogitsune, che era venuto a farmi compagnia. <Sono delle specie di Ninja oscuri, cercano chi non è più se stesso, chi è stato posseduto da qualcuno.>
<Stiles... >mi affrettai a dire, sovrastando la voce del Nogitsune, che annuì.
<Cercano anche te, però. Tu sai chi è stato posseduto, e cercheranno di estrapolarti informazioni su chi possa essere. quindi stai attenta. >
Non riuscì a continuare il suo discorso che la porta si aprì, ed il Nogitsune scomparì in pochi secondi.
Mi girai, con un sorriso stampato in faccia, pensando che fosse Derek appena tornato, ma il mio sorriso svanì quando mi accorsi che non era Derek.
Un uomo sulla trentina, abbastanza alto e muscoloso, indossava una maglietta azzurra con lo scollo a V, dei Jeans e stava in piedi a guardarmi.
Sul suo volto comparì un sorriso maniacale, inquietante.
<Derek ha portato ospiti, e che ospiti> commentò, scrutandomi da capo a piedi.
Indossavo dei pantaloncini di jeans ed una maglietta a maniche corte con una felpa bordeaux sopra.
<Chi sei e che vuoi? > chiesi, con aggressività quando lo vidi avvicinarsi lentamente a me.
<Mi chiamo Peter, e ricordatelo questo nome.. Ti servirà più tardi >
Colsi quella battutina a sfondo sessuale, che personalmente mi faceva schifo, e feci una smorfia di disgusto.
<No grazie. Ora vattene>
L'uomo non mi ascoltò, anzi, si avvicinò ancora di più, cominciando a strisciare sul letto dove io ero seduta.
Balzai in piedi, per allontanarlo il più possibile.
Anche Peter si alzò, e raggiunse la porta prima di me, chiudendola a chiave.
Merda.
Si voltò verso di me, con un ghigno stampato in faccia.
Ero in trappola.
Mi prese per le spalle e mi sbattè contro al muro, intrappolandomi fra le sue grinfie.
Con le mani mi teneva strette le mie, sopra la testa,in modo che non potessi usarle per allontanarlo.
<Vai via! >strilai, dimenandomi a vuoto.
<Oh no..ho solo cominciato>
Sentii le sue labbra sul mio collo, che pian piano salivano verso le mie labbra.
Poi mi venne il colpo di genio, con le gambe che avevo libere gli diedi un calcio talmente forte da farlo cadere a terra lontano da me.
Si alzò ringhiando, gli occhi si colorarono di un azzurro metallizzato e brillante
Lui era un lupo mannaro.
<Resisti? Bene, vediamo per quanto resisti! > urlò istericamente, per poi ruggirmi contro.
Mi ricordai di ciò che mi disse il Nogitsune:anche io potevo ruggire.
E lo feci
Ruggii a pieni polmoni, Con tutta la mia forza e tutto il mio fiato.
Peter fece un passo indietro, ma poi, ancora più incazzato si buttò contro di me.
Lui aveva zanne, artigli mentre io avevo solo un super urlo e un ruggito.

What the Hell is happening to me? || Derek Hale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora