Capitolo 19

3.2K 133 4
                                    

Appena la ragazza cadde a terra cominciò a vedere tutto sfocato.
Era stata privata delle forze ed anche della voce.
Forse è questo che succede alle Banshee quando hanno paura di perdere le persone più care: producono un urlo talmente potente da perdere la voce.
Derek si chinò su di lei, mentre Jordan passò in rassegna tutti i corpi feriti dei suoi colleghi per poi gesticolare informazioni sullo stato dei poliziotti a Chris, che era al telefono con l'ambulanza.
Derek le afferrò la mano, cercò di prendere il dolore della ragazza, ma non riuscì.
La guardò, e le chiese <Perché?>
Lei sorrise, ancora stesa a terra.
<Ti dovevo pur salvare io, per una volta>
La voce le usciva strozzata e quasi del tutto assente dalla bocca.
Derek inclinò leggermente l'angolo della bocca per la tenerezza della ragazza, poi prese tra le sue grandi mani quelle della ragazza, molto più piccole in confronto,e le strinse.
Poco dopo le lasciò, e Marceline si sentì sollevare, capii che Derek la aveva presa in braccio a 'mo di sposa.
<Portala da Deaton> disse Chris, quando Derek gli passò di fianco per uscire,.
Derel annuì, ed uscì dalla porta dovendosi mettere di lato per passare.

Marceline aprì gli occhi di scatto quando sentì la sua voce.
<Ma ciao, Marceline cara! >
Si guardò un po' intorno, era alla clinica, e c'era anche il Nogitsune.
Derek e Alan erano nella stessa stanza, parlavano dello stato della ragazza, mentre il Nogitsune era appostato di fianco a lei.
La mora lo guardò, e lo spirito sorrise.
<Puoi parlare eh>
<Loro.. Loro non ci sentiranno?> chiese, meravigliandosi del fatto che la sua voce era miracolosamente guarita.
<Tesoro, siamo nella tua testa. In realtà hai ancora gli occhi chiusi e sei immobile, tutto questo è frutto della tua immaginazione>le rispose il Nogitsune, aprendo le braccia per indicare la clinica.
Il Nogitsune aveva ragione, Marceline aveva appena parlato e Derek e Alan non si erano girati a guardarla, ciò significava che era tutto inventato.
<Loro verranno a prenderti, Marceline> disse, cupo, lo spirito.
<Cosa?>
<Gli oni, verranno. Vogliono sapere chi è che ho impossessato, e sanno dei tuoi rapporti con me, quindi chiederanno a te. Ti ho già spiegato come funziona, no? > la ragazza annuì. <Ti volevo insegnare questa cosa, nel caso ti servisse contro di loro. È qualcosa di molto particolare e speciale, sei pronta?>
<Certo>
<Bene, gli Oni saranno qui tra qualche minuto quindi ho poco tempo, ma dovremmo farcela.>
Lo spirito si sedette su una sedia, e cominciò il discorso <Sai cos'è un mantra?>
<È una frase che se ripetuta più volte ti fa calmare>
<Esatto, e viene usata per evitare le trasformazioni. Devi sapere che, come esistono i mantra, esistono anche gli artnam. Sono il contrario dei mantra, ti danno forza e ti aiutano ad avere più potere, che è ciò che ti serve per uscire da qui. Mentre dormivi Alan e Derek hanno creato un cerchio di frassino attorno a te, e tu non puoi oltrepassarlo in quanto creatura sovrannaturale. Il artnam ti darà talmente tanto potere che potrai attraversare il frassino con tranquillità. Ora.. Dobbiamo solo trovare qual è il tuo artnam.>
Marceline si voltò verso Derek e Alan, che non facevano una piega.
<Scopriamolo, allora> affermò, con decisione.
<È così che ti voglio ragazza!>esclamò lo spirito. <Cominciamo.. Quando una porta non è una porta? >
Marceline non capiva il senso di quell'indovinello, ma lo risolse lo stesso.
<Quando è socchiusa>
<Non è successo nulla?>
La ragazza scosse la testa.
<OK, proviamone un altro. Ha il collo ma non la testa, cos'è?>
<La bottiglia>
<Sentito niente? >
<Nulla.>

What the Hell is happening to me? || Derek Hale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora