Cap 16 - Operator

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- Tim. -

-...-

- È passata un'altra settimana. -

-...-

- Tim. -

-...-

- Tim! -

- No. -

- Dimmi il motivo! -

- Hai una ferita di venti centimetri che non puoi rischiare di riaprire. Abbiamo tolto i punti da troppo poco, la pelle si è appena riformata. Volevi il motivo, eccotelo spiegato. - concluse, mentre toglieva il cerotto, con uno strappo secco, facendomi sobbalzare. - Da questo letto non ti muovi . -

-... All'ospedale sarei già stata dimessa. -

- All'ospedale saresti andata avanti a verdure e minestrine. Le barrette di cioccolato, le patatine fritte e i dolci te li saresti sognati. -

- Avrei sopportato. -

- Bene, allora possiamo pianificare un regime alimentare meno calorico, visto che è da settimane che vai avanti solo con quelle. -

- ... -

- ... -

-... Quando potrò tornare a casa? -

- Non ricominciare, (T/n). -

- Ricomincio quando voglio! -

Tim fece un grosso sospiro.

Sembrava stesse cercando di spiegare un concetto complicato a una bambina testarda.

- Ne abbiamo già parlato. Non posso farti partire. -

- E da un mese che sono bloccata dentro questa dannata casa! Come mai non sono ancora morta? -

Tim non si diede la pena di rispondere.

-Come minimo, permettimi di camminare nella camera!! Pensi davvero che... una porta possa proteggermi da qualsiasi minaccia? - continuai, convinta.

- No, (T/n). - sospirò stancamente - Non lo penso. -

- ... -

- ... -

- ... Quindi? -

- Quindi cosa? -

- Quindi - continuai, mentre cercavo di mantenere un tono di voce calmo - Se ritieni che tenermi bloccata qui sia inutile- -

- Mai detta questa cosa. -

- Ma- -

- Una porta non può fermare le intenzioni di nessuno. Su questo punto hai ragione, e non cambio idea. -

- Se allora sai che la porta in questione non riuscirà a tenermi ferma qui-! -

- Spero davvero tu non la prenda come un'offesa - concluse, alzandosi, e portandosi dietro la maschera che si era sfilato, ignorando il mio sguardo accusatorio - Ma onestamente non sono le tue, di intenzioni, di cui mi preoccupo. -

Sospirai, intontita dagli antidolorifici e i tanti giorni di immobilità a letto.
Il rumore familiare degli scarponi, mi portò a scattare di nuovo sull'attenti.

- Dove stai andando? -

- Fuori. -

- Questo l'ho notato, genio. -

- Brava. Hai un paio di occhi e sai come usarli. -

- Devi proprio andartene? -

- Ho del lavoro da fare, ora. - tagliò corto, girandosi di nuovo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 09, 2019 ⏰

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