flashback

4 0 0
                                    

Sonoqui, in fila con questi miei coetanei;tutti con espressioni diversedipinte sul viso.

Siamoancora vestiti con gli abiti della mietitura. Sto sudando. Mi passoun dito nel colletto della mia camicia blu jean abbottonata fino infondo per poter respirare un po'.

Osservoqueste persone, e non riesco a non pensare che ne rimarrà solo uno.

Notouna ragazzina coi capelli rossi stringersi al giovane accanto alei... ci sono alcuni bambini, una è molto piccola, mingherlina, icapelli biondissimi ridotti ad una corta zazzera: la sento chiamareEirine, ed è del quinto distretto. Più di tuttti però, non riescoa staccare gli occhi dal possente giovane biondo del distretto uno.

Dovreiavere paura di lui, sarà sicuramente già addestrato e nel gruppodei favoriti. Vicino a lui, la sorellastra, di una bellezzadisarmante: pelle diafana, occhi mobili color smeraldo e lucidicapelli scuri, Morgana.

Nonostanteciò, anche se non vorrei ammetterlo, la mia attenzione è attrattainesorabilmente da lui.

Icapelli dorati, gli occhi di un azzurro che pare rubato al cielo. Miscopro a indugiare con lo sguardo sul suo collo dalle vene visibilidalla tensione, sulle clavicole sporgenti e le forti mani... ma chesto facendo? Me ne vergogno un po', in effetti.

Nellasala cala un silenzio innaturale, quando la porta si apre ed entranodue figure dai lineamenti androgini che indossano le divise con glistemmi di Capitol City.

Ciinformano che verremo chiamati a turno, e condotti dai nostri mentorie dai membri del nostro staff: "Arthur e Morgana Pendragon,distretto uno!"

idue fratelli escono, squadrando gli altri tributi con aria di sfida esufficienza.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Allenamento.Giorno 2.

Clangoredi fendenti, grida concitate. Già si sta formando il gruppo deifavoriti.

ScorgoJanika scagliare un arpione con una forza incredibile: centra inpieno il cuore disegnato di uno dei manichini in fila,attraversandonetre in un solo colpo.

Samuel,il ragazzo del secondo distretto, è alla postazione di lancio deicoltelli: ne afferra uno ricurvo, come un boomerang.

Staccala testa ad un altro manichino senza battere ciglio, e il coltellogli ritorna. Lo afferra al volo.

Devoscegliere una postazione. Comincio a guardarmi intorno, per associarei visi dei miei avversari al numero del loro distretto,cucito sullaschiena della divisa da allenamento.

Miavvio verso la postazione meno frequentata: quella dedicata alriconoscimento delle piante e all'accensione del fuoco. Non so chefare,e quindi metto alla prova le conoscenze acquisite con mio nonnoGaius, che è abbastanza esperto in questo genere di cose.

Davantia me una tabella elettronica: devo riconoscere diverse bacche epiante, dalla funzione, alla commestibilità,e aspetto.

Cominciosubito con un esercizio che prevede l'assegnazione del nome correttoalla rispettiva icona della pianta.

Stramonio,Salvia, Ricino, Belladonna, Calendula,Rosmarino, Cicuta, Borsa delPastore... e ancora... Mirtillo, Mora, Ortica, Aconito, Finocchiettoselvatico... le suddivido e le classifico in base alle mie conoscenzee ne fallisco solo una decina. Mi sposto a lato, dove è ricostruitoun piccolo paesaggio boschivo: uno spiazzo di tre metri quadrati adocchio.

Miesercito con alcuni nodi su un albero e poi mi siedo ad accendere unfuoco.

Mioccorrono un po' di tentativi e impegno, ma poi davanti a me sisollevano delle fiammelle scoppiettanti.

the odds are never in our favorWhere stories live. Discover now