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«Ti aiuterò a fare il bagno piccolo, sono un buon Hyung e non voglio vederti sporco.»
Dopo averlo detto, afferrò le labbra di Jimin con agilità e rapidità nel bisogno di un bacio. Jimin non era un novizio in quel tipo di situazione, ma nemmeno un esperto; rispose goffamente dopo alcuni secondi. Le sue mani erano appoggiate sulla schiena bianca di Yoongi con fermezza, aggrappandosi con tutte le sue forze a lui. E no, non stava sognando di nuovo come di solito faceva. Era reale, fin troppo reale.
Si sciolsero improvvisamente senza ossigeno, lasciando cadere una scia di saliva nell'acqua. Il minore teneva gli occhi chiusi mentre sentiva le labbra del maggiore posarsi sul suo petto come se stesse facendo esplodere migliaia di piccole bombe contemporaneamente, respirando a fatica per i nervi e tremando un po' troppo.
«Hyung, io...» si zittì immediatamente quando le dita bagnate di Yoongi finirono sulla sua bocca.
«Non parlare piccolo, so che entrambi vogliamo questo più di ogni altra cosa..solo, goditi il momento, okay?» stava per continuare con le sue carezze ma si fermò. «Ah, un'altra cosa, ora sono papino, se mi chiamerai con il mio nome ti punirò, Jiminnie.»
Annuì estasiato, quella situazione lo eccitava troppo, e Yoongi creò una serie di nuove emozioni e sentimenti dentro di sè. Si lamentò quando iniziò a sentire le labbra bagnate e morbide dell'altro correre sul collo, succhiando, non abbastanza da lasciare segni ma da provocare piacere. Gli ansimi e le grida forti uscirono senza controllare la bocca del piccolo, semplicemente, non poteva reggerli.
«Non essere cosi rumoroso, possono scoprirci.» disse Yoongi con un sorrisetto furbo. I baci di questo iniziarono a scendere sul corpo teso di Jimin, il quale guardava tutto con attenzione.
«Ah~ah, Hyung..» sentì un morso sul suo capezzolo e gemette dal dolore e piacere.
«Cosa ti ho detto prima? Come devi chiamarmi?» sbottò, la sua voce più profonda, era evidente che non gli piaceva essere disobbedito. Doveva aspettare un po' in modo che le parole potessero essere articolate dall'altro.
«Sc-scusami, papino.» mormorò poi quando si sentì nuovamente toccato, le carezze seguivano un movimento normale e non si fermarono finché non raggiunsero finalmente il loro obbiettivo... ma c'era solo un piccolo problema, pensò Jimin.
«Papino, l-l'acqua...» abbassò la testa leggermente per guardarlo, il maggiore gli fece l'occhiolino prima di immergersi completamente e afferrare deliziosamente il suo cazzo con la bocca, l'oscillazione con cui si muoveva stava facendo impazzire Jimin. Mise le mani sull'estremità della vasca mentre mordeva fortemente il labbro inferiore per non urlare, voleva mandare al diavolo il suo autocontrollo e che tutti sentissero il suo piacere. Stava ricevendo un vero e proprio pompino da Min Yoongi, la persona che si era innamorata tanto tempo fa, voleva urlare al mondo che questo era la cosa più bella che gli potesse mai succedere.
