L'ultima Alpha del clan Moon

°~°~°~Chapter 2~°~°~°

[STEPHEN P. O. V]

Non ci credo, dopo anni, finalmente l'ho trovata, mi fa incazzare il fatto che qualcuno l'abbia ferita e spaccherei il mondo se solo potessi ammazzare lo stronzo che l'ha toccata.
Ma averla vicina, toccarla, aspirare il suo profumo e poterla finalmente avere tra le mura della mia casa mi riempie il cuore di gioia, sono in defibrillazione, mi fustigherei per come le ho risposto prima ma purtroppo i pensieri sulla sua cicatrice e su quello che forse ha passato mi hanno travolto. È quando entriamo mano nella mano nella casa branco che do' un freno ai miei pensieri, ma subito mia sorella Eleonora mi salta addosso per salutarmi, sono anni che è stata lontana dalla casa branco per delle spedizioni di caccia ai freddi, così inizia a raccontarmi tutto quello che ha fatto in questo periodo, ma io non la ascolto, guardo la mia Luna distesa a terra inerme, a causa di uno spintone da parte di Nora ha sbattuto la testa, continuando a fissarla sotto shock noto la ferita dietro la nuca e preoccupato come non mai urlo verso mia sorella.

<Eleonora chiama subito il medico!!!>

Lei subito lo fa e chiama Luke mio fidato amico, nonché medico del branco.

Dopo qualche minuto passato a stringere tra le braccia la mia piccola donna sotto la litania di scuse di Nora, arriva Luke e portiamo la mia Luna nella mia, anzi nostra, camera. La distendo sul letto, con estrema delicatezza, e sotto il mio sguardo furioso, per le mani del mio amico sulla mia donna, lascio che la visiti e che le fasci la ferita con delle garze, dopo averla disinfettata, cauto si gira verso di me e prima di andarsene mi osserva e con calma mi parla.

<Alpha la Luna sta bene a breve si dovrebbe svegliare!! >

Mormora timoroso di una mia possibile reazione sbagliata.
Ma troppo focalizzato sul corpo minuto disteso sul letto, semplicemente annuisco.
Mi distendo al suo fianco in attesa che si svegli, il tempo passa lento scandito solo dal suo dolce respiro e dal suo meraviglioso odore ritrovandomi, senza accorgermene a sorridere.
Dopo non so quanto tempo, forse un'ora, inizia a divincolarsi e a parlare nel sonno facendomi preoccupare...

<NO!.... NO!.... MAMMA!....MAMMA!....PAPÀ!..... PAPÀ!.... DOVE SEI?... LIAM!... LIAM ALMENO TU DIMMI CHE SEI VIVO! LIAM TI PREGO! TI SCONGIURO ESCI FUORI! SEI L'UNICO CHE MI RIMANE!
LIAM!>

Urla per poi svegliarsi di soprassalto tutta sudata, una lacrima le solca il bellissimo viso quando apre gli occhi..

<Stai bene?>

Chiedo timoroso di ferirla ancora, lei mi guarda sospetta.

<Si..>

Taglia corto, cercando di sfuggire al mio sguardo.

<Cosa ti è successo?>

Mormoro tra me e me sperando che si apra, ma che non stia troppo male a causa della mia domanda.

<Cosa intendi?>

Bisbiglia circospetta, cercando come prima di svicolare.

<Cosa è capitato alla tua famiglia>

Il suo sguardo diventa cupo.

<Io.. Non penso che sia il caso di parlarne.. >

C'è un velo di tristezza e malinconia nei suoi occhi, o forse è molto più di un velo, forse è una distesa immensa, ma sembra volerla nascondere a tutti i costi.

"Chissà quanto tempo fa è accaduto.."

<Mentre tu invece chi sei??>

Mormora adottando un approccio più calmo rispetto a prima.