°~°~Chapter 12 ~°~°

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|Dal Capitolo precedente...|

|Diana P.O.V|

I muscoli mi tremano, si rifiutano, non voglio avvicinarmi... il corpo di Sam è a terra, la pozza di sangue in cui riversa è enorme.
Dea ti prego... è un sussurro tremante il mio, ma so che come sempre nessuno mi aiuterà. Nessuno mi sveglierà mai da quest'incubo perenne che è la mia vita.
Gli squarci che lo ricoprono li vedo anche da qui e più mi avvicino più il ribrezzo mi assale. Decido di muovere qualche passo e man mano noto sempre più ferite ed ematomi.
Il fiato non torna, non ne sento la mancanza, in questo momento mi sembra quasi futile respirare.
Le lacrime non scendono, sono lì in bilico agli angoli dei miei occhi, si accumulano ad ogni mio passo e poi una volta davanti a lui, come se non ne potessero più di resistere, traboccano, rendendo visibile la parte più spezzata di me ancora una volta. Mi avvicino definitivamente e non appena sono al suo fianco noto un gruppo di 10 vampiri poco distanti, che se la ridono continuando ad insultare mio fratello, essendo lontana dalla strega l'incantesimo su di me non ha nessun effetto, così presa dall'ira inizio a scagliare fulmini su di loro fino a quando dei freddi non rimane che la cenere....
Ritorno dal mio amato Samuele. Il suo battito è talmente tanto fievole da non riuscire a sentirlo, il suo respiro è impercettibile, la paura prende possesso di me come mai prima d'ora.
Non riesco neanche a chiedermi cosa ne sarà della mia vita se il mio cavaliere dovesse morire.
Dea... non riesco neanche ad immaginare una mia possibile vita senza di lui. E so che non dovrei già pensare al peggio, però, purtroppo, sono consapevole delle mie capacità e proprio per questo so che non riuscirò a curarlo..

Come... come farò io senza di lui...?

"Ti prego.. Diana..."

È un rantolo quello della mia lupa ma basta a farmi uscire un singulto.

"Ti prego White... no, non parlarmi... non ora o rischio realmente di spezzarmi"

<S-sam...>

Il sussurro è disperato. Non riesco. Giuro non ce la faccio. Il dolore che sento sembra mi spezzi in due. Pervade tutto il mio corpo e sovrasta persino il tumultuoso dolore del mio cuore.

<Rispondimi, te ne prego, Sam parlami...>

La mia voce trema, io stessa vengo pervasa da spasmi incontrollati, il respiro è ansante, il cuore mi batte a tre mila, penso che per la prima volta nella mia vita sto avendo un attacco di panico, il pianto inizia ad essere disperato non ricevendo risposta.
Non so cosa fare, non so chi pregare, tutto sembra inutile, vorrei urlare ma non ho la forza e il coraggio necessario per farlo.
Lo scuoto ma nulla, la voce inizia ad fuoriuscire incontrollata causa dei singhiozzi, le labbra tremano, le mie gambe cedono, e mi ritrovo immersa in una pozza di sangue che macchia di rosso il mio vestito bianco con la gonna a pieghe, le gambe, le mani e le braccia in precedenza di un rosa candido con i tatuaggi ora sono ricoperte di un rosso scarlatto, automaticamente il mio cervello imprime con un marchio a fuoco quest'immagine nei miei ricordi più vividi, inorridita da questa scena torno a guardare mio fratello che non si è mosso di un millimetro...

<Sam ti prego... Non lasciarmi. Ti pregooooo. Non abbandonarmi come ha fatto lei. Ti supplico! Ti sto implorando. E lo sai che non lo farei mai ma io lo so, so che mi lascerei morire se tu non ci fossi più. Fai qualcosa, qualsiasi cosa, ma ti prego non mi lasciare anche tu. Fammi  mancare il respiro con un abbraccio, fingi che sia bellissima, inventa cavolate ma ti scongiuro non lasciarmi qui a sentire come ti stai indebolendo.>

Nulla si muove, il mio terreno ormai non mi manda più nemmeno un segno, mio papà non lo sento, tutto sembra così confuso. Dio ma cosa ho fatto di male...? Perché a me...?
Che senso avrà vivere poi...
Per chi dovrei farlo se non avrò più nessuno!

<NON PUOI FARLO! NON TU! NON MI ABBANDONARE ALMENO TU! NO, TI PREGO... non riuscirei a sopportarlo stavolta...>

Le mie urla sono disperate. Il prato che tanto amavamo ormai è disastrato, il branco è stato spezzato, la mia vita ha perso di significato e come se non bastasse non trovo una via di fuga.

<Didi... mi... dis-piace...>

Il suo mormorio mi fa scattare, è come una ventata d'aria fresca, per un istante mi pare persino di rinascere. Ma poi continua, con la sofferenza nella voce e la morte impressa negli occhi e lo vedo, vedo come vorrebbe chiuderli pur di non farmela vedere.

<L-a... la mia vit-a è agli sgo-sgoccioli... per-donami... non ti portò più proteggere... m-ma se avrai m-modo dì a pa-pà che quando ci rincontreremo lo sfiderò f-ino a vincere, dì a "Mamma" c-he l-e ho v-voluto bene, dì a Liam di non sp-spaccare il mondo a me-tà una volta scoperta la mia morte, dì a Shira di no-n perde-re mai la sua allegria e t-u D-idi n-on pi-ange-re... o-odio v-ederti soffrire, anche se sei meravigliosa anche in lacrime, s-en-tire i tuoi sin-ghiozzi m-mi fa mo-rire. C-am-mina a test-a alta, n-on avere p-aura mai di ness-uno, t-u s-ei un Alp-ha e sei m-olto pi-ù f-forte di quel-lo che pensi. M-a or-a scap-pa, dev-i fugg-ire corr-i più veloce che puoi e n-on pensare a me, no-n darti la colpa. O-ora v-vai pe-rò st-anno arrivando c-cento fred-di e 1a strega, non far-emo mai in tempo a fuggire! C-orri, s-salvati al-meno tu o g-iuro che no-n t-i riconoscerò p-iù come la mia principessa e ti odierò per sempre!>

Mai come ora sento il cuore strapparmisi in due, vorrei urlare, mi vorrei picchiare e provare anche solo un terzo di quello che sta provando lui ora ma tutto quello che faccio è, tremante, trascinarmi via. Il mio labbro è incastrato tra i denti mentre silenziosamente piango, sento il sangue colarmi viscoso in bocca,
Mi alzo spaurita e incerta.
La mia lupa si oppone, la mia mente scoppia, non voglio... ma poi lo guardo... i suoi occhi, quel dannatissimo sguardo mi inchioda. E se non fosse per la promessa impressa ancora sulle sue labbra sono certa che mi lascerei prendere e quindi mi farei morire. Inizio a correre, senza una meta, a perdi fiato.
Mi metto in disparte, faccio emergere la mia lupa e la lascio guidarmi, raggiungiamo il campo di battaglia dove si trovava il branco in precedenza e quello che vedo mi fa gelare il sangue: la mia gente, i miei genitori, donne e bambini morti, il prato prima rigoglioso e di un verde smeraldo, ora è un'enorme pozza di sangue, su cui vi sono accasciati i membri del branco senza testa, e duecento freddi fatti a pezzi....

Sono morti...

Sono tutti morti....

Tyler, Derek, Shira e Liam non sono presenti tra i cadaveri.

Chissà se sono morti anche loro?
Che la Dea mi salvi dal vuoto inesorabile che colma il mio petto. Per inerzia inizio a camminare verso il bosco, non so quanto cammino, né so se i piedi fanno male, non sento più nulla, l'unica cosa che rimane è il nulla cosmico mischiato a dei ricordi troppo belli per la nullità e il mostro che sono. Continuo a piangere perché è l'unica cosa che mi rimane, e alla fine una volta allontanata abbastanza finalmente mi sfogo, inizio ad urlare, con tutto il fiato che ho in gola, non so nemmeno quand'è che per una frazione di secondo inizio a sperare che mi sentano e che vengano a consolarmi, ma l'utopisticità della cosa mi arriva in faccia con così tanta forza che in un batter d'occhio la speranza muta, non è più l'amore quello di cui necessito, bensì per un istante agogno che qualcuno ponga fine alla mia vita, perché, purtroppo, la mia vita è stata un susseguirsi di disgrazie e nulla potrà sanare i miei mille mila traumi, e dunque non credo proprio che riuscirò a vivere dopo tutto questo...

|Fine Flashback|

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BYE BYE 🖤👑

L'ultima Alpha del clan MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora