°~°~°~Chapter 4~°~°~°

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[Diana P. O. V]

Il giorno dopo mi sveglio presto. O meglio, credo sia presto dato che non avendo voglia di alzarmi dal letto rimango sdraiata ad occhi chiusi, naturalmente però la quiete dura poco, più precisamente fino a quando lo sguardo penetrante di qualcuno di mia conoscenza non mi fa sbuffare rumorosamente..

<La smetti di fissarmi? >

Biascico cercando di ignorare la mia pelle d'oca e il mio respiro lievemente ansante.

<Perché dovrei?>

Parla con tono basso anche lui, Dea quanto è bella la sua voce di prima mattina... ma non capisco, cosa diavolo dovrei fare? Il mio corpo sembra volerlo, io sembro volerlo e indubbiamente White lo vuole, mente e corpo. Non sono pronta però, non so quando lo sarò e dovrà aspettare per avermi in quel senso, ma spero che non me ne farà una colpa. Non dopo... no, basta non ci posso ripensare.

<Perché sei fastidioso.>

Mormoro infine, continuando a tenere gli occhi chiusi.

<Ma ti sta così bene la mia maglia che non riesco a smettere di guardarti, e poi... ti devo ricordare che non hai niente sotto?>

Di scatto apro gli occhi, osservo i vestiti messi la sera prima, ovvero una maglia lunga fino a metà coscia di un gruppo metal e l'intimo in pizzo blu, sospiro, chiudo gli occhi, ma sento la sua mano che accarezza la mia coscia destra.

<TI CONVIENE... togliere subito quella mano, se non vuoi che la
tagli!>

Scatto, i ricordi mi spezzano, mi lacerano e, se solo non fossi abituata a mantenere sempre il controllo del mio corpo, ormai starei tremando in preda ad un attacco di panico. So che non è lui, e so che non intende farmi male, lo sento, ma il contatto diretto con gli uomini è ancora una ferita aperta, e il problema è che sto ancora cercando di cauterizzarla con il fuoco, nella mera speranza che possa sovrastare il dolore passato con il presente, per dimenticare.
Lui non dice niente, anzi, senza farsi sentire si avvicina a me, sembra, non so come, aver capito il mio problema ma non chiede, né mi pressa, semplicemente cerca di rassicurarmi con il suo tocco e non appena mi è abbastanza vicino, notando che il mio respiro e la tachicardia sono un po' più sotto controllo, mi bacia. Apro di scatto gli occhi, sommersa da svariati flashback, e inizialmente sono, anche, tentata di picchiarlo, ma il mio corpo non si muove, anzi, ricambia con passione il bacio, il mio cuore batte furiosamente, ma non in panico, sembra emozionato, è felicità quella che sento..? Dea.. non so più neanche cosa provo a momenti. Ma credo, sì, di essere felice e non passa molto prima di accertarlo, le mie braccia in automatico si avvolgono attorno al suo collo, i nostri occhi si fondono così bene... sembriamo così perfetti insieme. Dopo un po' di tempo ci separiamo, continuando, ansanti, ad osservarci e giurerei di aver visto i miei occhi, riflessi nei suoi, scurirsi.

<Posso?>

Chiede lui continuando ad accarezzare le mie braccia e la mia guancia, sperando di farmi ambientare.

<Fare cosa?>

Mormoro ancora confusa da tutto quello successo, oltre che dalla domanda indefinita.
L'ipotesi di quello che vuole fare, io e White ce la siamo fatta, ma tutto può mutare no..?

<Marchiarti..>

La conferma della nostra ipotesi non tarda ad arrivare e non so se il tonfo sordo al cuore che sento è positivo o se conferma i miei timori, ma è inutile respingerlo, dopotutto con il passare del tempo mi indebolirei se non mi faccessi marchiare, quindi sposto i capelli di lato, come a dargli l'ok e lui non se lo fa ripetere una seconda volta, mi bacia, le dita si intrecciano, le labbra si assaggiano nuovamente, la sua lingua cerca la mia e non appena la trova iniziano ad assaporarsi. Si stacca dopo un po' dalle mie labbra e scende verso il collo continuando a darmi piccoli baci, incentivato, credo, anche dai miei ansimi e dai miei brividi, una volta arrivato con il volto nell'incavo del mio collo lascia il controllo alla sua parte lupo e fa crescere i canini.

L'ultima Alpha del clan MoonWhere stories live. Discover now