-Oddio.. Santo Cielo.. Regina.. un.. attimo.- ansimò Emma piegandosi in due e massaggiandosi la milza. Avevano corso davvero tanto e non sapevano ne dove fosse finita Malefica ne dove fossero finite loro.
-Ma che fai? Ti fermi? Ma sei scema? Dai vieni corri!- disse la bruna facendole segno di seguirla con la mano, ma la bionda non si mosse di un passo, era troppo stanca per spostarsi.
-Senti.. è notte ormai e stiamo scappando da circa un'ora, perché non troviamo un riparo e dormiamo? È troppo buio e non ritroveremo mai la via di casa in queste condizioni..- chiese Emma ancora con il fiatone.
-Qui? Io dovrei dormire qui? Tra il muschio e le foglie?- ribatté la mora alzando le sopracciglia per lo stupore di quella domanda.
-Hai altre opzioni?-
-Bhe..- Regina si guardò intorno. -..no.- ammise alla fine.
-Perfetto, allora, dobbiamo solamente trovare.. si.. anche sotto un grande tronco potrebbe andare bene, o sotto un albero.. come preferisci. Potremmo provare anche a costruire un riparo con i rami, anzi.. no, ci vorrebbe troppo tempo.. quindi, a te la scelta.- la guardò sorridendo Emma.
-Quale era la prima proposta?-
-Dormire sotto un grande tronco!-
-Vada per il tronco allora.-
Emma esultò facendo piroette e sussurrò a bassa voce 'si!' accompagnando la parola con le mani.
A Regina quella parve la scena più dolce del mondo. La bionda sembrava una bambina che aveva appena ricevuto il consenso dei genitori per comprare un gelato, ma subito dopo la sincerità e la delicatezza di quel momento mutarono in imbarazzo, la mora si sentì avvampare e le gote si colorarono di un tenue rosa. Le due avrebbero condiviso lo stesso letto, o meglio, pagliericcio per quella notte. Regina si voltò di scatto dando le spalle all'amica per cercare di non far trasparire tutte le emozioni che le provocava, ma erano sotto la luna e le stelle, quindi il rossore delle guancia del sindaco non si sarebbe dovuto notare più di tanto.
Emma notò quell'azione e si avvicinò all'altra donna.
-Ehy, stai bene?-
-Si.. stai tranquilla..-
-Sicura?- la bionda prese di forza il braccio della mora e la voltò. Per la salvatrice, lo spettacolo che le si presentò dinanzi era paradisiaco. Il volto di Regina era scandito dal chiarore della luna evidenziandone i tratti e la sua cicatrice. I diamanti bistri che si ritrovava al posto degli occhi brillavano come non mai. I suoi capelli volavano accompagnati dal vento che ne espandeva il buonissimo odore di mela che per Emma era la cosa più buona che avesse mai sentito. Sembrava la medesima situazione di qualche giorno prima, quando si ritrovarono da sole sul pezzo di spiaggia che per la bionda era leggenda. Quest'ultima accarezzò il viso della bruna facendo scendere dal suo volto una lacrima che le inumidì gli occhi dalle sfumature celestiali. Un sorriso apparve sulla bocca di entrambe. Un sorriso gentile ed affettuoso, come solo quello di due amanti può essere.
-Cos'hai?- chiese la mora.
-Nulla..- rispose continuando ad accarezzare la gota della donna che tanto amava. Regina chiuse gli occhi al tocco ed inclinò leggermente la testa per incastonare la mano della bionda tra il collo ed il suo viso. Li riaprì solo per scrutare lo sguardo di Emma e constatare quanto fosse bella in quel momento.
-Perché mi stai accarezzando così?-
-Perché credo che tu sia una persona troppo dolce e sincera per essere odiata..-
-Mi odiano fin troppe persone..- disse la bruna spostando la mano della bionda dalla guancia.
-E non capisco il perché.. cioè.. guardati, sei così.. amabile, buona, onesta..-
Quelle parole provocarono in Regina una risata genuina ed Emma rimase estasiata a guardare quella meraviglia fatta carne.
-È ora di dormire, Swan.- affermò la mora, fu un'impresa dirlo, avrebbe rivissuto quell'istante all'infinito.
La bionda abbassò lo sguardo, erano i minuti più belli della sua vita e non capiva perché li stava rovinando. -Va bene.. però non chiamarmi più con il cognome!-
-Sei sempre la solita!-Camminarono per un'altra ventina di metri e trovarono lo stesso rifugio in cui Regina e Robin si nascondevano nelle loro 'fughe' d'amore.
La bruna si fermò di scatto, pochi metri prima di Emma, e pianse. Pianse tanto, rimpiangendo quei bellissimi momenti. Le lacrime le occupavano il volto accompagnate da singhiozzi. Si buttò a terra rimanendo sulla ginocchia e si piegò in due, lasciando che il pianto la sconforti ancora di più.
La bionda non capì, si avvicinò alla 'capanna' e vide un piccolo pezzetto di legno che recava la scritta 'R&R per sempre'. Comprese, girò il suo volto verso l'amica e le corse accanto, le mise due dita sotto il mento alzando il suo viso così da poter incrociare ed incatenate i loro sguardi e la abbracciò. La abbracciò forte.
-Mi dispiace piccola, mi dispiace tantissimo.-
Regina mormorò parole senza senso ed Emma la strinse ancora di più.
-Non sarebbe mai dovuto succedere, era il tuo Vero Amore e.. tu lo amavi. Lo so, fa male, ho perso tante persone care nella mia vita, ma devi ricordare Robin per tutte le belle cose che avete fatto insieme, per il vostro rifugio, i baci..-
-Non ce la faccio..- ammise tra un singhiozzo e l'altro.
-Lo so, è orribile, ma prova, ci sarò io al tuo fianco. Sempre.-
-Grazie Emma..-
-Di nulla piccola..- concluse la bionda adagiando un dolce bacio tra i capelli corvini della donna che in quel momento le sembrava così fragile e indifesa.
Si addormentarono così, l'una abbracciata all'altra, consapevoli che entrambe provavano qualcosa che andava al di fuori di una semplice amicizia e consapevoli che ciascuna sarebbe stata accanto all'altra. Per sempre.-Vals
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SOUL ➳ swanqueen
Fanfiction*Non giudicare mai un libro dalla copertina Aveva un solo pensiero fisso impresso nella testa. Una persona. Una ragazza dalla folta chioma dorata. Nella sua immaginazione lo sguardo le si focalizzava su quegli iridi dai colori marini. L'acqua dell'o...