16. Ti salvo io amore

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Riccardo's pov
Mentre aspetto che arriva Federica a prendere mattia, sto nella sala insegnanti con mattia che lo collo così dorme.
Di colpo si apre la porta ed è lei, indossa degli occhiali da sole un vestito lungo nero e delle calze nere che non si vedono i lividi sulle gambe ma io li vedo lo stesso.

Ha lo sguardo basso è triste troppo triste, si avvicina a me per prendere mattia ma si riapre nuovamente la porta ed è chiara una mia collega che prende mattia ed esce chiudendoci a chiave in stanza come li avevo chiesto.

Si siede sulla cattedra e ha lo sguardo basso, mi metto davanti a lei in mezzo le sue gambe e con un dito di li alzo il viso.

-Piccola che hai?-
Li chiedo dolcemente.

Non mi risponde e mi abbraccia forte, intrecciando le gambe al mio bacino ed anch'io la stringo forte a me.

-Ti prego salvami riki-
Dice piangendo tra le mie braccia.

-Ti salvo io amore mio-
Dico appoggiando la mia fronte con la sua.

Con il pollice li accarezzo il labbro, gli tolgo gli occhiali e ha gli occhi gonfi non solo per il pianto ma anche perché l'ha picchiata.

Li alzo il vestito e metto le mani dentro il vestito tirando gli le calze si toglie i tacchi, e mentre tiro giù le calze li bacio le gambe.

Tolgo la maglia che ho addosso, e con le mani mi accarezza il petto, mi abbassa i pantaloni, gli tolgo il vestito e i nostri respiri si fanno pensati eravamo vicini ad un centimetro di distanza.

Gli fioro le labbra e guardo il suo corpo pieno di lividi e macchie viola.

-non ti piaccio più?- abbassa lo guardo con qualche lacrima che li scende.

-Amore mio io ti amo sempre, anche se quello stronzo ti ha fatto del male io ti amo e sei un bomba sexy lo stesso-

Accenna un sorriso debole, l'ho fatta sorridere un Po era quello che volevo.
Abbasso le spalline del reggiseno e fino a slacciarlo e toglierlo.
Inizio a baciarli il seno e a facile qualche succhiotto.
Lei è avvinghiata a me come un koala.

Nella stanza si sentivano solo le sue urla e i suoi gemiti

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Nella stanza si sentivano solo le sue urla e i suoi gemiti.
Gli abbasso i pantaloni e lo facciamo su quella cattedra finalmente eramo insieme.

Ci rivestiamo subito e mi siedo sulla sedia con lei seduta sulle mie gambe.
La stavo coccolando come se fosse la mia bambina, lei si lasciava coccolare e avvolte quando le toccavo la schiena quasi saltava.

-piccola hai paura?-
dico dolcemente.

-troppa paura, riki io ho paura-

Continuava a dire che aveva paura, ed io non sopportavo che lui le avesse fatto tutto questo li aveva messo paura non era più lei era cambiata molto.





-Avete qualche idea di cosa accadrà nel prossimo capitolo?-

Solo sesso o amore ? •Rederica• Where stories live. Discover now