Chapter 18

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Idee e vendette

-Dai Draco! Che ti costa scendere più tardi! È Domenica! E poi devo parlarti di una cosa- esclama Blaise esasperato
-Che cosa costa a te scendere prima spiegamelo!- dice Draco stufo.
-te l'ho detto, devo dirti una cosa- dice Blaise sbuffando spazientito. Draco si arrende e si butta sul suo letto in attesa che il suo migliore amico parli.
-Ecco, ieri i miei genitori mi hanno detto che tuo padre sta radunano tutti i mangiamorte per una riunione- dice Blaise e Draco sobbalza dal letto con gli occhi spalancati.
-Stai scherzando?- chiede il biondo allibito.
-No non sto scherzando- dice Blaise passandosi una mano tra i capelli.

-Luna! dai vieni!- esclama Ginny sbracciandosi all'entrata della sala grande per farsi vedere da Luna. La bionda le va incontro e la saluta con un sorriso ricambiato dalla rossa.
-Allora pronta?- chiede Ginny e Luna annuisce. Entrano e si dirigono al tavolo dei Serpeverde. Luna si dirige al posto di Draco e cambia velocemente il bicchiere con uno che non permette a nessuno di mettere pozioni o cose varie. Da l'altro bicchiere a Ginny che si dirige dalla McGranitt. Intanto Pansy sta all'entrata della sala grande e quando si gira vede la McGranitt andare incontro a passo di marcia.

-Signorina Parkinson, saprebbe dirmi cosa c'è in questo bicchiere?- chiede la preside con voce ferma e tremendamente inquietante. Pansy annusò il contenuto e subito riconobbe l'insolito odore di Draco. Era il bicchiere in cui aveva messo l'amortentia e ora era stata sgamata. Abbassò lo sguardo annuendo leggermente.
-Bene allora e meglio se mi comunica la risposta nel mio ufficio. Signorina Weasley, Signorina Lovegood vi ringrazio per avermi informata. 20 punti a testa- dice la preside e si dirige fuori dalla sala grande seguita da una Pansy arrabbiata. Poco dopo entra in sala grande Blaise che si dirige verso le ragazze sorridendo.
-Allora?- chiede eccitato.
-Alla grande Zabini, la Parkinson sta seguendo la McGranitt nel suo ufficio- risponde Ginny saltellando. Luna annuisce come per confermare le parole dell'amica e tutti e tre si battono il cinque.

-Malfoy- dice Hermione a mo' di saluto verso Draco, il quale camminava con la testa bassa avvolto nei suoi pensieri.
-Granger, pensavo fossi già in sala Grande, che stavi facendo?- chiedle Draco fermandosi in mezzo al corridoio.
-Io pensavo la stessa cosa per tuo conto, Malfoy. Invece vedo che sei ancora qui- dice Hermione fermandosi di fronte a lui, senza rispondere alla domanda. Il ragazzo fissò il suo sguardo di ghiaccio in quello color cioccolato della Grifondoro e una strana sensazione gli invase il petto di nuovo.

-non hai risposto alla mia domanda- obbietta Draco.
-Cosa interessa a te di dove vado o cosa faccio Malfoy?- chiede la Grifondoro con un sopracciglio alzato. Dopo tutto quello che le ha fatto, ha anche il coraggio di parlarle con tanta schiettezza? Chi si crede di essere? Per lei ormai non è più niente.
-Non potrebbe semplicemente interessarmi?- ribatte il biondo.
-no, non ti deve interessare, non devi parlarmi, io per te non sono più nulla, tu per me non sei più niente- dice Hermione con voce fredda e se ne va, stringendo i libri al petto. Il ragazzo la guarda andare via, gli occhi leggermente lucidi e il cuore spezzato. L'aveva persa, per sempre. Ne è certo.

-Herm!- strilla Ginny cercando di attirare l'attenzione dell'amica su di sé, ma senza successo
-HERMIONE!- Riprova Ginny, ma niente. Sbuffando si avvicina alla riccia.
-Hermione che succede?- chiede Ginny e la ragazza la guarda
-oh..ehm..nulla di grave...m..mi è arrivato il ciclo e non sto bene...ci vediamo dopo- detto questo Hermione si alza e se ne va, lasciando una Ginny alquanto basita. Si alza anche lei e si incammina verso il ponte sospeso.

Mentre è immersa nei suoi pensieri sente delle mani posarsi sui suoi fianchi e delle labbra lasciarle un bacio sul collo
-ciao amore, come mai qui tutta sola?- le chiede Harry stringendola a se
-Hey Amore, pensavo- dice la ragazza girandosi verso di lui. Harry le sorride e la bacia dolcemente. Ginny porta le mani al viso di lui trasformando il bacio da dice ad appassionato. Si staccano e si sorridono.
-Avevo intenzione di portarti a cena fuori stasera...ti va?- le chiede il ragazzo stringendola ancora a se dai fianchi
-Certo! Dove mi porti?- chiede la rossa eccitata.
-Poi vedrai- dice Harry misterioso per poi baciarla di nuovo.

Hermione arriva nella stanza delle necessità e chiede un piano forte. Si siede ad esso e passa le dita sopra ai tasti. Sorride ed inizia a suonare. Prima für elise, poi rondo alla turca, lo schiaccianoci. Si ferma e abbassando la testa inizia a suonare sai che, di Marco Mengoni

Sai che
Sono tornato a rivedere
Quel posto in cui andavamo insieme
Dove pioveva col sole

Ma no
Che non c'era più quella sensazione
Di gioia serena
Ricordi com'era
Che tutto splendeva
E io volevo te, tu volevi me

Ed Hermione canta, canta con passione e un amore represso, un amore che, comunque non puó e non vuole dimenticare.

Eravamo davvero felici con poco
Non aveva importanza né come né il luogo
Senza fare i giganti
E giurarsi per sempre
Ma in un modo o in un altro
Sperarlo nel mentre Aver fatto di tutto per non stare alla porta
E trovarsi da soli col poco che resta
Rifugiarsi in un luogo lontano dal mondo
Dove sembra infinito anche un solo secondo

E non si accorge che qualcuno sta ascoltando, in silenzio, ció che lei sta cantando.

Dell'amore che resta
E del tempo che passa E credimi lo sai che io cercavo un modo per dimenticare
Dimenticare di volere ancora bene a te
Ma non ci sono regole che puoi seguire per lasciare scorrere
E' più forte di me

Una lacrima riga la guancia di Hermione, che continua a suonare fregandosene.
Ma una lacrima riga anche la guancia del suo interlocutore. Lui. Il protagonista di quella canzone. Draco.

Eravamo davvero felici con poco
Non aveva importanza né come né il luogo
Senza fare i giganti
E giurarsi per sempre
Ma in un modo o in un altro
Sperarlo nel mentre E' l'amore che resta
Quando il tempo non passa
E tu resti alla porta
Con l'amore che resta

Smette di suonare, ormai la voce rotta, il viso bagnato di lacrime, lacrime che lui non merita...e lo sa, ne è consapevole. Ma non l'avrebbe mai tradita, non l'avrebbe mai lasciata per Pansy, mai avrebbe desiderato stare con un altra invece che con lei. Perchè lui la ama, ma l'ha persa. E riprenderla non sarà facile. Per niente.

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