Beatrice Baudelaire

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Caro Signore,

Se sei nel tuo ufficio-e io spero che tu lo sia dal momento in cui sento qualcuno sotto di me camminare attraverso il tuo pavimento di legno scricchiolante-- potresti semplicemente camminare fuori la tua porta, dirigerti verso il corridoio, verso la scala est, salire una rampa di scale, attraversare il corridoio e bussare sulla porta dell'ufficio direttamente sopra il tuo, mi troverai lì, seduta davanti la mia macchina da scrivere. Ma tu non lo farai. Il primo motivo è che hai un pessimo senso dell'orientamento, e potresti non sapere quale sia est. Il secondo è che non vuoi chiaramente parlare con me.
Violet mi disse una volta che le ho salvato la vita, e Klaus ha affermato che senza di me sarebbe morto nella disperazione dopo la distruzione dell'Hotel Denoument. Anche Sunny disse che non sarebbe sopravvissuta senza di me. Ma non c'è bisogno di dirti quanto coraggiose e piene di risorse , quanto leali e colte queste tre persone fossero. Sono io che sarei stata persa senza di loro. Senza il lavoro di riparazione di Violet, non avrei mai trovato la mia strada per la città per cercarti.
Senza le note di Klaus sull'arrampicata in montagna non avrei mai lasciato la città per cercarti di nuovo. Senza la profonda conoscenza di Sunny su come fare degli spuntini con fiori di campo e semi, non avrei mai trovato la forza di ritornare. prima su uno yak e poi a piedi per ritrovare la strada verso la città nella speranza di incontrarti finalmente faccia a faccia. E senza le storie che i miei fratelli mi hanno raccontato sui loro problemi--che in alcuni casi differiscono ardentemente dalla realtà--non avrei mai trovato la scuola di segreteria, da dove ti ho scritto la precedente lettera. Non era una scuola di segreteria, ovviamente--non del tutto-- ma ho dovuto prendere parte alle noiose lezioni di scrittura di lettere commerciali prima che credessero al nome che diedi al vice preside al mio arrivo. Senza Violet, Klaus e Sunny non avrei mai continuato i miei studi con questi ultimi volontari e diventare l'addestratrice di pipistrelli che sono oggi. Devo la mia vita a loro, ed ora che siamo stati separati non mi riposerò finché non li ritroverò.
Ho aperto un negozio qui, nell'ufficio direttamente sopra il tuo. Tra pochi istanti creerò un piccolo buco nel pavimento, con l'oggetto metallico appuntito che mi ha dato l'istruttore prima di dirigersi in collina a cercare altri orfani e scappare dai suoi nemici. Devi avere anche tu un oggetto del genere-- infatti ad ognuno di noi, fortunatamente, ci è stato dato uno o due oggetti utili prima che i nostri istruttori siano spariti per lasciarci soli al mondo. Rotolerò questo pezzo di carta in un piccolo tubo, e lo lascerò cadere dalla mia mano attraverso il buco. Secondo i miei calcoli, dovrebbe rimbalzare sulle pale del ventilatore a soffitto e spiegarsi a mezz'aria, cadendo delicatamente sulla tua scrivania come un pipistrello dopo una lunga caccia notturna. Per favore rispondi a questa lettera. Contattami a qualsiasi orario, giorno o notte, preferibilmente di giorno. Non riesco a immaginare perchè qualcuno così nobile come te--supponendo, ancora una volta, che tu sei l'uomo che ti credo essere--non voglia incontrerà qualcuno che vuole così tanto parlare con te. Perpiacere signore, ti prego, cammina fuori dalla porta, dirigiti verso il corridoio, verso la scala est, sali una rampa di scale, attraversa il corridoio e bussa sulla porta dell'ufficio direttamente sopra il tuo, e sciogli "Il Mio Nodo Del Silenzio".

Le Lettere Di BeatriceWhere stories live. Discover now