ーsecond: 赤頬。

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ーRed cheeks。

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ーRed cheeks。

*

Quando Jaemin trovò Jeno tranquillamente intento a leggere un libro proprio sullo stesso letto in cui aveva dormito con Donghyuck, il suo istinto gli disse di andare lì e prenderlo a schiaffi.

Ma se questo turbinìo di emozioni negative continuavano a stressarlo e a sfinirlo, dall'altro lato gli tornavano in mente le parole che gli aveva rivolto Mark e, prontamente, qualsiasi buono proposito finiva per crollare come un castello di sabbia maneggiato dalle mani ancora inesperte di un bambino.

Erano passati un paio di giorni da quando ormai la foto in cui Jeno e Donghyuck dormivano insieme era sbarcata su internet e nonostante ciò, il fandom non voleva saperne nulla di far acquietare le acque, tanto meno gli stessi membri cui non mancavano un singolo istante di punzecchiare non solo i due diretti interessanti ma, chi la sapeva più lunga degli altri, anche Jaemin e Mark.

Ed era così che ormai da cinque giorni, i quattro avevano un rapporto talmente teso da far invidia ad una corda di violino.

Mark aveva cominciato ad ignorare Donghyuck più del solito e ad evitarlo appena ne scorgeva anche solo l'ombra.

Quest'ultimo invece, di tutta risposta, ogni qualvolta si vedeva rifiutato più brutalmente di quella precedente aveva cominciato a rattristarsi e a cercare di far finta che andasse tutto bene nonostante fosse palese a chiunque che così non fosse.

La situazione tra Jeno e Jaemin non era altrettanto tra le migliori.

Ogni volta che si trovavano faccia a faccia e Jeno provava a parlare all'altro o a interagire anche nel più banale dei modi con lui, questo prontamente non ne voleva sapere e finiva per alzare la voce senza nemmeno accorgersene, stupendo non solo se stesso ma anche chi era nei paraggi in quel momento.

Dire che Jaemin era ferito era poco: sapeva, o almeno sperava, che il giorno stesso in cui tutto era accaduto, il moro andasse da lui e gli dasse spiegazioni senza che avesse dovuto farglielo presente; ma quando vide che così non fu e anzi, ci scherzava pure sopra come se nulla fosse, lo fece innervosire parecchio.

Quando finalmente Jeno alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo e si accorse della presenza del ragazzo dai capelli arancioni, cambiò completamente espressione.

Scattò subito in piedi gettando chissà dove il malcapitato libro e prima che Jaemin potesse lasciare la stanza col suo solito broncio in volto, lo afferrò per un polso e non impiegandoci troppa forza per paura di fargli del male, lo costrinse a sedersi su una delle due sedie girevoli blu scuro della scrivania.

Jaemin incrociò sbuffando le braccia al petto, guardò torvo il moro chiudere a chiave la porta della stanza per impedirgli una possibile quanto concreta fuga e lo osservò attentamente mentre si sedeva sull'altra sedia girevole di fronte a lui.

❝Photo❞ || MARKHYUCK & JAENOWhere stories live. Discover now