33°Capitolo_Pre-Party

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33. Pre-Party

Mi spinge contro la parete senza pensarci due volte e unisce le nostre labbra con una tale forza da togliermi il fiato. Quanto tempo avevo aspettato, tutto per colpa di una stupida sfida... Prende i lembi della giacca della divisa e me la strappa via di dosso.
-Levi... -ansimo sulle sue labbra.
Mi strappa anche la camicia e riunisce le nostre labbra, approfondendo sempre di più il nostro bacio. Il legno a contatto con la mia schiena nuda è freddo da provocarmi degli ulteriori brividi, mischiati da quelli provocati dal ragazzo.
Gli tolgo con violenza la giacca mentre lui passa a darmi dei baci sul collo, fermandosi su dei punti precisi.
-TN... -
La sua voce mi risveglia improvvisamente e mi guardo attorno spaesata, cercando di capire dove mi trovi esattamente. Presto mi rendo conto di essermi addormentata sopra il tavolo della mensa e mi tiro lentamente su, cercando di riprendermi almeno un po'.
-Che c'è? –chiedo stropicciandomi gli occhi e cercando di adattarli alla luce.
-Non stavi ascoltando, vero? –chiede Hanji guardandomi storto. Scuoto la testa mentre noto Historia dietro la bruna, non capendo cosa ci faccia qui.
-Questa sera ci sarà la festa che stavo preparando da un po', vi ho invitati tutti. –dice la bionda col suo solito sorriso da angelo.
-Oh, grazie mille. –sorrido a mia volta e mi appoggio allo schienale della sedia mentre lei se ne torna al tavolo.
-Non hai dormito stanotte? –chiede Levi vedendomi mezza rincoglionita e pronta per riaddormentarmi nuovamente.
Scuoto la testa mentre mi torna in mente il sogno che stavo facendo. Ora incomincio pure a fare strani sogni su di lui...la situazione sta degenerando.
Questa notte è stata un autentico inferno, sono stata presa da una sottospecie di insonnia e non sono riuscita a prendere sonno neanche per mezzo minuto, per non parlare del dolore al fianco provocato dalla ferita fatta da Reiner l'altro giorno. Come fa a vivere Levi?
Mi appoggio al palmo della mano del braccio appoggiato alla tavola e guardo verso il corvino, che sta bevendo un bicchiere d'acqua. Fisso la sua gola per qualche secondo mentre manda giù il liquido e penso alla frase da formulare.
-Ci andiamo? –chiedo con la mano che copre la bocca e ovatta il suono della mia voce.
-Vuoi andarci? – mi chiede posando il bicchiere sul tavolo e voltandosi verso di me, alzando un sopracciglio incuriosito.
Annuisco e lui torna a guardare il bicchiere. –Allora ci andiamo. -
-Serio?! –sbatto le mani sul tavolo sorpresa e lui trasalisce.
-Se ti nego di andare pure a questa festa è la volta buona che mi uccidi nel sonno, quindi sono obbligato. –risponde riferendosi alla festa dei maggiori, a cui non avevo partecipato per colpa di quel veleno che era in circolo nel mio corpo. Ora ho una ferita nel fianco questa volta ma sono piccolissimi dettagli che di sicuro lui si è dimenticato. O almeno spero che lo abbia fatto.
Ridacchio divertita e mi guarda senza dire niente. –Forse hai ragione. –commento.
Continua a mangiare senza dire niente, poi lo vedo illuminarsi improvvisamente e girarsi verso di me. –E la ferita? -
Impreco mentalmente. Me la sono tirata, che cretina che sono.
-Sto benissimo, posso andare. –mento.
Beh oddio, non è proprio un mentire, sono stata male solo stanotte, in questo momento non sento assolutamente niente quindi potrei andare tranquillamente.
-Basta che tu te la senta. -
-Me la sento, me la sento. –dico sorridendo.
Non ho chiesto però a Historia come dovrei vestirmi. Mi sporgo in mezzo al tavolo, per controllare dove sia il suo posto e la trovo di fianco a Eren, non molto lontano da me e Levi. –Historia! –la chiamo, facendo girare mezzo tavolo verso di me, compresa la interpellata. –Come bisogna vestirsi? -
La vedo rifletterci qualche secondo poi le viene in mente e rivolge nuovamente la sua attenzione a me.
-Eleganti, sarà una festa con la musica quindi da ballo. –lancio un'occhiata furba a Levi, che già mi guarda preoccupato e io sorrido.
Mi rimetto composta, dopo aver ringraziato Historia e mi verso un po' d'acqua nel bicchiere.
-Perché quello sguardo? –mi chiede il ragazzo.
-Niente, sto elaborando. –
Si inumidisce le labbra mentre mi guarda con la coda dell'occhio.
-Hai il vestito? -
-Ho tutto pronto, tesoro. –ghigno e lui se ne accorge.
Finito di mangiare, tutti si dirigono a fare il proprio lavoro. Chi ad allenare i cadetti, chi alla palestra per allenare lui stesso, chi alla scrivania per preparare le scartoffie e i rapporti.
E chi come me, che deve ancora finire di leggerli tutti.
Entro nella mia camera sbattendo la porta travolta dal nervoso di dover ancora mettere a posto tutte quelle scartoffie, quando sul mio tavolo però trovo già tutto fatto. Ne prendo un foglio, e leggo la firma di Levi in basso a destra.
No questa non l'ho capita.
Mi dirigo in camera sua, entrando senza preoccuparmi minimamente di bussare e lo trovo sdraiato sul letto, con le braccia incrociate dietro la testa, gambe accavallate e gli occhi chiusi.
-Dimmi. –mugugna senza disturbarsi ad aprire un occhio.
-Non dovevo fare la seconda parte io? –chiedo.
-Il soggetto sarebbe gradito. –commenta.
Sospiro e alzo il foglio che ho ancora tra le mani. –I rapporti. -
-Ah, li ho scritti quando sei stata in infermeria con Hanji, mi devi un favore. -
-Non te l'ho mica chiesto di farlo. –poggio una mano sul fianco, ricordandomi subito dopo la forte scossa che mi provoca, che è quello ferito.
Fa le spallucce e scuoto la testa uscendo nuovamente e tornando in camera mia.
Mi guardo intorno, cercando qualcosa da fare. Mi ha tolto il passatempo. Oddio, non che mi dispiaccia, ma ora non so seriamente più che fare.
Bussano alla porta improvvisamente e mi giro verso essa. Compare la testa bionda di Armin e quella bruna di Sasha, sorprendendomi della loro presenza.
-Ehi. –mugugno.
-Buongiorno caporale, come sta? –chiede gentilmente Armin, rimanendo sulla soglia per paura di entrare in questa stanza così tanto misteriosa per lui.
-Veh che puoi entrare, comunque sto bene. -
Lo vedo fare un passo avanti assieme a Sasha, entrando finalmente in camera mia, e cominciare a passare lo sguardo da una parte all'altra della stanza come se non avesse mai visto nessuno dei materiali o degli oggetti presenti attorno a me.
-Il fianco, caporale? –chiede la ragazza puntando il dito verso quello colpito.
Poso delicatamente una mano su di esso e lo accarezzo dolcemente, evitando di farmi male da sola come una rincoglionita.
-Tutto bene, che ci fate qui? –chiedo evidentemente in un modo un po' troppo brusco, visto che si irrigidiscono immediatamente entrambi e portano una gamba dietro per fare un passo indietro, che però non compiono.
-V-Volevamo chiederle se voleva venire con la squadra in paese prima della festa di Historia. –la sua voce ha incominciato a tremare e lui a balbettare, solo perché ho dosato male il tono della voce. Faccio seriamente così paura?
-Scusa Armin, ho dosato male la voce. –decido di chiarire invece che lasciarlo con la paura di avermi disturbata e infatti lo vedo subito rilassarsi e il suo sguardo riappacificarsi. –Comunque va bene, ci sono. -
Mentre usciamo dalla stanza, Sasha guarda verso la stanza di Levi per poi guardare me. –Vogliamo invitare pure il caporale Levi? –chiede.
-Sta dormendo, evitiamo. –commento liquidandolo con una sventolata di mano davanti al volto per poi seguirlo fino all'uscita della caserma, dove ci aspetta il resto della squadra.
I primi due che vedo, sono Jean ed Eren che litigano e Mikasa che li guarda di sottecchi per controllare che l'ultimo non si facesse ulteriormente male.
-Eren. –lo richiamo. Si impala improvvisamente, irrigidendosi dalla testa ai piedi e si gira lentamente, quasi avesse paura di una sgridata.
-Caporale... -
-Stai meglio? –chiedo, alludendo all'ultima sua trasformazione, avuta poco distante da Anchise.
-Sì, grazie. Lei? -
-Anche io sto bene, non preoccuparti. –sorrido per poi circondargli il collo con un braccio e appendermi a lui manco fossi una scimmia, proprio mentre camminiamo verso il paese.
All'inizio lo vedo in difficoltà, non sapendo minimamente come comportarsi, poi pian piano si rilassa e poggia una mano sul mio fianco, quello sano.
-Che ne pensate di questa festa? –chiedo guardandomi attorno, volgendo lo sguardo verso i negozi di cibo. Mi mangerei volentieri qualcosa, ma voglio tenere lo stomaco vuoto per stasera, quindi evito.
-Historia è sempre stata molto brava a farle, quindi penso che sarà una bomba. –commenta Connie nelle retrovie.
-Voi verrete in gruppo o siete in coppia? –mi giro leggermente, guardandoli sopra la spalla mia e di Eren e tutti si lanciano occhiatine veloci.
-Metà e metà. –si gratta la testa Sasha. –Staremo in gruppo ma verremo a coppie. -
-Jean e Armin, immagino. –commento, facendo ridere i ragazzi, compreso quello a braccetto con me.
-Non è colpa mia, Historia è abbastanza occupata stasera. –guarda da un'altra parte Armin, facendomi sorridere genuinamente vedendo il suo viso farsi leggermente rosso.
-Lei verrà col caporale Levi? –chiede Jean con una vocina abbastanza maliziosa, si sta già vendicando per la battutina che ho fatto? È stato veloce.
-Sì, ho in mente di farlo ubriacare e abusare di lui. Va bene così? –chiedo.
Lo vedo spalancare gli occhi, credendo per qualche secondo alle mie parole, per poi guardarmi male sentendo le risatine dei suoi compagni alla sua reazione.
-Però vengo con lui veramente, ci uccidiamo di insulti ogni tre secondi ma andiamo ad una festa insieme, sembra impossibile. -






•Hate Me• └ LevixReader ┐Where stories live. Discover now