Chapter ten~

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Non ho pensato ad altro.

Mi sono trasformata in uno zombie con gli occhi ancora spalancati dallo shock.

Mi faccio paura da sola.

Vado in bagno guardandomi allo specchio.

Samara sarebbe una gnocca in confronto a me.

Ho delle occhiaie pazzesche nemmeno buone da coprire con i migliori correttori dell'universo.

No ok..esistono dei correttori che funzionano pure su dei pesci..ma io sono povera quindi.
Zombie forever.

Del resto..capelli a paglia.

Occhi gonfi. Praticamente non mi si vede mezzo occhio.

Già ho gli occhi a mandorla..così peggioro la situazione.

Cassiopea quel coglione.

Cammino con la schiena tutta piegata.

Madonna manco non avessi mai fatto nottate..ma questa volta non ho proprio dormito.

E mi sento uno schifo.
Davvero.

Mi vesto. Scarpe. Esco.

Socchiudo la porta e inizio a scendere le scale.

Cado ovviamente.

Ma non mi rialzo.
Continuo a gattonare per gli altri scalini.

Fino alla fine.

Poi alzo lo sguardo..e..la custode.

"Ehm..mi erano cadute..le tettine"

Mi guarda malissimo,ma che ho detto?!

"Le lentine!"

"Stai mangiando bene,Irene?"

"Okay"

Rispondo non avendo sentito niente.

Sospira e si allontana.

Oggi sono proprio da rottamare.

Esco e inizio a camminare.

Mi ritrovo nel giardino del condominio.

Aspetta..da quando abbiamo un giardino?

Torno indietro,ed esco finalmente dal cancello ancora sotto lo sguardo stupido della custode..vada pure a farsi..impastare.

"BuonMark giorno!"

Dico entrando nel bar.

"Ascoltami Irene..non ti porta a niente..questa cosa..mi intendi?"

"Le rose sono verdi,i tulipani di più,Jackson e Mark hanno il culo blu!"

Mi guarda con uno sguardo quasi paterno..ma wtf.

"Ecco Irene..non è la soluzione a tutto..delle persone studiano appunto per aiutare a risolvere problemi come questo"

"Sono le 7.96"

"Arrivo con il caffè aspetta un attimo"

Si allontana e torna poco dopo con una tazza.

"Perchè l'acqua è marrone? Non ci hai cagato dentro vero??"

"Ma,Irene.."

Inizia avvicinando una mano alla mia spalla.

"Anche io mi chiamo Irene!"

Urlo abbracciandolo,dopo avvicino la tazza..ma..come si beve?

"Nono,meglio che non lo bevi..piuttosto vieni un attimo"

Allontana la tazza dalle mie mani e la rovescia nel lavandino.

Mi porta all'aperto e dice di aspettarlo.

Comincio a guardare le piantine..che carini i fiorellini.

Vedo un ragazzo avvicinarsi.
Se non sbaglio dovrebbe essere Youngjae.

"Buongiorno Irene~"

Inizia ad avvicinarsi.

"Ho una borsa nella spada,non ti avvicinare!"

"Ti faccio qu-"

Si blocca guardando un punto dietro di me.

Eppure credevo di essere figlia unica.
Da quando ho gemelle?

Sento qualcosa di umido addosso.

È gelido.

"Svegliati!!"

Urla Mark,mi ha messo il secchio nella testa ed ha iniziato a scuoterlo.

Sono poco più sveglia,almeno credo abbastanza da parlare bene.

Oddio.
Cosa cazzo ci faccio qui.
Bagnata fradicia.
Davanti a..YOUNGJAE.

Ridacchiano tutti e due e Youngjae mi si avvicina fino all'orecchio.

"Lasciamo stare cha hai il reggiseno fluorescente sotto una maglia bianca che si è appena bagnata,del resto hai messo la maglia al contrario,un calzino verde e l'altro giallo,le ciabatte,e i pantaloni..no quelli sono apposto"

Spiega attentamente.
Merda.

Si allontana tornando ad una distanza civile.

Credo di essere diventata come un pomodoro.

Che imbarazzo cazzo.

"Io..sono in ritardo per lavoro! Addio!"

Comincio a correre verso la fermata dell'autobus.

Ho davvero le ciabatte.
I calzini diversi.
Il reggiseno fluo.
Una maglietta bianca bagnata.

A lavoro dovrei avere un cambio.
Si spera cazzo.

《Don't stop the music》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora