29- quota tre

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Mi guarda negli occhi, come se per lui fossero un anti stress e subito le sue nocche che erano diventate bianche per quanto stava stringendo i pugni per la rabbia ritornano rilassate.

Tutti guardano straniti la scena.

"Scusate ragazze, ci vediamo in classe" saluto e prendo Cody per il polso.

Lo trascino dentro l'edificio, nello stanzino del bidello per potergli parlare tranquillamente.

"Perché difendi quel pezzo di merda?!" urla.
"Cody calmati okay? Non è come pensi, lui non è come pensi"
"Non mi calmo un cazzo! Lui è quello che ho visto, uno stupratore." continua ad urlare
"Non urlare e stai calmo ho detto."
"Perché lo difendi?"
"Perché sono riuscita a conoscerlo meglio e non è come sembra. Era ubriaco quella sera e si era ubriacato perché gli era appena morto il fratello. Capisci? Stava soffrendo. È una brava persona infondo. È un po' freddo, molto freddo... ma non è pericoloso"
"Come lo sai? E se fossero tutte cazzate?"
"Non lo sono"

Resta in silenzio, vedo ancora tenta rabbia nei suoi occhi. So cosa lo farà calmare, non ho dubbi.
Mi avvicino a lui.

"Mi prometti che non farai casini con Tyler?!" sussurro
"Potrei"
"Odio quando fai l'idiota"
"Ieri non lo odiavi per niente"

Mi mordo il labbro. Si avvicina e mi bacia.
Le sue labbra sono così morbide... le baciarmi per ore!

"Sei davvero idiota" lo ammonisco
"Nemmeno questa volta avresti dovuto dirlo"
"E cosa fai se lo ridico?!"
"Se vuoi scoprirlo lo scopri a tuo riesco e pericolo" mi sfida con il suo solito sorriso sfacciato.
"Idiota" faccio il suo stesso sorrisetto
"Venerdì festa a casa mia, i miei partono il week end! Ti aspetto" mi strappa un ultimo bacio che viene interrotto dal suono della campanella.

"Dobbiamo andare a lezione, idiota" dico aprendo la porta dello stanzino
"Siamo a quota tre... ci vediamo venerdì" risponde bloccandomi per il polso "O magari prima" continua
"Ci penserò" gli faccio un sorrisetto arrogante e vado in classe.

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