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30 agosto 2018

L'unico suono che si sentiva in quella stanza era solo un Beep seguito da un altro ed un altro ancora.
Per il resto la stanza era in completo silenzio.
Il corpo di un ragazzo giaceva su quel lettino da orami tanti mesi e le possibilità che si svegliasse erano minime.
C'erano poche speranze e, nonostante la madre supplicasse i medici di fare il possibile, questi, man mano che passava il tempo, minacciavano di staccare le macchine che lo tenevano in vita.
Dopo un salto dal terzo piano era già una fortuna se fosse rimasto vivo, e loro non potevano "sprecare" corrente per una persona che al suo risveglio avrebbe dovuto fare tante terapie e con scarse probabilità di rimettersi del tutto.
Staccare la spina era l'unica opzione per i medici.

Questa sarebbe stata l'ultima settimana che avevano concesso alla madre ed a Tae per svegliarsi, dopo di che sarebbe morto per mezzo di mancanza di ossigeno, e robe varie.
E questa di certo non era la morte che desiderava Taehyung.
Il destino sembrava avercela con lui, non riusciva a mai a fare in modo che fosse felice, chissà cos'aveva fatto nella sua precedente vita per meritarsi tutto ciò.

Il 30 agosto 2018 Kim Taehyung si svegliò, cosa strana dato che mancava veramente poco alla sua "fine".
Appena aprì gli occhi non capì dove si trovasse, ma poi mise bene a fuoco e realizzò di essere ancora in vita.
Stava iniziando a maledirsi mentalmente per aver scelto il terzo piano e non il quinto, l'ottavo. Ce n'erano tanti...
Provò a muovere il braccio per poter prendere il telefono e controllare che giorno e che ora fossero ma sembrava come addormentato, nessuna parte del suo corpo sembrava volergli obbedire.
Chiuse gli occhi e tentò di tranquillizzarsi, era solamente sotto effetto dei medicinali giusto?
Mentre stava per farsi altre mille domande la porta si aprì rivelando la madre che, appena lo vide sveglio, corse da lui in lacrime e l'abbracciò cercando di non fargli del male.
Però Taehyung non sentì nulla.
"Amore mio...s-sei sveglio?"
Il ragazzo annuì annoiato per poi sbuffare, rendendo confusa la madre.
"Vado a chiamare un dottore!" Sorrise di gioia e corse fuori, chiamando dei medici, che dopo vari controlli diedero la diagnosi finale.
Paralisi.

~'~'~'
Non odiatemi.
THANKS.
*scappa in Norvegia*
~G.

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