•09 Il sapore della felicità

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Red riot, ore 21:36:
Ciao piccola, mi manchi già.
Domani posso dire ai ragazzi che sto con te?

Me, ore 21:36:
Aspettavo tantissimo un tuo messaggio.
Comunque certo che puoi, così potrò dirlo a Momo anche io.
Sono così felice.

Red riot, ore 21:37:
Anche io lo sono, perché so che sei tutta mia.
Vorrei averti qui con me in questo momento, per poterti riempire di baci.

Me, ore 21:38:
Potrei abituarmi a tutta questa dolcezza, sai?
E anche io vorrei tanto essere ancora lì con te.
Grazie per la bella giornata, mi sono divertita un mondo.

Red riot, ore 21:39:
Lo rifaremo presto, promesso.
Sono stato benissimo anche io.

Torno a lavorare o il mio capo mi ammazza se mi becca col cellulare in mano.
Ti scrivo quando torno a casa.
Pensami.

Risposi semplicemente con dei cuori e mi buttai sul letto con un sorriso che arrivava da un orecchio all'altro.
Kirishima era così dolce e non potevo ancora crederci di averlo come fidanzato.
Era praticamente un sogno diventato realtà e non vedevo l'ora fosse mattina per vederlo di nuovo.
Forse le cose tra noi erano andate molto veloci, ma non mi importava. Perché adesso era solo mio.
Mi addormentai poco dopo, stringendomi contro il peluche mi aveva regalato al luna park.

Puntuale come un orologio svizzero mia madre mi butto giù dal letto alle 4:30 del mattino precise, senza tardare neanche di un secondo.
La sua vitalità mi travolse come un tornado e mi alzai di scatto dal letto, lasciandola di stucco.
<<Chi sei tu? E cosa ne hai fatto di quella pigrona di mia figlia?>> chiese lei sbalordita, squadrandomi da capo a piedi.
<<Smettila mamma, piuttosto iniziamo. Il risveglio muscolare non si farà di certo da solo>> le dissi pimpante, buttando all'aria il pigiama per mettere al volo il pantaloncino che usavo per fare ginnastica con lei.
Ero felicissima di essere in piedi, perché questo mi rendeva ancora più vicina al mio incontro con Kirishima a scuola.
Ovviamente questo mia madre non lo sapeva e continuava a fissarmi come se fossi un alieno sceso da un astronave per rapirla.
Ancora intontita dalla mia esuberanza corse ad accendere lo stereo, allo scopo di mettere a basso volume un po' di musica stimolante.
Iniziai subito a svolgere autonomamente i miei esericizi, senza sbuffare come mio solito.
<<Sei sicura di stare bene? Non ti ho vista mai così contenta di prima mattina, di solito sei tutta un grugniti e maledizioni lanciate a bassa voce>> mi fece notare lei, mettendosi accanto a me e imitandomi.
<<Sto benissimo, mai stata così bene>> mi lasciai scappare, incapace di contenere la mia felicità.
Sapevo di essere molto trasparente così e mia madre non era una donna stupida, tanto che capì al volo.
<<C'entra quel ragazzo, vero? Non ti ho mai vista così radiosa, quindi deve essere successo per forza qualcosa con lui. Vi siete messi insieme?>> mi chiese.
Alla sua domanda mi sentii arrossire e cercai di nasconderlo, ma lei lo notò comunque.
<<Lo sapevo! Lo sapevo! Finalmente i miei sforzi hanno dato i suoi frutti. Quando me lo farai conoscere? Allora? Perché non lo inviti a cena? Magari stasera>> sparò lei a raffica.
<<Stai calma, mamma. È ancora troppo presto per portarlo a casa, lo farei scappare a gambe levate dalla paura e poi tu non sei esattamente una mamma standard, non voglio che lo terrorizzi. Lui è diverso dagli altri ragazzi che conosco ed è importante per me, mi piace davvero e non manderò tutto all'aria>> le dissi, fermandomi e fissandola con serietà negli occhi. Volevo che le mie parole le giungessero forti e chiare.
Le arretrò di un passo davanti alla determinazione nel mio sguardo, ma poi sorrise.
<<Lo vedo che tieni a lui. Non ti ho mai vista così prima d'ora, ma lo voglio conoscere comunque. Almeno dammi qualche notizia>> mi pregò.
<<Te lo farò conoscere prima o poi...credo>> le dissi, preparandomi già psicologicamente.
Prima dovevo trovare il coraggio e aspettare di rendere più seria la mia storia con Kirishima.
<<Dimmi almeno come si chiama.>>
<<Si chiama Eijiro ed è un ragazzo meraviglioso, quindi non metterti in mezzo e non pensare nemmeno per un secondo di rovinare tutto. Questa è la mia vita e non voglio interferenze di nessun tipo, quindi niente appostamenti fuori scuola per vederlo, niente ricerche sui social e niente tentativi di sabotare il mio cellulare. Sono stata chiara?>> le chiesi, ripensando ad alcune situazioni spiacevoli del passato.
Anche se avesse voluto consultare qualche elenco nella nostra scuola c'erano ben sei Eijiro, avevo verificato prima di sbilanciarmi troppo, e non sarebbe stato facile per lei capire l'identità di quello giusto.
Quell'omonimia mi proteggeva e proteggeva anche il ragazzo dallo stalking di mia madre.
Lei alzò le mani al petto in segno di pace e presi quel gesto come una risposta affermativa.
Poteva anche essere una maniaca del controllo, ma ci teneva troppo a me per fare le cose alle mie spalle.
Adesso mi sentivo sollevata.

Poche ore dopo mi ritrovai a varcare i cancelli insieme a Momo, che sorrideva soddisfatta per la lieta notizia che le avevo dato poco prima.
Non appena notai Kirishima in lontananza mi aprii in un sorriso enorme, cinque volte più grande di quello della mia amica al mio fianco.
Quando anche lui si voltò verso di me, visto che Tetsutetsu mi aveva vista e lo aveva avvisato, tutto il mio mondo si fermò.
<<Vai da lui. Che aspetti?>> mi incoraggiò Momo, picchiettandomi su una spalla per farmi riprendere.
Rinsavii e cominciai a camminare come spinta da una forza sconosciuta verso il ragazzo.
Anche lui iniziò a venirmi incontro e sorrisi ancora di più notando lui farlo di rimando.
Mi lasciai avvolgere dalle sue braccia con entusiasmo, senza curarmi degli sguardi degli altri.
Era diverso dal giorno prima, perché adesso io e lui formavamo una coppia e volevo farlo sapere al mondo intero.
<<Voglio darti il buongiorno a modo mio>> mi sussurrò lui, stampandomi un tenero bacio sulle labbra. Un gesto semplice e per nulla volgare che mi scaldò improvvisamente il cuore.
<<Che bel buongiorno>> mormorai io, poggiandomi sulla sua spalla.
<<L'ho detto ai ragazzi>> mi disse lui, staccandosi leggermente da me <<avevo paura della reazione di Tetsutetsu e invece l'ha presa piuttosto bene.>>
<<Ne sono felice>> commentai io, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio <<pranziamo insieme oggi?>>
<<Hai portato il bento per due fatto in casa che mi hai promesso ieri?>> chiese lui, con gli occhi che brillavano dalla felicità.
<<Io mantengo sempre le mie promesse>> gli dissi, alzando la borsetta del pranzo più grande del solito.
Lui mi lasciò un altro piccolo bacio e si voltò, invitandomi ad afferrare la sua mano.
Non me lo lasciai ripetere e intrecciai le mie dita con le sue, meravigliandomi per la grandezza e per il calore della sua mano.
Mi faceva sentire così protetta, così al sicuro.
Sentivo di appartenergli più che mai.
<<Ci guardano tutti>> mormorai, rendendomi conto solo in quel momento di tutti gli occhi puntati su di noi.
Kirishima infatti poteva contare su un fanclub niente male e non mi sfuggirono per niente le espressioni rabbiose e ferite delle ragazze che gli morivano dietro.
Il ragazzo mi aveva anche raccontato per messaggio su Line che qualcuna di loro era stata anche abbastanza coraggiosa da dichiararsi, ma che lui le aveva a malincuore respinte.
<<Lascia pure che guardino. Voglio che tutti sappiano che adesso non sei più disponibile>> rispose, facendomi arrossire ancora di più.
Kirishima aveva scelto me, come io avevo scelto lui e niente mi rendeva più felice.

Desiderai di tenerlo per sempre con me.

FRITTURA DI UNICORNI
E niente. Nomi degli spazi autrice sempre più stupidi e inutili, ma ho una persona che mi ha detto di trovarli belli e ormai sono scatenatissima.
(Tu sai che sto parlando con te!)
Scusatemi se non aggiorno con frequenza, ma sono persa nel mio mood e non ho molta voglia di stare su Wattpad

Rich {Kirishima x Reader}Where stories live. Discover now