Capitolo 14

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Il bambino era bellissimo. Aveva dolci occhioni neri, come la sua pelle. Dalle sue piccole manine a volte salivano scintille rosa. Melissa gli aveva comprato centinaia di tutine, ognuna di un colore diverso. Magnus, inutile dirlo, le aveva ricoperte tutte di glitter. Il piccolo Alexander sembrava adorarli quasi quanto il padre. Li afferrava con i suoi piccoli pugnetti e li lanciava in aria.

Magnus e Melissa lo avevano trovato abbandonato in un cestino (sì, esisteva davvero gente così). Il piccolo piangeva fortissimo, a pieni polmoni. Quando il sommo stregone si avvicinò per prenderlo in braccio gli diede la scossa, con scintille rosa che lasciavano le sue mani. Un piccolo stregone, abbandonato  probabilmente per la sua natura. Melissa se ne era innamorata all'istante, e avevano deciso di tenerlo.

Era stato divertente vedere come tutti i nascosti di Roma avevano iniziato a fare a gara per tenerlo. Gli aspiranti babysitter erano decine, seriamente. E il bambino cresceva felice, circondato da attenzioni.

Era bello avere una famiglia, per Magnus. Era bello portare la carrozzina al parco, andare a comprare pannolini, fare il bagno a Alexander. Ogni aspetto dell'essere padre era bello. Lo avrebbe voluto anche con Alec, ma non ne avevano avuto il tempo.

Però il ragazzo ci aveva pensato, prima di andarsene per sempre. E gli aveva lasciato, anche questa volta, una lettera.

"Per quando avrai un figlio".

"Caro Magnus,
Come stai? Sei diventato padre, finalmente. So che è qualcosa che hai sempre voluto. E so che probabilmente al momento stai esplodendo di gioia.

Sarai così bravo, amore mio. La mia unica speranza è che tu non sia solo in questa avventura. Perché hai bisogno di qualcuno al tuo fianco, almeno per evitare un bambino di tre anni truccato di tutto punto. Per quanto sono sicuro che faresti un lavoro impeccabile. Ma magari evita, ok?

Il piccolo ( o la piccola) sarà fortunato ad averti al tuo fianco mentre cresce. E sì, hai fatto bene a prenderlo con te. Non dubitarne. E non pensare neanche che io ci possa essere rimasto male. Certamente, avrei voluto un figlio con te, ma non è successo e va bene così. È giusto che tu sia felice, anche senza di me.

E quel bambino sarà così incredibilmente contento. Crescerà con il migliore dei padri. Imparerà tutte le lingue possibili e immaginabili, viaggerà fino a ogni angolo del mondo. Giocherà a strani giochi asiatici, mangerà piatti mai sentiti. Avrà la mente aperta, gli occhi brillanti di curiosità e il sorriso sulle labbra. Vorrei solo vederlo.

Gli parlerai di me? Non lo so, ma se non lo farai non ti incolperò. Avrai un'altra persona nella tua vita, a crescerlo con te. Però mi piacerebbe che mi conoscesse. Perché si merita di conoscere anche il tuo passato. Non nasconderglielo.

Rendilo orgoglioso di quello che è e di quello che sei. È la cosa più importante.

Sempre tuo,
Alexander".

Spazio me
Buongiorno a tutti!
Sto finendo l'ispirazione per questa storia, il prossimo capitolo sarà l'epilogo. E so che quello di oggi non è granché, ma ho davvero un blocco.
Inoltre sto pensando di iniziare a scrivere una storia originale, anche se non la pubblicherò su Wattpad.
Alla prossima settimana!
~Gy

"Dear Magnus..." |Malec|Where stories live. Discover now