Capitolo III

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Sento un bel tepore. Apro un occhio per vedere dove sono.

Casa.

Apro tutti e due gli occhi e vedo che vicino a me, come sempre, c'è Natsu.

Ma adesso...è troppo vicino!

Prima c'era il mio corpo a lasciare un po di spazio fra me e lui, ma ora è attaccato a me!

Però è carino. Quando dorme sembra un bambino indifeso, senza armatura.

«Lu...cy...» mormora, ancora addormentato.

Sta facendo un sogno in cui ci sono io?

«Lucy...non...non partirò più...starò...sempre al tuo...fianco...» sussurra.

Che...cosa?

Sento gli occhi pizzicarmi, e una lacrima solcarmi il viso.

Inizio a singhiozzare silenziosamente, cercando di frenare queste cavolo di lacrime.

Se mi vede Natsu poi chiede spiegazioni e non saprei dargliele.

Ma cavolo...queste lacrime non si fermano!

«Lucy...» Happy si sveglia, e, vedendo le mie lacrime, sgrana gli occhi.

«Lucy! Perché piangi?!» mi si avvicina.

Io non riesco a smettere.

Quelle parole...mi risuonano come un disco rotto nella testa.

«Lucy?» ora anche Natsu è sveglio.

«Lucy... Perché...» mi guarda spaventato e preoccupato.

Io continuo a singhiozzare.

Maledette lacrime, fermatevi!

«Lucy, che succede? Ti fa male da qualche parte?» Happy mi appoggia una zampa sulle spalle.

Scuoto la testa.

«Lucy...» mormora Natsu. Il suo tono sembra quasi dispiaciuto, colpevole.

Sgrano gli occhi quando mi ritrovo fra le braccia di Natsu.

Sono così calde...

Subito mi rilasso in un attimo, smettendo di singhiozzare, e le lacrime non escono più.

«Lucy...» ora è Happy che piange.

Avranno capito ciò di cui si tratta?

Io non voglio farglielo capire, si daranno la colpa di tutto, e io non voglio questo.

Si okay, è loro la colpa, ma non voglio comunque che si sentano colpevoli.

«Lucy...stai bene ora?» Natsu mi sussurra all'orecchio.

Annuisco, e mi stringo di più fra le sue braccia.

Non voglio che questo contatto finisca.

«Happy, forse è meglio non andare alla gilda oggi.» comunica Natsu, accarezzandomi dolcemente i capelli raccolti in piccole codine.

«Aye...» È ancora scosso dai singhiozzi.

Stanno davvero così male quando io sono triste?

Allora perché? Perché se ne sono andati via, lasciandomi sola?

Non ho mai fatto capire loro quanto mi abbia distrutto la loro partenza.

Non pensavo che da quel giorno ad Hargeon, quando tutto è iniziato, avrei avuto così tanto bisogno di Natsu.

Capisco le loro ragioni, in fondo Igneel, suo padre, è morto, e capisco il suo dolore.

Non lo vedeva da anni, e continuava a cercarlo. Ma lasciarmi così, per diventare più forte...poteva partire con me no?

Anch'io ho perso Acquarius, e avevo bisogno di lui più di quanto ne avessi mai avuto.

Le lacrime riaffiorano, quindi scaccio via quei pensieri e mi lascio cullare dalle braccia di Natsu, che si è di nuovo sdraiato con me di sopra.

Presto mi viene di nuovo sonno, e mi addormento fra le braccia di Natsu.

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«Lu-chan, sei in casa?» sento questa voce, che sembra quella di Levy-chan.

Apro gli occhi e vedo Levy-chan entrare.

«Oh...scusami!»

«Tranquilla...» punto le mani sul petto di Natsu, per alzarmi, ma riesco solo a cadere.

Aspetto l'impatto con il pavimento, ma non avviene.

Apro gli occhi, e mi ritrovo di nuovo fra le braccia di Natsu, ora seduto e sveglio.

«Attenta, Lucy...» mi ammonisce.

Io arrossisco ricordando il fatto di stamattina.

Natsu mi mette a terra, e Levy-chan si accovaccia alla mia altezza.

«Lu-chan...abbiamo visto che non siete venuti alla gilda e sono voluta venire a vedere come stavi...» ha uno sguardo stranamente preoccupato.

«Perché hai gli occhi gonfi e rossi?» aggiunge, facendomi irrigidire.

Pensavo non si notasse più così tanto, dopo una dormita!

Ora capisco lo sguardo triste di Natsu.

«Ehm...ecco...» non riesco a trovare nulla di soddisfacente come scusa.

«Il sapone. Ieri voleva per forza aiutarmi a lavare i piatti e non è stata attenta e le è andato negli occhi. La prossima volta faccio solo io!» mi guarda crucciato e non riesco a non sorridere.

«E va bene...» sbuffo.

Incredibile, non pensavo che Natsu sarebbe stato così intelligente da inventare una farsa così!

«Ma Lu-chan, sei un gatto ora! Non puoi lavare i piatti!» ridacchia Levy-chan. Bene, non ha capito.

«Beh, ora che so che state bene, vi lascio, vado in missione con Gajeel!» dice con troppo entusiasmo.

«Vi piaceeeete!!» Happy entra in gioco.

Subito Levy-chan arrossisce «M-M-Ma non è vero!» esce tutta rossa dalla casa, e cala il silenzio.

«Lucy...s-stai bene ora?» Happy ha paura di chiedermelo.

Annuisco a testa bassa, prima di dirigermi in cucina per mangiare.

«Lu, ma che fai?» sento il divertimento nella sua voce.

«Voglio mangiare! Preparami da mangiare o lo faccio io!» gonfio le guance.

«Non ne saresti capace!» ridacchia prendendo un po di carne riscaldata e tagliandola in piccoli pezzettini, un po goffamente.

Sta imparando almeno.

«Ecco qui, micia.» ha un sorriso beffardo stampato in volto.

«Natsu! Io non sono un gatto vero! Uffa!»

«Ghiahaha! E quindi? Hai le sembianze di un gatto, perciò sei una micia! Preferisci gattina? Micetta? O felina?» Natsu se la ride.

«Smettila! Se proprio devi chiamarmi, chiamami Lucy!»

«Ho deciso! Ti chiamo Luce!» continua.

«Natsu!!» gli salto addosso colpendolo solo con le zampette, senza unghie, e lui ride.

«Non volevi mangiare?» mi fa ricordare Happy, e notando che sta per mangiare lui la mia carne, gli soffio, e si spaventa tanto da indietreggiare.

«La carne è mia! Va a mangiare il tuo pesce crudo!» inizio a mangiare.

«Lucy sta diventando manesca e...selvaggia! Sta diventando un gatto selvaggio, Natsu!» piagnucola Happy.

«Ma smettila, rimarrà sempre la nostra Lucy!»

Un colpo. Dritto al cuore.

Non sono più la Lucy di prima. Sono più negativa, e penso sempre che mi lasceranno indietro.

E loro non se ne accorgono.

O sono brava a fingere io, o sono tonti loro.

Anche se credo che magari non sono importante per loro...

Fairy tail ||My neko girl (Nalu) || EpicGirl1720Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora