Come nascondersi ✔

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Una settimana prima della mia partenza mio padre entrò in possesso di qualcosa che mi sarebbe servito per omologarmi agli altri.

-Richard è riuscito a creare questa polvere- mio padre appoggia sopra il tavolo un sacchettino contenente polvere blu.

Mi sporgo in avanti per osservarla da vicino, sembra brillare sotto la tenue luce della candela.

Alzo lo sguardo incuriosito verso mio padre -A cosa serve?-

Lui accenna un sorriso -Ti consente di creare un marchio, non ti da la magia. Se almeno vedranno il marchio penseranno che sei una poco dotata e non ci faranno caso-

Il mio cuore dopo molti mesi si alleggerisce un po' -Com'è possibile?-

Mio padre scrolla le spalle -Ho smesso di farmi queste domande da quando lavoro al Mercato, ci sono così tante cose strano che non puoi neanche immaginare-

Annuisco senza staccare lo sguardo dal sacchettino -Ora andrà meglio, anche se sarò lo zimbello del mio corso-

Sarò l'ultima della classe, quella che non sarà in grado di fare alcuna magia, quella che quando dovrà alzarsi davanti a tutti per fare una prova resterà lì impalata a guardare per terra. Ma questo va bene, se venissero a scoprire che mostro sono in realtà potrebbero fare molto, molto peggio di così.

Mia madre mi rivolge un sorriso rassicurante -Purtroppo è quello che devi fare per la tua sicurezza. Ricordati che la tua vita è di gran lunga più importante della vergogna-

Annuisco -Lo so, quando sarò là cercherò di farmi notare il meno possibile-

La risata di mio fratello mi ripercuote -Farti notare il meno possibile? Ma ti sei vista?-

-Sembro un mostro?- domando con un filo di voce.

Mio fratello si inginocchia di fianco alla mia sedia e mi prende una mano -Tutto il contrario Aly, sei particolare e loro non lo sanno. Nessuno ti ha mai vista è questo il problema- scuote la testa e guarda i miei genitori -Questo non possiamo evitarlo-

Mia madre si appoggia al tavolo con aria stanca -Questo cosa?-

Joel mi indica -Lei, è normale che fa un certo effetto, molti cercheranno di avvicinarsi a lei spinti dalla curiosità. Infondo è la ragazza che è rimasta chiusa in casa per undici anni-

Il mio cuore si sgonfia come un palloncino. Chissà per quanto tempo per i miei compagni sarò "La ragazza segregata in casa".

Faccio un sonoro sospiro -Va bene, non importa. Almeno ci sarai tu- guardo Joel con affetto e gli accarezzo i capelli castani.

-Vado in camera, sono stanca- saluto tutti con un bacio e scendo i gradini per raggiungere il mio piccolo isolotto sicuro.

Mi fermo davanti allo specchio e abbassando la spallina del pigiama osservo il mio marchio. Il triangolo viola sembra risplendere leggermente e persino il cerchio che lo trapassa è della stessa tonalità. Alzo lo sguardo verso il mio volto e ammetto con rassegnazione che neanche il mio aspetto assomiglia a quello dei miei genitori. Sembro provenire da un altro mondo. I miei capelli che arrivano oltre la vita sono fin troppo bianchi e splendenti per essere naturali e i miei occhi da cerbiatto sono chiarissimi anch'essi quasi innaturali. Mia madre ha i capelli castani e gli occhi color mogano mentre mio padre ha i capelli castani e gli occhi grigi. Mio fratello Joel ha ereditato i capelli castani di entrambi e gli occhi grigi di mio padre.

Io invece sembro uscita fuori da un cartone per bambini.

Dopo circa due ore quando tutti sono ormai andati a dormire, mi alzo dal letto e con agilità salgo leggiadra le scale ed esco dalla finestra del salottino. Lo faccio quasi ogni notte. Quando scocca la mezzanotte esco dalla mia campana di vetro e percorro le vie della vita reale.

Percorro silenziosa le stradine sterrate e dopo circa dieci minuti arrivo nel bosco di Inagaust. Anni fa mi sono costruita una piccola casetta sull'albero. E' ben nascosta dietro tre grandi olmi e dopo cinque anni nessuno l'ha mai scoperta. Salgo agilmente l'albero prescelto ed entro nella casetta. Fa piuttosto freddo nel mese di Brown ma non è niente in paragone alle giornate gelide di Eira.

Mi siedo sopra la pila di cuscini, chiudo la porticina e accendo due candele al limone. Faccio un respiro profondo inalando il dolce odore delle candele e del legno che mi circonda.

Apro la piccola cassa di legno e tiro fuori arco e freccia. Dopo qualche minuto apro la piccola finestra di legno e apro bene gli occhi mirando tra gli alberi. Sto per puntare un uccello quando vedo un coniglio di fianco a un piccolo cespuglio. La preda perfetta. Dopo solo qualche secondo tiro la freccia e come previsto trafigge il coniglio dritto alla gola.

Scendo svelta dall'albero e mi avvicino all'animale sofferente. Chiudo gli occhi e con un coltellino gli do il colpo fatale. -Mi dispiace- mormoro mentre estraggo la freccia.

Odio uccidere gli animali, lo odio con tutto il mio cuore ma la mia famiglia non è in buone condizioni e quindi devo scegliere, lui o noi. La risposta purtroppo è ovvia.

Dopo aver spento le candele e nascosto arco e freccia mi dirigo di nuovo verso casa.

Mentre cammino nascosta dalle ombre sento delle risate. Il sangue mi si gela nelle vene, le riconosco quelle risate. Appartengono sicuramente ad un gruppo di studenti di Lapisclara.

Mi nascondo dietro un cespuglio di rovi stando attenta a non incastrarmi con il mantello. Mi sollevo il cappuccio nero e mi acquatto per bene per non farmi notare .

-Smettila di scompigliarmi i capelli Trav!- squittisce una voce femminile.

-Quando saprò usare il mio dono ti farò volare in aria!- risponde una voce maschile che presumo sia di questo Trav.

-E io quando saprò usare meglio il mio di dono ti darò fuoco- risponde perfidamente lei.

Entrambi si mettono a ridere e iniziano di nuovo un battibecco ma questa volta le voci sono confuse e lontane.

Faccio un sospiro di sollievo e mi affretto a rientrare in casa.

Una volta aver conservato il coniglio nel sale corro a togliermi il mantello e ad infilarmi sotto le lenzuola ruvide ma calde.

Sarebbe così bello uscire con gli amici e ridere sull'inizio della scuola piuttosto che cercare strani piani per non far scoprire la mia vera natura.

Tutti parlano dei propri doni mentre io mi chiedo cos'ho fatto per meritarmi questa maledizione.


Spero che la storia vi stia piacendo.

Profilo personale instagram -> agus_moscu

Scusate per eventuali errori.

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Agus<3

I triangoli di Inagaust ~Marked Soul series~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora