Capitolo 1

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È mattina. Una giornata bellissima, soleggiata con una leggera brezza per richiamare la stagione che sta per arrivare: l'autunno. Peter Pan e Olivia hanno fatto tutto il giro del mondo per un anno intero e ora si sono fermati. Si sono stabiliti a Storybrooke, una cittadina del Maine. Anche se Regina è stata uccisa dallo stesso Peter la città continua a vivere e lui si pentirà presto del suo omicidio di massa accaduto sull'Isola Che Non C'è. Questo lo capirete più avanti.
È il primo giorno di scuola e dire che i due fratelli  meraviglia sono in ansia è dir poco. Peter lo è perché non ci è mai andato, mentre Liv è sotto stress per il semplice motivo che ha paura del fatto che suo fratello possa usare la magia per far del male a qualcuno. Non deve perderlo nemmeno per un secondo.
Preparato il materiale per la scuola nelle rispettive borse, iniziano ad avviarsi, anzi a smaterializzarsi nell'edificio, più precisamente in uno sgabuzzino. Arrivano giusto in tempo per il suono della campanella. Escono dalla stanzetta e vanno verso la segreteria per gli orari e il numero dell'armadietto.
< Ci deve dare i nostri orari > sentenzia Peter parlando con la segretaria.
< Si dice per favore > dice sottovoce Liv a suo fratello.
< Che differenza vuoi che faccia? >
< Si chiama gentilezza, fidati >
< Neanche per sogno > risponde il ragazzo immortale.
< Fatemi indovinare tu sei Peter Pan > la signore indica lui:< E tu sei Olivia, giusto? >
< La mia fama mi precede, come sempre. Non mi stupisce > sul viso di Pan si fa strada un ghigno compiaciuto.
< Tutti sanno chi sei e soprattutto che ora sei del tutto immortale e più potente di ogni creatura esistente > afferma la segretaria allungando gli orari.
< Allora consiglio vivamente a tutti di non farmi arrabbiare > Si avvicina lui al bancone per prendere i foglietti.
Preso ciò per cui sono andati escono dalla segreteria e Liv ferma il fratello per un braccio:< Promettimi di non fare casini, ok? >
< Sai che anche se giuro potrei rimangiarmi la parola data senza problemi > scherza Pan.
< Sono seria > lo guarda fisso negli occhi.
< Ci proverò > sbuffa il ragazzo:< Mai una volta che possa divertirmi >
Lei dice così perché per sua sfortuna sono in due classi completamente diverse: Olivia frequenterà la prima liceo, mentre Pan la terza.
< Allora ci vediamo tra cinque ore > saluta allontanandosi Liv.
< Si si > la ammonisce lui.
Entrano nelle rispettive classi e iniziano le lezioni.
Direi che come primo giorno non è andato male. Tutti sono ancora interi e nessuno è morto, forse c'è proprio una piccola cosa che non è andata benissimo: Peter ha sbattuto contro il muro il professore di matematica solo perché lo stava annoiando. Fortuna che non si è rotto l'osso del collo. Naturalmente il ragazzo è stato chiamato in presidenza ma non hanno preso provvedimenti, dopotutto come si può punire un ragazzo a cui non importa niente di quel luogo?
Finite le cinque ore si avvia verso l'armadietto, mette la combinazione e ci posiziona dentro tutti i libri. Lo chiude e si avvia verso la porta, non voleva assolutamente aspettare la sorella che gli avrebbe fatto la paternale solo perché aveva aggredito un insegnante. Ma i suoi piani vanno in fumo quando in lontananza qualcuno lo chiama: Liv ed è piuttosto irritata.
< Peter, dobbiamo parlare a subito > Si avvicinava sempre di più.
Allora non avendo molta scelta lui si gira e dice in tono calmissimo:< Spiacente non mi interessa e di certo non mi scuserò per quello che è successo nella mia classe, quindi vai a sfogarti da un'altra parte sorellina, perché con me sarebbero solo parole al vento >
Detto ciò sparisce in una nube nera.

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