7. Titania e Oberon

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"Addio zotico di uno spirito"

La fata dalle ali dorate, si dimenava dalle braccia del folletto dispettoso, e nonostante fosse un po' brilla riuscì ad allontanarsi.

"Vado via ora...con gli elfi giunge la regina mia signora"

Si avviò lungo il sentiero boscoso, ma lo spirito dispettoso, non aveva intenzione di andarsene.

"Sta notte il Re darà una festa coi fiocchi che la regina non gli appaia davanti agli occ-"

Non riuscì a terminare la frase che scivolò sull'erba bagnata, anziché arrabbiarsi, come era solito fare dai folletti, lui si mise a ridere, si alzò e zoppicando sì appostò dietro ad un muretto, necessitando di svuotarsi la vescica, che stava ormai scoppiando a causa dei troppi alcolici che bevuto.

Tuoni, lampi, fulmini e saette si stavano scagliando su quei cieli notturni, un violento terremoto scosse la terra, segno dell'arrivo della regina delle fate col suo corteo.

"Maltrovata al chiaro di luna fiera Titania"

A parlare era stato il sovrano dei folletti, il bellissimo Oberon, accomodato sul suo trono.

"Cosa il geloso Oberon? Fate via di qui io ho ripudiato il suo letto e la sua compagnia"

Da dentro la sua portantina, foderata di leggero velluto che permetteva con difficoltà di vedere cosa ci fosse all'interno, la regina delle fate era infuriata, e non vedeva l'ora di lasciare quello che, un tempo, era stato il suo compagno, il suo amante, colui che le  aveva rubato il cuore.

"Ferma! Sciocca sfrontata, non sono io il tuo signore?"

Le fate aprirono le tende in velluto, rivelando il bellissimo volto della loro regina.

"Allora devo essere la tua sposa, come mai sei qui? Tornato dalle terre più remote dell'India...ma certo suppongo per quell'arrogante amazzone, la tua amante, la tua guerriera innamorata, a Teseo deve andare in sposa e tu sei qui per donare al loro letto gioia e prosperità?"

"Come puoi tu, Vergognati Titania, illudere al mio ascendente su Ippolita* sapendo che so del tuo amore per Teseo*"

Il Re dei Folletti si mise la mano sul cuore, aspettando la sfuriata che avrebbe sicuramente fatto la Regina delle Fate, sfuriata che non tardò ad arrivare.

"Queste sono le invenzioni della gelosia! E mai, fin dal principio di questa bella estate, ci siamo visti per colli, valli, foreste o prati! Presso limpide sorgenti o ruscelli profondi senza che tu, con le tue liti, abbia rovinato il nostro svago"

La Regina esasperata da quel commento, continuò cercando di spiegare al Folletto, come le loro liti stessero distruggendo l'equilibrio creatosi.

E non appena concluse il suo monologo, si voltò trovandosi accanto la figura di Oberon.

"Fanne ammenda allora, dipende da te, perché deve Titania cruciare il suo Oberon? Io reclamo solo il giovanetto rapito per farne un mio paggio*"

"Mettiti il cuore in pace, il paese delle fate non basta a comprarlo da me, sua madre era una vestale* del mio ordine, e nella fragrante aria dell'India di notte molto spesso ha conversato al mio fianco, ma lei poiché mortale di quel bambino è morta e per amor di lei io ho allegato quel bambino e per amor di lei, non voglio separarmene"

Titania tentò di far comprendere all'ostinato Oberon, il legame che la univa a quel fanciullo, ma il Re dei Folletti non aveva intenzione alcuna di cedere.

"Per quanto tempo in questi boschi vuoi restare?"

"Può darsi, fin dopo il giorno delle nozze amare"

La Fata sorrise speranzosa accarezzò il viso di quello che un tempo era il suo compagno, e gli propose un invito.

"Se tu in pace ti vuoi unire alle nostre danze e feste notturne...vieni con noi"

"Dammi quel ragazzo e verrò con te"

Lo sguardo della bionda si fece gelido, e con un lampo il suo corpo si spostò in cima al colle di quel sentiero, con in braccio il corpo del bambino tanto discusso.

"Ma nemmeno per tutto il tuo regno! Fate, andiamo! Finisce che se restò ancora qui ci accapigliamo"

In un attimo, i corpi degli spiritelli si trasformarono in leggiadre lucciole, e si allontanarono.

*Quando parlano di Ippolita e Teseo, si stanno riferendo al Duca di Atene e alla futura duchessa.

*Paggio: aiutante o servo.

*Vestale: vergini al servizio di Titania.

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Cupido

Sogno d'una notte di mezza estate||Malec|| ||Saphael|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora