19° CAPITOLO

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Esco dalla doccia e mi dirigo in camera per scegliere cosa mettere. Chissà perché ci tiene così tanto mia madre, mi chiedo tra me e me. Alla fine scelgo un vestito blu scuro con le spalline, che mi arriva appena sopra il ginocchio. Odio i vestiti, ma se voglio fare contenta mia madre questa è l'unica soluzione. Poi mi metto delle Vans Old Skool basse, mi trucco con un po' di ombretto argentato, mascara ed un lucidalabbra leggermente rosato e mi faccio una treccia laterale. Suona il campanello di casa. Vado di corsa ad aprire e mi ritrovo davanti mia madre a bocca aperta. << Tesoro, ma... sei bellissima!>>, mi dice, mentre chiudo la porta.
<< Grazie...>>, le dico, un po' a disagio. << Non è che mi potresti aiutare a scegliere un vestito?>>, mi chiede, mettendo la borsetta sul divano e togliendosi la giacca. Io annuisco e ci dirigiamo entrambe nella sua camera.

Dopo aver scelto dal suo armadio un vestito beige, ci mettiamo la giacca ed andiamo in macchina. << Allora... dove andiamo?>>, le chiedo, mentre mi metto la cintura. << È una sorpresa, non te lo posso dire>>, mi dice, facendo partire la macchina. Per tutto il tragitto, le faccio domande relative al posto in cui stiamo andando, senza ricevere però nessuna risposta. I fari della macchina rischiarano comodamente la strada e dopo quasi mezzora arriviamo davanti al ristorante. In preda all'emozione, incomincio a canticchiare alcune delle mie canzoni preferite, finché non scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso il locale. Appena entriamo, rimango a bocca aperta. Decine di lampadari ricoperti di diamanti illuminano il locale pieno di tavoli con tovaglie dal colore rosso e bianco. Ad un certo punto con una camminata elegante, ci viene incontro un signore sui quarant'anni, dai capelli corvini e mia madre lo saluta con un bacio sulla guancia. Poi mi dice, sprizzando felicità da tutti i pori: << Abby, ti presento Adam... il mio capo nel negozio dove lavoro>>. Io la guardo interrogativamente e mia madre dice a bassa voce:
<< Ecco... è questa la sorpresa! Ci stiamo frequentando ormai da un po' di tempo e volevo presentartelo. Ha anche una figlia della tua stessa età... vedrai che andrete d'accordo!>>. Poi Adam mi saluta e mi porge la mano, in modo quasi principesco, ma io non ricambio, lanciandogli un'occhiataccia. Mia madre mi fulmina con lo sguardo e gli dice con un sorriso imbarazzato: << Scusala, con il tempo diventerà più simpatica...>>. Eh? Mi sta per caso prendendo in giro?! Perché così all'improvviso mi sta dicendo che sta uscendo con quest'uomo? Perché è successo proprio adesso che stava incominciando ad andare tutto nel verso giusto?!
<< Vado in bagno>>, dico, allontanandomi, senza attendere di ricevere una risposta. << Anche mia figlia è in bagno...>>, sento dire da Adam a mia madre. Io alzo gli occhi al cielo ed apro la porta del bagno. Cosa??? << Ashley?>>, dico, guardandola esterrefatta. Subito noto il suo meraviglioso vestito nero, con la gonna tutta ricamata. Sembra appena uscita da una rivista di moda. << Oh, guarda chi si incontra!>>, dice sorridendomi, ancora ignara di tutto. Chiudo la porta del bagno e controllo se c'è qualcun altro. Ma niente, per fortuna siamo solo noi due. << Ashley, tuo padre si chiama per caso Adam?>>, le chiedo, sapendo già quale sarà la sua risposta. << Sì... perché?>>, mi chiede curiosa. Okay, non sarà una cosa facile da spiegare, dico a me stessa, cercando di mantenere la calma.

<< Papà, perché non mi hai detto niente???>>, chiede Ashley come una furia a suo padre, quando usciamo dal bagno. << Ashley, vedo che hai incontrato Abigail...>>, dice Adam guardandoci. Poi prosegue, dicendo: << Lascia che ti spieghi, tesoro... vieni un attimo fuori per favore>>, le dice. Lei annuisce, visibilmente scocciata da tutta questa faccenda, ed entrambi escono dal locale. Okay, adesso è il mio turno. << E tu che scusa hai?>>, le chiedo, guardandola dritta negli occhi, come per sfidarla. << Senti, questa è la mia vita e decido io cosa fare, capito? Guai a te se rovini questa serata. E comunque ti dovresti vergognare per come hai trattato Adam prima>>, mi dice. << Non sei neanche un po' cambiata. Stai tradendo di nuovo papà... io ti odio>>, le dico furiosa, poco prima che entrino Ashley seguita da suo padre. << Allora andiamo a chiedere per sederci ad un tavolo?>>, chiede Adam a mia madre. Lei sorride ed annuisce, mentre Adam gli porge il braccetto. Che schifo, dico tra me e me, mentre li guardo che chiacchierano tutti e due sorridenti. Guardo Ashley che mi sta fissando a sua volta, con uno sguardo come per dire: "Purtroppo siamo sulla stessa barca". Già.

La cena sembra durare in eterno, tra sorrisi e sguardi sdolcinati, parole dolci e conversazioni a dir poco imbarazzanti da parte di mia madre e Adam. Sia io che Ashley non parliamo e mangiamo poco e niente. Finalmente alle 21:30 ci dirigiamo fuori dal locale. È stata una serata da voltastomaco, altro che "Bella sorpresa", come mi aveva detto mia madre! Ad un certo punto i due piccioncini si scambiano un bacio sulla bocca ed Ashley dice ad alta voce, facendo una faccia disgustata: << Sto per vomitare!>>. I due si staccano, la guardano male e si salutano. Grazie al cielo questa tortura è finita! Poi mi ricordo che ho quasi mezz'ora di tragitto da fare in macchina. Con mia madre. Splendido direi, dico tra me e me, alzando gli occhi al cielo.

Mi presento... sono l'amore! Where stories live. Discover now