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Ed eccoci qui, al punto di partenza.

Jimin era stato ricoverato, e le sue condizioni all'arrivo in ospedale erano abbastanza gravi, e per questo lo avevano sottoposto ad una serie di operazioni.

Ora si trovava disteso su quel lettino, davanti a Yoongi, il quale aspettava da giorni un suo probabile risveglio, dopo che i medici gli avevano comunicato che fosse entrato in coma a causa dell'incidente.

I suoi genitori erano preoccupati per la sua salute, visto che dormiva pochissimo, non riposandosi completamente e mangiava solo quanto bastava per non morire di fame.

Aveva paura.

Paura che potesse svegliarsi quando lui non era lì presente. Voleva che la prima cosa che vedesse non appena avrebbe riaperto gli occhi, fosse lui, lì al suo fianco, per fargli capire che ci fosse sempre stato. Che l'avrebbe sempre aspettato qualunque cosa accada.

Ma purtroppo, poche erano le probabilità che accadesse, e più volte Yoongi veniva assalito dai suoi pensieri, che spesso lo portavano ad immaginare la peggiore delle conclusioni.

Questo ciò che più lo terrorizzava.

Il fatto che non avrebbe mai potuto rivedere quel sorriso capace d'illuminare le sue giornate, quella vitalità che riusciva a trasmettere allegria al suo essere e infine quella sua voce angelica chiamare il suo nome.

Non avrebbe potuto sopportare una vita senza Jimin, il suo Jimin.

E avrebbe fatto qualsiasi cosa per fare in modo che restasse con lui. Lo voleva al suo fianco e di certo non si sarebbe dato per vinto così facilmente, facendosi abbattere da ciò che dicevano i medici, i quali continuavano a dare nulla per certo.

«Jimin... Non ti lascerò andare via così facilmente. Ti prego, non arrenderti e... Continua a lottare, sii forte, per me...»


Don't leave me || YoonminWhere stories live. Discover now