Capitolo 15

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7 dicembre.

Il Natale si avvicina, ma cosa ancor più bella, il college ha prolungato le vacanze facendole iniziare prima, ed è per questo che sto preparando le valigie proprio oggi per ritornare a casa. Il giorno del mio maledettissimo compleanno, e ovviamente anche di mio fratello Hayes.

Come tutti ben sappiamo, non mi appassiona per niente l'idea di festeggiare qualcosa in cui io debba essere al centro dell'attenzione, ma soprattutto, per il "grande" compleanno dell'anno scorso. Quello in cui non ho ricordato niente perché ero talmente ubriaca fradicia da finire nel letto di un altro ragazzo, per precisare, senza averci fatto niente ovviamente. Quello in cui il mio attuale ragazzo, mentre io ero la festeggiata del giorno, si scopava la ragazza che ho sempre odiato in una delle camere della mega villa in cui stavamo festeggiando. In pratica, odio più di ogni altra cosa il giorno del mio compleanno per ricordarmi tutto ciò. Ed è per questo, che quando i ricordi salgono a galla, non posso fare altro che scagliarmi contro Cameron anche inutilmente. Perché diciamoci la verità, cerchiamo di andare avanti, ma quello che le persone ci fanno, soprattutto qualcosa di orribile, ci rimane segnato sulla pelle come inchiostro indelebile e noi, in momenti di difficoltà, non possiamo fare altro che ferire quella persona rinfacciandogli tutto ciò di brutto che ha fatto, anche non volendo.

<<Sei pronta?>> proprio lui, con un sorriso smagliante, mi si avvicina cingendomi in vita e lasciandomi un lungo bacio sulle labbra.
<<Si, devo solo chiuderla e ho finito>>

Mi stacco da lui, richiudo la mia valigia, la posiziono sul pavimento e la trascino fino alla porta.
Stamattina mi sono ritrovata tutti i ragazzi con una torta abbastanza grande in stanza, compreso Hayes, ho dovuto per forza accettare tutti gli auguri e anche il regalo che avevo espressamente chiesto di non ricevere.
Peró a dire il vero, mi è piaciuto molto, tutti insieme, hanno regalato a me e mio fratello due album pieni di nostre foto fin da bambini. Una cosa molto banale, che però ho apprezzato molto.

Inutile dire il vuoto al petto che ho provato ogni qualvolta in una foto appariva anche il sorriso smagliante dell'angelo più bello di tutti. Allison.

Come ho già detto, la prima cosa che farò, sarà andare al cimitero, e poi potrò ritornare alla mia vita a Los Angeles almeno per un pò. Finalmente potrò vedere il mare, gli altri ragazzi, mia madre e i piccolini, Allison, e non desidero altro. Sono super emozionata, se non fosse per il fatto che proprio oggi è il mio compleanno.

Avanzo verso i taxi che si trovano nel parcheggio, carichiamo le valigie nelle macchine, e io salgo con Cameron, Dylan, Lidia, Malia e Jack. In pratica è una specie di camioncino più che una macchina.

Mi posiziono di fianco Cameron, tra lui e il finestrino e guardo Boston scorrermi avanti velocemente fin quando non arriviamo in aeroporto. Dopo i vari controlli, le varie corse e tant'altro, mi ritrovo finalmente seduta sul comodo sediolino dell'aereo, al centro tra Kate e Hayes.

Il decollo è quasi immediato e prima di cadere in un sonno profondo penso ancora un pò a qualcosa.

Le cose tra me e Cameron? Vanno alla grande. Ormai è quasi un mese che, a parte piccoli battibecchi, andiamo più che d'accordo e ne sono molto felice.

Una volta ha tentato di riprendere a pugni Kyle, ma l'ho calmato giusto in tempo. A proposito di quel ragazzo, l'ho incontrato un paio di volte, si è sempre comportato normalmente, ma in certi momenti tra di noi regnava uno strano imbarazzo.                          

Finalmente, dopo aver assistito ai miei monologhi interiori, mi appisolo sulla spalla di Hayes.

Buon compleanno a noi fratellino.

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