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Quella mattina Louis si svegliò ancora una volta nel letto di casa sua, avvolto nelle sue vecchie coperte usurate dal tempo e circondato da mura che lo avevano visto crescere e diventare da un bambino dai vispi occhi azzurri, ma che non osava mai staccarsi dalla donna che gli aveva dato la vita, al diventare un uomo che, forse troppo presto, aveva dovuto assumersi la totale responsabilità della sua famiglia. Nonostante tutto però, quelli non erano i soli motivi per cui poteva dire di sentirsi a casa, riguardava anche una persona dai bellissimi ricci color cioccolato, che in quel momento stavano solleticandogli il collo, e dagli occhi del colore della speranza, proprio quella che a lui serviva; speranza.

Speranza che un giorno le cose sarebbero andate per il meglio, che la mancanza dei suoi genitori non pesasse più come un macigno sul suo cuore, che le sue sorelle non crescessero nella povertà e nell'ignoranza come lui e che, cosa più importante, nonostante crescessero senza due figure di riferimento, maturassero comunque conoscendo cosa volesse significare l'amore di una famiglia.

E Louis aveva paura, aveva tremendamente paura di non essere abbastanza, di non fare abbastanza per le sue sorelle, aveva paura che le cose mai iniziassero a prendere una piega migliore, ma quel giorno, quella mattina, aveva un po' meno paura mentre, con la faccia affondata nel cuscino e gli occhi ancora chiusi, avvertiva il calore del corpo dell'altro e le sue braccia stringerlo a sé.

Era in un sogno dal quale non si sarebbe mai voluto svegliare, aveva quasi paura ad aprire gli occhi e scoprire che fosse tutto frutto della sua immaginazione; mosse delicatamente le dita sul braccio nudo dell'altro, sentendo la sua pelle sotto i polpastrelli ed inspirando al massimo il suo odore, per imprimerselo nella mente.

Non aveva provato queste sensazioni mai con nessuno, mai nessuno era stato capace di regalargli un senso di pace interiore simile, ed adesso, proprio in quel momento, Louis si chiese come un sentimento del genere potesse essere definito sbagliato: erano due uomini che non stavano facendo del male a nessuno; fuori da quelle quattro mura, c'erano persone che uccidevano, rubavano e commettevano azioni che compromettevano la libertà di altri individui. Loro erano nel suo letto, in silenzio, ascoltando i rumori del paese a quell'ora già sveglio, nel pieno della sua vita, e si cullavano con il suono dei loro respiri e il calore dei loro corpi.

Louis voleva restare così per il resto della sua vita.

Il destino però, non sembrava essere dello stesso avviso: sentì il leggero cigolio della porta che veniva aperta ed un rumore di passi farsi avanti all'interno della stanza, per poi avvertire il fiato dell'altra persona mozzarsi d'improvviso. Louis ancora scosso dal sonno, aprì lento gli occhi e mugugnò infastidito dalla luce del sole che violenta andava a colpire il suo volto, prima di vedere due occhi molto simili ai suoi sgranarsi e spalancare la bocca dallo stupore.

Louis ci mise un po' per mettere a fuoco la situazione, comprendere che effettivamente il suo fratellino di quattro anni lo stesse guardando mentre era nel suo letto nudo e con un uomo. Il maggiore scattò immediatamente sull'attenti, coprendo quanto più poteva con la coperta e svegliando bruscamente anche Harry che protestò infastidito.

"Non mi piace quando mi svegliano in mal modo", sentì borbottare contrariato il riccio con voce roca.

Louis deglutì, non rispondendo e guardando ancora scandalizzato il suo fratellino che lentamente indietreggiava.

"Ernest... Aspetta, non andare di là, posso spiegarti", disse con cautela Louis, stringendo ancora di più il lenzuolo a sé.

"Lottie! Lots!" il bimbo urlò, correndo via spaventato.

"Dannazione", imprecò il liscio fra i denti, affannandosi per trovare tutti i suoi vestiti che erano sparsi per la camera.

"Louis? Ma che succede?" domandò il minore, ancora spossato dal sonno, e guardando l'altro saltellare da una parte all'altra della camera nell'intento di infilarsi i pantaloni.

You taught me the ropes of loveWhere stories live. Discover now