Prologo-Le origini.

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Tra i cadaveri degli Omega il mio corpo trova pace e riesce finalmente ad assumere la sua naturale forma umana.

Mi siedo, sporca di sangue e dolorante, tra due arbusti la cui altezza riesce a ripararmi da sguardi indiscreti e come un mantra mi ripeto "respira, è finita".

Dall'esterno nessuno riuscirebbe a capire il mio attuale stato d'animo eppure dentro sto impazzendo.

Un altro attacco Omega e, sono sicura, questi erano Esiliati.

Guardo la baia in lontananza cercando di schiarirmi le idee, il vento della sera ormai calata è forte e sferzante ma anche con i vestiti a brandelli non lo sento, non mi tocca: la mia rabbia mi riscalda interamente.

Non ho nulla contro gli Omega in generale, molti li ho accolti nel mio branco e sono diventati parte integrante di esso.

Ma gli Esiliati, coloro che non accettarono la divisione del continente ideata da mio nonno, sono davvero fastidiosi e pronti a qualsiasi cosa pur di riportare tutto com'era prima, riportare tutto al caos.

È una piaga che sta peggiorando negli ultimi tempi, gli attacchi sono in netto aumento sia qui sia nel Sud America.

All'inizio, quando qualche settimana fa Blake, l'Alpha del Sud, si era messo in contatto con il mio Beta Victor per organizzare un incontro il cui tema principale sono proprio le sempre più frequenti invasioni degli Esiliati, non gli avevo dato il giusto peso, acciecata dalla voglia di non avere contatti con quella gente. Tuttavia ammetto di aver sbagliato e di dover rivalutare le mie scelte.

L'America ha due Alpha: uno al Nord e uno al Sud che gestiscono il proprio branco e tutti gli altri più piccoli sparsi per il continente. Questa organizzazione è stata ideata da mio nonno poiché i lupi erano ormai in netto calo a causa di numerose e sanguinose guerre civili. Così ci fu il patto di non belligeranza tra i Wolf cioè la mia famiglia ed i Moon, famiglia dell'attuale Alpha del Sud.

Tuttavia, quando divenne Alpha mio padre, l'odio tra i due capo branchi sembrò accrescere e, per evitare di rompere il patto ritenuto ormai sacro dai lupi, non ci furono più contatti tra i vertici.

Mi andava bene così fino a stamattina, ma ora non posso più scappare dai miei obblighi.

Volto la testa nella direzione opposta alla piccola baita, verso il mio villaggio.

Le luci in lontananza sono quasi impercettibili, eppure bastano a farmi capire che lì c'è casa mia, la mia famiglia ed io ho il dovere morale di proteggerla, costi quel che costi.

Devo spiegare tutto ciò che è successo a Victor, il mio Beta, il mio più caro amico, eppure so che non la prenderebbe bene.

Seppur consapevole della mia forza, odia quando non chiamo rinforzi e attacco più lupi da sola. So che ha ragione ma non sono una sconsiderata, so bene cosa faccio ma soprattutto, so bene l'effetto che Leila, il mio lupo con cui ho da sempre un rapporto conflittuale, provoca al nemico.

Non sempre riesco a tenerla sotto controllo, quindi evito di trasformarmi spesso nonostante ciò mi faccia soffrire, ma so che la sua crudeltà verso il nemico mi assicura sempre la vittoria.

Cerco di tranquillizzarmi, di evitare di trasmettere la mia angoscia al mio Beta e mi preparo a chiedere il collegamento mentale; sono troppo stanca per confrontarmi direttamente con lui.

<Victor, domani ti spiegherò i dettagli ma questa sera siamo stati nuovamente attaccati da alcuni Esiliati. Il problema è effettivamente più serio di ciò che sembrava qualche tempo fa, sebbene fino a questo momento gli attacchi siano stati poco studiati dal nemico. In ogni caso fammi un favore, riferisci a Blake ciò che ti ho appena detto e che quindi l'Alpha del Nord è pronto ad accoglierlo in casa sua.>

Il mio Beta decide di non rispondermi ma so che il messaggio gli è arrivato forte e chiaro.

Guardo di nuovo le luci in lontananza e respiro sonoramente.

Devo ripulire questo macello e provare a riposarmi: domani sarà una lunga giornata.

The Alpha of the Northern edge.Where stories live. Discover now