Vecchie ferite.

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Ho affrontato la situazione con Blake da vera donna matura.

Sono scappata.

Appena ho realizzato cosa fosse successo ho alzato i tacchi e sono corsa via, senza guardarmi indietro.

La verità è che quando si tratta di mio padre, nonostante siano passati tanti anni ormai, non riesco a pensare lucidamente. E' una ferita che non smetterà mai di sanguinare.

Sento ancora la sua voce nella mia testa, credo che a breve arriverà un altro attacco di panico e non so come affrontarlo, era da un po' che non ne soffrivo...la tensione di questo periodo mi sta giocando brutti scherzi.

Mi fermo all'improvviso, le gambe sembrano come bloccate. Guardo le mani e tremano, le ginocchia anche e posso sentire nelle orecchie il mio cuore pompare. Ovunque io guardi ora vedo la morte. Mia madre prima, mio padre dopo ed infine me. Vedo me stessa in fin di vita che prega qualcuno di farla finita. La visione è angosciante e non riesco a sopportare di vedere ancora.

Vorrei urlare ma la voce non mi esce, non so cosa fare se non buttarmi a terra e cercare un po' d'aria.

<Ragazzi, sono poco fuori la villa...per favore, raggiungetemi.>

Riesco ad usare il collegamento mentale per chiedere aiuto ai miei Beta. Spero mi abbiano sentito.

Mentre aspetto una loro risposta mia madre tutto d'un tratto mi è di fronte, terrorizzata.

Io non so cosa fare per alleviare il suo dolore; questo è il mio più grande rammarico.

<Tuo padre sta arrivando.>

Un nodo si stringe alla base del mio stomaco quando sento le sue parole, ma questa volta non lascerò che prenda il controllo su di me.

Ringhio e sento i canini bucarmi il labbro inferiore.

<Lo accoglierò a braccia aperte.>

<Camille!>

Mi riscuoto dal mio incubo quando sento Victor che mi scuote le spalle. I miei beta sono attorno a me, giro di poco la testa e vedo Cassie che mi fissa piangendo.

Non voglio che anche lei soffra.

<Sei pallidissima.> Costata Oliver mentre mi analizza.

<Portatela nella sua stanza, ha bisogno di riposare.>

Ecco la sua voce, è di nuovo qui. Con me.

Non lo avevo visto arrivare ne tanto meno ho percepito il suo profumo, troppo presa a combattere contro i miei fantasmi.

<Blake...>

<Camille basta, ora devi davvero riposare.>

Il suo tono non ammette repliche ma io non ne ho nessuna intenzione di dargliene. Sono stremata.

**

Blake.

Dopo averla portata nella sua stanza ho osservato i suoi Beta e devo dire che il legame che li unisce è davvero forte. Vedevo la sua sofferenza riflessa nei loro volti.

<Ragazzi cosa le è successo?>

Oliver non riesce a guardarmi in viso e Victor è troppo immerso nei suoi pensieri per potermi rispondere.

Vedo Cassie farsi coraggio per poter parlare.

<Ci ha chiamato tramite collegamento pregandoci di raggiungerla. Le abbiamo chiesto cosa fosse successo ma non ci ha risposto quindi siamo accorsi da lei. L'abbiamo trovata a terra ansimante, le sue pupille erano quasi inesistenti. Era terrificante.>

The Alpha of the Northern edge.Where stories live. Discover now