Capitolo 4

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Nonostante quegli occhi erano così tristi, così chiusi, erano la cosa più bella che io avessi mai visto

Erano qualcosa di unico

A differenza dei miei, che lasciano sorpresi e ammaliati, i suoi riescono ad incantarti in pochi attimi, facendoti entrare in una danza senza fine.

Non riesco più a staccarmi dai suoi occhi.

Sono così luminosi

Così belli

I miei sono come pietre preziose mischiate al cielo, mentre i suoi sono un qualcosa di veramente indescrivibile e unico. Sembrano magia.
Sembrano e sono qualcosa di inestimabile, di un valore ineguagliabile.
Di una bellezza impagabile.

Mentre osservo quegli occhi, noto come quei capelli rossi spettinati abbelliscono ancor di più il volto serio ma energico del ragazzo, e, con la coda nell'occhio, riesco a vedere gli addominali del trofeo.
Un trofeo troppo bello.

Nonostante mi ordinassi in tutti i modi di staccare il mio sguardo dal suo, il mio corpo non mi ubbidiva, iniziando a tremare di fronte a quella bellezza inaudita,
Di fronte a quel ragazzo dai capelli rossi,  quanto le mie guance e il mio viso in questo momento.

"Ti piace il mio Icore, è? " Mi chiede Shinomiya, facendomi girare lo sguardo, "Qualcosa di spettacolare, no?"Continua lui, mentre io osservo uno a uno i componenti della mia famiglia che continuano a puntare i loro occhi su le iridi color oro del ragazzo.
"Pensi ancora che lui sia una leggenda? " Continua a chiedermi il sovrano, sghignazzando.
Lo guardo indignato, mentre lui si rivolge al suo "trofeo", trattandolo peggio di una bestia.
" Se è un tesoro... Mica... " Prende parola mio fratello, Isami, che alludeva a cose altamente schifose, che però mi fecero pensare a lui in quel modo, e mi fecero arrossire di scatto.

Takumi, che cavolo di Demetra ti prende?! Non puoi pensare certe cose su di lui... Un semplice trofeo!

"Tsk... Ma allora non sai nulla sulla leggenda... "Lo rimprovera sghignazzando il sovrano, "Chiunque sfiori in quel senso,  il ragazzo, esso morirà al solo tocco sentendo un dolore inaugurabile nemmeno al proprio peggior nemico".

I miei occhi ricaddero su quello sguardo.

Più luccicante di qualsiasi gemma e pietra della mia collezione.

Il suo sguardo, d'orato, era comunque luccicante e meraviglioso, che trasmetteva immensa gioia.

Tutto sarebbe stato più bello con un sorriso.
Ma, certo, un trofeo non avrebbe trovato mai la gioia.

Quelle iridi oro bon fecero altro che aumentare ancora di più il rossore sulle mie guance, lasciando dei brividi, che liberi, vagano lungo la mia colonna vertebrale, aumentando i battiti  del mio cuore.

Come si fa a creare tutto ciò...  Solo con lo sguardo?

" Vi vorrei chiedere una cosa" Prese parola la moglie del sovrano.
"Vorremmo avere il dominio su una vostra città, o, meglio, su Xenya" Continuò quest'ultimo.

Xenya è una nuova città, l'ultima che è venuta a far parte del nostro Regno, nonché la più ambita da Shinomiya, per il suo nome, e perchè sua patria.

I miei genitori, come svegliati dallo shock, guardarono il sovrano, mentre mio fratello continuava a guardare quel meraviglioso trofeo.

"Potete chiederci qualsiasi cosa in cambio" Continuò lui, "Certo, sempre se vale quanto la città! "
In quel momento lo sguardo mio, incrociò quello di mio fratello, e, per una volta nella vita, fummo d'accordo su una cosa.

Pensai dove tenerlo, dove prendermi cura di lui, per modo di dire.

Lui avrebbe concluso la mia collezione, rendendola inestimabile.

Non sarei più stato il più bello, ma sarei stato il più fortunato.

Avrei avuto la bellezza nel palmo della mano.

Avrei avuto una meraviglia unica.

Certo, io, ancora non sapevo che sarebbe diventato di più che l'ultimo e più importante pezzo della mia collezione.

"Papà" Chiamai mio padre, attirando la sua attenzione.

"Voglio Icore come pezzo della mia collezione, in cambio della città"

Quegli occhi color oro || Soutaku || First StoryWhere stories live. Discover now