Capitolo 6

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Vedo come i suoi occhi si aprono di scatto, guardandomi curioso e torvo

"Come mai questo nome, biondo effemminato?"mi risponde lui, arrabbiato

Se ripete quello stupido soprannome...
Io...
Non sarei capace di fargli nulla
Nemmeno volendo

E la cosa brutta?
Non so il perchè

Faccio sparire il sorrisetto rendendomi conto di non avergli nemmeno risposto

" Come? "Gli domando, " Non conosci la grande leggenda di Yukihira Jōichirō! "

Con un cenno della testa, scuotendola da destra a sinistra,  mi fa capire che non ne sapeva niente.

"In pratica" Inizio, allora, io a spiegarglielo, "Yukihira era un grande demone, ma uno di quelli buoni. Amava girare il mondo, e, per tutte le persone fastidiose che ammazzava, dava la colpa agli dei. Si dice che aveva lunghi capelli rossi, spesso legati in una coda, mentre gli occhi nessuno li aveva mai visti. Da piccolo ti veniva detto: Se fai il cattivo Yukihira viene e ti porta via con se. "

Osservo come, per un attimo, sul suo viso si fa largo un'espressione curiosa e attenta sulle mie parole, e, verso la fine una risatina riesce a trasparire dalla sua bocca.

Quella risata che riesce a farmi rimanere di sasso.

I suoi occhi d'Oro si illuminano di colpo.
Non so come descriverli, non so che dire
Solo... Wow...

I miei occhi si allacciano ai suoi, che mi guardano curiosi, scorrendo lungo tutto il mio corpo.

Un ghigno si fa spazio sul suo volto, mentre il mio viso arriva a diventare dello stesso colore dei capelli del ragazzo meraviglioso che ho davanti

Ma... meraviglioso?

Cosa mi stava succedendo?

Sento che addirittura le punte delle orecchie prendono fuoco, così come il mio viso, mentre il ghigno sul suo viso si amplia, diventando sempre più grande.

Faccio cadere inevitabilmente il mio sguardo in basso, per evitare il suo sguardo.

Mossa sbagliata

Oltre ai suoi fantastici addominali, su cui il mio sguardo rimane per tempo immemore, noto come le sue maniglie sono aperte, e, di come, ormai si era alzato, avvicinandosi al sottoscritto.

Impaurito iniziai ad arretrare, scontrando la mia schiena contro il muro.

Icore si avvicinò lentamente fino ad avere il suo viso ad un palmo della mano.

Di scatto chiudo gli occhi, mentre mi accorgo di come il mio cuore stia uscendo dalla mia gabbia toracica.

Uno strano odore sale per le mie narici, inebriando il mio corpo di un profumo unico, meraviglioso.

E non so neanche il perchè mi fa questo effetto.

Alzo la testa irrigidendo il collo, tentando di scappare dal ragazzo che faceva muovere addirittura uno zoo nel mio stomaco.

Sento il suo respiro alle basi del mio collo, e, piano piano, sento un qualcosa di umido che scorre lungo la mia superficie del collo.

Mi stava leccando il collo

Sento un qualcosa di caldo espandersi ancora di più, insieme ad una strana sensazione di piacere

Profondo piacere.

Sento un qualcosa gonfiarsi lì in basso, mentre il mio respiro si fa più veloce e più agitato.

Perché?!
Come posso provare tutto ciò solo per i suoi occhi?

"Uhhh... Ci vuole così poco per renderti così... Fermati se no impazzisco... " mi sussurra in modo seducente all'orecchio.

Strizzo ancora di più gli occhi, tenendoli chiusi, sperando di non farlo impazzire

Poi, io... Io lo faccio impazzire?

Poi un pensiero mi balena in mente, che mi fa spalancare gli occhi, che richiudo subito dopo, sentendo un leggero morso sul collo.

Lui è il mio trofeo
Lui è il pezzo della mia  collezione

Però, alla fine, è lui che sta giocando con me

"Uh... Comunque grazie per avermi ricordato il mio nome... " Continuò a sussurrarmi all'orecchio, mentre io non facevo caso alle sue parole.

E, in quel momento, dovevo farlo.
Ma ero impegnato con il mio amichetto la sotto.

Ad un tratto mi lasciò, smettendo di mordere il mio collo.
Non riuscendo a reggermi, caddi a terra, avendo ancora respiro irregolare e un viso rossissimo, insieme ad un piccolo problemino

"Lo so dov'è la camera della tua collezione, tranquillo, la raggiungo da solo" Disse, sistemandosi i capelli e leccandosi le labbra.

"Domani vieni nella " Sala" tu, per dirmi cosa fare? "Mi chiede lui, non ricevendo risposta dato che ancora stavo cercando di capire cosa fosse appena accaduto.

" Lo prendo per un sì" Mi rispose, "Comunque" Riiniziò lui, "Alla fine credo di aver trovato un bel passatempo... Sai, non è da tutti riuscire a far impazzire il grande Urano" Concluse ammiccando dalla mia parte, per poi uscire.

In quel preciso istante il mio cuore perse molti battiti.

Un passatempo?
E lì volevo morire, senza sapere, ovviamente il perchè del mio stato d'animo.

Chiudo gli occhi, calmando me e  cercando di calmare il problemino lì sotto.

In quel momento non cercai di capire come diavolo si era liberato dalle manette
Non cercai di capire cosa stava a significare il grazie, del suo nome.

In quel momento pensai a come posso essere gay
Perchè in quel momento non potevo più negarlo

Io provavo attrazione per quel ragazzo, risvegliata da un semplice scontro tra i miei zaffiri è il suo oro.

Mi ero innamorato di quel tesoro, con un solo sguardo

La colpa?

Di quegli stupidi occhi color oro.

Quegli occhi color oro || Soutaku || First StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora