Capitolo 6

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《N-no... non ho avuto un incubo》 rispondo pregando con tutto me stesso che lui non sia arrossito proprio per "quel" motivo.

Ma a quanto pare è proprio come temevo.

《Em.. si ho notato》dice diventando se possibile ancora più rosso.

《Almeno era una bella ragazza quella che hai sognato?》mi chiede divertito, probabilmente vedendo anche il mio evidente imbarazzo.

《Em... preferisco non rispondere》replico troppo scioccato anche solo per riuscire ad ammettere a me stesso che è proprio il ragazzo con cui condivido il letto ad avermi creato una simile reazione.

《Eh dai Sa.. che mi nascondi》 mi dice scoppiando a ridere e tentando di farmi il solletico pur di ottenere una confessione.

Rido anch'io negandogli la risposta e fermandogli i polsi sul letto. Salgo a cavalcioni su di lui e inizio io questa volta a farglielo.

So che lo soffre in maniera spaventosa e infatti comincia a strillarmi di lasciarlo.

Ringrazio mentalmente Surry per essere un ghiro a quest' ora della notte in quanto sicuramente non sentirà questo casino.

Nella mia testa frullano tantissimi pensieri riguardo al mio sogno.

Non mi sono mai posto il problema di classificarmi come gay o come etero, ma anche solo pensare che proprio il mio miglior amico mi "tormenti" , per modo di dire, visto che almeno una parte di me ha apprezzato il suo tormento, i sogni mi fa restare imbarazzato...

Sopratutto visto il modo in cui dovrei sentirmi per colpa di Sabrina.

Per un solo attimo mi torna in mente un ricordo felice assieme a lei.

Un ricordo che dovrebbe uccidermi di dolore... ma invece non succede, mi sento tranquillo.

Continuo a ridere spensierato assieme a Stefano.

Quando finalmente riesce a buttarmi giù dalle sue gambe ritorno a prendere il contatto con la realtà.

Penso a quanto tutto questo sia surreale.

Butto la maglia del pigiama per terra, ho sudato più che a sufficienza sta notte, tra la febbre e "lotte".

Con la coda dell'occhio noto però Stefano irrequieto, infatti per un secondo riesco a vedere l'evidente "promontorio" che sporge coperto dai suoi pantaloni.

Non sapevo che il solletico avesse questo effetto...

Poi la coperta che si ributta addosso nasconde il tutto.

Distolgo subito lo sguardo ancora più confuso di prima, ma sono troppo lento, Stefano ha visto che l'ho notato.

L'imbarazzo si fa nuovamente palpabile e i secondi passano nell'assoluto silenzio, ognuno troppo confuso dai propri pensieri.

Mannaggia a me che non sono stato abbastanza veloce a distogliere l'attenzione.

Poi finalmente trovo il coraggio di aprire bocca, ciò che vorrei dire per cercare di sdrammatizzare, come ha fatto lui è:
"Beh.. almeno so di essere apprezzato da qualcuno".

Ma tutto ciò che esce dalle mie labbra è un "Buonanotte" balbettato e coinciso.

Tronco la conversazione e l'attimo più assurdo della mia vita in una volta sola.

Stefano mi volta le spalle, io faccio lo stesso.

《Buonanotte Sa》risponde.

Per un attimo ripenso a ciò che è appena successo e le mie guancie si infuocano di colpo... ma che diamine ho nella testa?

Fortunatamente però, presto il sonno sarebbe tornato sui miei occhi fino al mattino successivo, quando non avrei più trovato Stefano al mio fianco.


~Kaminari

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