Capitolo 13

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Tra la confusione generale riesco a scorgere una ragazza che sembra il tipo da accettare che uno a caso come me ci provi.

Mi avvicino e mi accorgo di stare barcollando davvero troppo, l'alcol deve star facendo effetto in una botta sola.

Inciampo sulle mie stesse gambe e finisco maldestramente addosso proprio alla ragazza che avevo puntato.

Lei lancia un urletto visto come sono finito sopra di lei sembrando che la stia baciando.

Mi vergogno di me stesso e della mio essere maldestro.

Riesco a malapena a metterla a fuoco e lei deve accorgersene, mi sorride in modo dolce e mi aiuta a sedermi su uno sgabello del bancone.

Non tutti sarebbero stati così carini.

Provo a far uscire qualcosa che possa sembrare intelligente dalle mie labbra, ma tutto ciò che riesco a pronunciare sono una serie di borbottii del tipo:

《scusa bella se ti sono venuto addosso, bevuto ho poco giuro》.

Lei ride per la mia goffaggine e in quel momento mi rendo conto di quanto sono ridicolo.

Sono davvero così disperato da provarci con una ragazza a caso in discoteca pur di dimenticare sia Stefano che Sabrina in una botta sola?

E poi davvero credo che provarci con lei basterebbe? No.

Le chiedo scusa nuovamente per esserle andando addosso con un briciolo di lucidità e faccio per andarmene, quando sento delle urla provenire da in mezzo alla pista da ballo.

Tutto questo casino di solito si ha solo quando inizia una rissa.

Infatti un cerchio si sta formando in mezzo alla sala attorno a due ragazzi.

Cercando di spintonare maldestramente riesco a scorgere un ciuffo marrone al centro del cerchio.

Dio ti prego fa che non sia Stefano, ti prego dimmi che non si è cacciato nei guai, dimmi che non lo stanno menando di botte.

Stefano non sa partecipare alle risse, già un' altra volta ci era capitato di ingaggiarne una e lui era finito a terra quasi tramortito.

Riesco finalmente a spingermi al centro del cerchio e a vedere chi è che si sta menando... sfortunatamente non mi sbagliavo.

Un ragazzo è sdraiato a terra mentre un altro sopra di lui gli blocca i polsi con una mano per evitare che si ribelli e lo riempie di pugni con l'altra.

Inutile dire che il ragazzo a terra è Stefano.

《Fermo!》grido d'istinto buttandomi sul ragazzo e placcandolo lontano dal corpo di Stefano.

《S-sasc-ha》sussurra tramortito Stefano quando mi vede.

《Ah quindi sei tu questo cazzo di Sascha. Pigliati il tuo cazzo di fidanzatino e digli che se prova a toccarmi ancora una volta chiamandomi con il tuo nome di merda lo ammazzo》mi sbraita il tipo addosso ficcando anche a me un pugno nello stomaco.

Sono stordito dalla confusione, dall'alcol, dalla situazione, dalle eccessive informazioni e non reagisco diversamente dall' accasciarmi a terra stringendomi la pancia.

Il ragazzo poi si alza per tirare un ultimo calcio a Stefano, che gli arriva dritto sullo stomaco facendolo accartocciare dal dolore.

Non posso fare niente nonostante vorrei restituirgli tutte le botte che ha dato a Stefano.

Lo vedo allontanarsi mischiandosi con la folla che intanto comincia a sciamare.

Mi avvicino a Stefano che dolorante si arrampica sulle mie gambe.

Ancora accasciati a terra, mi abbraccia scoppiando in lacrime.

Sulle prime penso che sia scoppiato a piangere per via del dolore e del sangue che sta sgorgando dal suo volto o per via dei lividi che stanno iniziando a diventare violacei sui suoi polsi.

Poi però mi devo ricredere alle sue parole: 《Mi dispiace Sascha》dice singhiozzando.

《Perchè? Non hai fatto nulla per cui tu mi debba chiedere scusa》chiedo, si sa che da ubriachi si fanno cose stupide.

《È colpa mia se ha colpito anche te, non volevo ti facesse male》.

Mi mordo il labbro alla sua dolcezza e ancora una volta devo fermare il mio istinto di fiondarmi sulle sue labbra.

《Ti stava ammazzando di botte non potevo certo lasciarlo fare》gli rispondo.

《Ma volevo che mi picchiasse, l'ho provocato io apposta》rimango un attimo confuso.

《Che stai dicendo Stefano? Perchè l'avresti fatto?》 Lui continua a singhiozzare e si stringe più a me, come se avesse paura di una mia reazione violenta nei suoi confronti.

Non potrei mai colpirlo, sono stato un ragazzino violento che ha fatto tante risse in passato, ma non potrei mai colpire Stefano tanto più in questa condizioni.

Sarei un mostro.

《Perchè speravo che..》si ferma di colpo scuotendo la testa.

《Speravi cosa?》 Chiedo impaziente.

Lui scuote di nuovo la testa e singhiozza ancora, non posso fare altro che abbracciarlo e stringerlo a me.

A questo contatto sembra calmarsi un po'.

Non faccio in tempo a porgli nuovamente la domanda che sento una mano stringermi la spalla e sobbalzo spaventato, facendo spaventare anche Stefano.

《Cazzo finalmente vi ho trovato》è Surry.

《Vi ho cercato tutta la sera, non mi avete detto niente da quando siete usciti e non rispondevate ne a chiamate, ne a messaggi e non avevate neanche pubblicato delle stories, mi stavo preoccupando che vi fosse successo qualcosa》dice tutto d'un fiato con un espressione sollevata.

Stefano nasconde ancora il volto nella mia felpa.

Lo aiuto ad alzarsi, gli tremano le gambe.

《Grazie Surry per esserti preoccupato》 dico abbassando lo sguardo e sentendomi improvvisamente in colpa per aver fatto preoccupare sia lui che suppongo Giuse che sarà stato informato.

Mi sento in colpa anche per Stefano e le sue condizioni, Surry non l'ha ancora visto in volto, ne si è reso conto di quanto sia ubriaco.

Ma quando vede che trema mentre lo tiro su in piedi e io barcollo non riuscendo a stare dritto capisce che siamo ubriachi fradici.

《Stefano che cazzo ti è successo?》sbotta poi quando finalmente lo guarda in viso.

Stefano non risponde, sta sul punto di addormentarsi, non ho la più pallida idea di cos' altro abbia bevuto nel frattempo per averlo ridotto così.

《Sascha porca puttana avresti dovuto tenerlo d'occhio lo sai che regge malissimo l'alcol e che quando beve si caccia sempre nei guai》mi sgrida con fare arrabbiato.

Io annuisco e abbasso nuovamente lo sguardo, non avrei mai pensato che una serata in discoteca potesse raddoppiare le domande nella mia testa al posto di darmi una mano a dimenticare...


~Kaminari

| You are my safe place | ~ SaschefanoWhere stories live. Discover now