58- Thomas Cooper

165 15 11
                                    

Oggi è il mio primo giorno di lavoro, devo ammettere che non sono così tanto in ansia...in fondo è solo un lavoro come cameriera e nulla di più.
Arrivata davanti al presunto ristorante, faccio un sospiro ed entro dentro, una delle cose che mi colpisce subito sono i lampadari, fatti in cristallo che riflettono la luce in tutte le sale, sono abbastanza simili a quelli di Michael, il pavimento è in marmo bianco e le pareti uguali, inizio a camminare verso il bancone sentendo solamente il leggero rimbombo dei miei tacchi ch toccano il pavimento perfettamente pulito, arrivata li vedo una donna che mi accoglie con un grosso sorriso

"Buongiorno, posso aiutarla?" Mi domanda sempre con il sorriso stampato sul viso

"Emh si, oggi è il mio primo giorno di lavoro qui e non ho la più pallida idea di dove andare" spiego accennando un piccolo sorriso

"Ah mi perdoni, lei deve essere la tanto attesa Alexandra Scott o sbaglio?" Mi domanda ancora con lo stesso sorriso quasi forzato

"Si, sono io...come mai tanto attesa??" Gli domando sospettando già la risposta

"Beh non succede tutti i giorni assumere come cameriera la compagna del famoso Michael Jackson non crede??" Dice cambiando sorriso, adesso ne ha uno molto forzato e nervoso che devo dire mi da sui nervi

"Beh effettivamente no, ma io non sto più con lui da ormai più di un mese e mezzo" spiego senza alcun problema, oramai non è più un segreto e non voglio che lo sia

"Ah mi spiace"

"Tranquilla" mi limito a dire per chiudere il prima possibile l'argomento

"Venga con me le presento il capo" mi dice uscendo da dietro il bancone e dirigendosi verso un altra sala e io ovviamente la seguo

Arrivate in un'altra sala, una delle tante sale da pranzo, quindi dove mangiano tutti i clienti, che adesso ovviamente non ci sono perché è ancora chiuso, la donna di cui ancora non so il nome mi prende la giacca e la posa in un guardaroba per poi tornare da me

"Comunque io sono Daphne, piacere di conoscerla signorina Scott" escalama porgendomi la mano

"Piacere mio e per favore dammi del tu" dico stingendogli la mano e sorridendo

"Okay, a momenti dovrebbe arrivare il capo, non preoccuparti è davvero molto simpatico e gentile" mi spiega pensando che fossi in tensione...in realtà è tutto il contrario ma okay apprezzo il gesto

"Va bene" dico guardandomi attorno

Dopo qualche secondo mi volto verso Daphne che ha richiamato la mia attenzione tirandomi una leggera pacca sul braccio

"Eccolo" escalama sorridendo guardando verso le scale

Mi volto anche io in quella direzione e vedo un'uomo devo dire molto affascinante che scende le scale, è vestito elegante o quasi, ha uno smoking bianco con un disegno colorato sopra, credo sia un fiore o una farfalla, si avvicina a noi e finalmente riesco a vederlo meglio, è un uomo poco più alto di me...all'incirca come Michael, ha capelli corti ricci e castani, occhi verdi sfumati con il marrone...devo ammettere che è molto molto bello ma non è esattamente il mio genere di uomo

"Buongiorno" esclamo sorridendo e porgendogli la mia mano

"Buongiorno signorina Scott" ricambia il sorriso e mi stringe la mano

"Alex per favore" dico diventando leggermente rossa

"Okay Alex, io sono Thomas Cooper, ma puoi chiamarmi Tommy e darmi del tu" esclama sorridendo

"Okay" dico guardandolo negli occhi

"Bene Alex, ti spiego tutto molto velocemente tanto è veramente molto semplice, oggi il tuo compito sarà semplicemente servire, ti diranno i cuochi il numero del tavolo e tu dovrai servire a quel tavolo, dentro ai camerini c'è la tua divisa, più Tardi Daphne ti farà fare il giro del ristorante giusto per farti orientare più o meno, poi è chiaro che ci vorrà tempo" spiega sempre con il sorriso il volto

"Okay va bene" mi limito a dire

"Solo una cosa, visto che dovrai servire ai tavoli e quindi avere un contatto visivo con i clienti ho pensato che sia molto meglio che nessuno ti riconosca anche per il tuo rispetto, insieme alla tua divisa ti ho lasciato accanto un paio di occhiali da vista finti molto carini, poi una parrucca nera con la frangia così che non si noti che è una parrucca ed in fine delle lenti a contatto celesti, so che è dura, però se tu non vuoi sei libera di scegliere se camuffarti o meno" dice con un espressione quasi preoccupata, ecco come sospettavo

"No, non c'è nessun problema...Anzi molto meglio così grazie mille" escalamo sorridendo, se si sapesse che la compagna di Michael Jackson, anche se ora ex, fa la cameriera succederebbe troppa confusione

"Perfetto, ora Daphne ti accompagnerà nei camerini e potrai cambiarti per poi andare come ho detto prima a fare un giro generale" bene bene allora iniziamo

"Grazie mille" dico

"Arrivederci e buon lavoro" mi augura per poi andarsene

"Bello vero??" Esclama ridendo leggermente

"Già abbastanza" rispondo

"Peccato che sia Gay" dice abbassando lo sguardo a terra, ecco lo sapevo, l'unica speranza per dimenticarmi di Michael è andata a puttane

"Cosa?? Gay?? Seria??" Dico a bassa voce per non farmi sentire, non assolutamente nulla contro le persone Gay ma pensavo che forse...nahhh

"Già, non sembra vero?? Ho cercato molte volte di farlo innamorare di me ma con scarsi risultati, è fidanzato e innamorato di un uomo da più di 12 anni" mi spiega, noto con molta facilità il suo sguardo che diventa sempre più triste dopo ogni parola

"Ah dai continua a provarci, non ti arrendere" la rassicuro mettendogli una mano sulla spalla

"Sei la prima persona che mi dice di non mollare, tutte le persone con cui ho parlato mi hanno detto che è praticamente impossibile" mormora alzando lo sguardo verso di me e facendo un piccolo sorriso

"Se ti dicono che è impossibile è perché per loro è impossibile ma non per te" dico per poi farle un sorriso confortante

"Guarda me ad esempio, ero una semplicissima infermiera, che faceva sempre la stessa vita, con uno stipendio che malapena mi portava a fine mese e poi mi sono fidanzata ed ho fatto una bellissima figlia con il famosissimo Michael Jackson...è vero ora ci siamo lasciati ma sicuramente non sarà nel tuo caso...fidati di me, se non molli e continui a lottare prima o poi ce la farai" gli spiego trattenendo le lacrime il più possibile

"Grazie infinite Alex" escalama sciugandosi quelle poche lacrime che gli erano cadute sulle guancie

I Need You - Michael Jackson (in revisione) Where stories live. Discover now