30 - L'unica certezza della mia vita

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Willis è... innamorato di me...

Ci vuole qualche secondo affinché Colton afferri a pieno le parole appena pronunciate dall'amico. La confusione di qualche istante prima si trasforma in completo smarrimento, amplificato dal battito accelerato del suo cuore che sembra stia per uscire fuori dal petto.
Ha pensato che Willis fosse geloso di Fabian perché non voleva ripetere l'esperienza di essere messo da parte, invece, quella gelosia è dettata da ben altri sentimenti.

Tutti i suoi sbalzi d'umore, la voglia di rimanere con me anche quando non ce n'è stato più bisogno... Non ha alcun problema con Jade, non l'ha mai avuto, ero io il suo problema ed è per questo che non si è confidato con me.

Colton non sa se credere alle proprie orecchie, mentre fissa intensamente il paio di occhi scuri di fronte a sé: palesano una richiesta di aiuto che gli stringe la bocca dello stomaco, ma non è solo quello a smorzargli il fiato.

Sono sempre stato io e lui ha dovuto reprimere tutto per me.

Ripensa a come ha usato Willis negli ultimi mesi, a come si sono inizialmente lasciati trasportare dalla passione carnale, a come sono poi diventati una perfetta coppia di amanti a cui non basta solo la scopata epocale. Sono sempre stati qualcosa di più, dovuto al loro rapporto di migliori amici da ben ventitré anni. Non poteva essere solo sesso.

Willis è innamorato di me.

Lo ripete ancora tra sé.

Incredibile, le mie azioni hanno rovinato pure l'unica certezza della mia vita.

Scuote debolmente il capo, lasciando la presa sulle spalle dell'amico, fino ad abbandonare le braccia lungo il busto. È una tortura vedere il volto di Willis così triste e furioso, non sa come prenderlo, non ha nemmeno il tempo di metabolizzare.

Wills mi ama, ma io non lo amo... non in quel modo.

Ne è assolutamente convinto: prima di marzo, non aveva mai messo in conto che avrebbe avuto una relazione stabile con Willis come amanti, e che le cose sarebbero mutate in quel modo assurdo; tuttavia non può comportarsi come ha sempre fatto con gli altri: non può voltare le spalle a Willis e dirgli addio. Il solo fantasticarlo gli fa salire un groppo in gola.

Che situazione di merda.

Indietreggia fino a scontrare il retro del ginocchio contro il materasso e ci finisce seduto sopra. «Willis... ma come...» balbetta. L'amico rimane in silenzio, respirando profondamente senza staccare gli occhi arrossati da lui. «Com'è possibile... Tu innamorato di me! Questa... questa è una pessima situazione.»

Le lacrime tornano a solcare le gote di Willis, scendono silenziose oltre il mento e lungo la linea del collo, mentre Colton si sposta i capelli all'indietro. «Com'è possibile?» domanda ancora.

«Non l'ho deciso io!» sbraita Willis, cacciando con vigore il pianto. «Non mi sono svegliato una mattina dicendomi: "Ah, che bello! Innamoriamoci del mio migliore amico, perché non mi basta una fidanzata e perché non voglio che lui stia con altri se non con me!"»

Colton si rende conto di essere stato insensibile, si alza di nuovo e si para di fronte a lui, gli toglie le mani dal viso, che ancora sfregano con ira le guance fino a farle diventare più rosse del normale. «Scusami» dice e lo abbraccia, ma è questione di qualche secondo perché venga spinto da due mani sul petto e allontanato bruscamente.

Il pianto di Willis non si placa, nonostante il ragazzo non dia il consenso ai gemiti di uscire e si tenga tutto dentro, facendo qualche sospiro più profondo degli altri di tanto in tanto.

«Cosa facciamo, adesso?»

«Non lo so...» Willis tira su con il naso, completamente rosso. «Non so più niente da settimane. Mi sento così uno schifo per tutto quanto.»

Passione CompliceWhere stories live. Discover now