Chapter 6

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Ormai dormire per me era diventato un optional.
Ero ferma, con le mani strette attorno al volante e la mente da tutt'altra parte.
L'anonimo parlava di conseguenze dolorose, ma cosa ci può essere di più doloroso del perdere tre delle persone che in un modo o nell'altro hanno fatto tanto per me?
La risposta era nascosta nella parte più remota della mia mente: hanno fra le mani chaeyoung.
Presi un lungo respiro prima di mettere in moto l'auto.
Alzai il capo pronta partire quando un'altra busta, questa volta di colore giallo, si faceva spazio fra le spazzole frontali del mio veicolo.
Scesi velocemente e la recuperai aprendola senza più nessun timore.
Mi passai una mano sul volto quando mi resi conto del suo contenuto.
Non sapevo se avevo voglia di piangere, urlare o distruggere tutto quanto.
Dovevo farlo.
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Arrivai a scuola con quasi un'ora di anticipo per poter attuare il mio piano.
Tenevo stretto un pugno nella mano destra e una busta gialla nella mano sinistra.
Camminai a passo svelto verso gli armadietti con un peso nel petto grande quanto un macigno.
Più percorrevo quel corridoio più la distanza si accorciava e il rimorso cresceva.
Una volta che fui davanti all'armadietto, chiusi gli occhi, presi un gran respiro e infilai la busta dentro esso.
Mi allontanai bruscamente e a passo svelto verso l'uscita.
Quando fui fuori mi appoggiai con la schiena contro il muro e mi lasciai scivolare sul terreno.
Continuavo a non crederci al fatto che stavo tradendo la fiducia di quelle persone che mi hanno insegnato il valore di essa.
Ma dovevo farlo.
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Le ore di lezione quel giorno sembravano passare più velocemente del normale e l'ansia che non mi aveva lasciata per niente in quella fredda giornata, cominciava a diventare una costante troppo pesante.
L'ultima campanella suonò ed il mio cuore sprofondò nel petto.
Mi presi qualche minuto per riprendermi chiudendo gli occhi e respirando a pieni polmoni.
Però qualcosa mi costrinse a spalancare gli occhi.. delle urla.
Riconobbi subito la voce di Dahyun.
Mi alzai di fretta, raggruppai la mia roba e mi diressi velocemente fuori dalla classe per seguire la fine del mio disconforto.
Mi ritrovai davanti una scena che mai avrei voluto vedere, ma che sapevo sarebbe avvenuta.
Dahyun che urlava contro Sana, sbattendole addosso una busta gialla, la busta gialla.
Sentii tutto intorno a me cedere come una casa di mattoni quando vidi le lacrime rigare giù dalle guance di Dahyun.
Presi un lungo respiro passandomi una mano fra i capelli in segno di disperazione.
-Mi fai schifo, non ci posso credere.-
Furono le ultime parole della ragazza dai capelli arancioni, prima di raccogliere il suo zaino ed uscire da scuola.
Tutta la folla di gente che si era chiusa attorno alla coppia adesso cominciava a smistarsi di nuovo.
E quando il peggio sembrava essere passato, vidi Sana girarsi in mia direzione, stringere i pugni e avvicinarsi a passo veloce.
Deglutii faticosamente.. che stava succedendo?
Non ebbi nemmeno il tempo di parlare che la ragazza dai capelli biondi mi afferrò dal colletto del mio maglione e mi sbattè violentemente contro il muro.
-Qual è il tuo cazzo di problema? Uh?! Ti ho aiutata con Chaeyoung, perché cazzo hai lasciato quelle foto a Dahyun?-
Rimasi paralizzata dalle sue parole.
Come aveva fatto a scoprire che ero stata io?
Prima che potessi realizzare mi mostrò un bigliettino ,che precedentemente non era stato inserito nella busta, con su scritto "mi dispiace, questa è la verità. -mina"
Chiusi gli occhi e mi lasciai scappare una risatina amara.
Ero stata fottuta ovviamente.
A questo gioco di merda, non vince nessuno.
-Ah? Ridi?- e quasi non mi fossi resa conto dell'assurdo, sentii le nocche di Sana premere violentemente contro la mia guancia, ed in pochi secondi fui sul pavimento.
-Mi fai schifo, non dovevo aiutarti, spero che Chaeyoung non torni più da te.-
E fu come se il mio cervello si fosse svuotato, come se i cavi che lo tengono attivo, si fossero rotti.
Mi alzai di scatto e ripagai la ragazza bionda con un gancio destro e poi un sinistro, per poi ricominciare la routine.
Mi fermai solo quando sentii delle braccia tirarmi via dal corpo malandato di Sana.
Scossi il capo e mi guardai le mani.
Che cosa avevo fatto? Che cosa stavo diventando?
Alzai poi il capo per incrociare lo sguardo della giapponese ma ci vidi solo una mano premuta sul suo naso.
Mi alzai spingendo via chiunque si mettesse nella mia via e corsi fuori da scuola.
Corsi più veloce della luce, senza fermarmi, quasi senza respirare.
Arrivai a casa pronta per rompere tutto.. ma per qualcuno questa non era la scelta giusta.
Difatti davanti alla porta di casa c'era un'alta piccola busta.
La raccolsi e l'aprii con la stessa velocità di sempre.
Dentro ci trovai un ennesimo bigliettino che diceva "Brava, hai fatto la scelta giusta, questa è la tua ricompensa".
Guardai meglio dentro la bustina trovandoci dentro un pezzo di puzzle.
Per questa persona, tutta questa situazione era un gioco e Chaeyoung il premio finale.
Avevo bisogno di vincere.
Dovevo farlo.

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