Capitolo 3

1.9K 87 5
                                    

*inizio flashback*

- Dolcezza cosa guardi?

Lo stavo osservando. Dio lo amavo. Come risposta lo baciai. Rise con quella risata che riservava solo per me è disse:

- Non hai risposto alla mia domanda.

I suoi occhi. Ecco cosa guardavo.

*fine flashback*

Mio fratello mi scrollò le spalle:

- Stiamo decollando!! È bellissimo!!!

Non avevamo mai viaggiato in aereo ed era veramente stupendo.

- Ti ricordi che da piccola dicevi sempre che avresti voluto volare libera come una rondine?

- Certo mamma. Mi ricordo.

Ma ora so che nemmeno le rondini sono libere. Volano per sopravvivere. E spesso non ce la fanno.

Ma meglio non dire questo alla mia famiglia. Infatti dopo quello che era successo avevo rassicurato tutti. Ho fatto credere a tutti di stare bene e di essermi ripresa. Avevo detto a tutti di non essere una ragazza depressa che odiava il mondo. Ma purtroppo io sono così.

Guardai fuori dal finestrino. Il mondo era così bello da lassù. Sembrava un posto carino. Addirittura un posto fantastico.

Ma non lo era.

Il mondo mi faceva schifo.

Un hostess mi chiese con gentilezza se volevo qualcosa, ma rifiutai. Lei passò alla fila dietro di me.

- Volete qualcosa ragazze?

- Certo. Che domande fai pezzente!

Meggie. E ovviamente Alycia.

- Muoviti e dacci un po' di champagne e soprattutto delle tartine!

L'hostess, rossa in viso, disse:

- Mi dispiace ma non posso accontentarvi.

- Ma con quale razza di compagnia voliamo? Senti, poveraccia, chiamaci un superiore o qualcosa del genere! E vedi di muoverti!!

A quel punto non resistetti e mi alzai.

- Meggie, tappati quella bocca, prima che inizi a prenderti a cazzotti. Non vedi quanta merda hai fatto uscire?

Sentii delle risate. Mi voltai e vidi che dei passeggeri e le hostess mi stavano guardando.

- Brava!!!

I passeggeri iniziarono ad applaudire e Meggie, rossa come un peperone, si nascose dietro Alycia.

Io andai a sedermi, e l'hostess mi venne a ringraziare.

- Di niente. L'ho fatto con piacere!

Lei si mise a ridere e se ne andò.

Che strano. Il mondo sembra migliore.

"Nel cielo tutto è migliore"

Per una volta ti do ragione coscienza.

Flavio mi guardava sbalordito.

- Andiamo Flavio, hai 18 anni, chi sa quante risse avrai visto.

- È vero, ma tu sei mia sorella da 16 anni e non ti ho mai visto fare una rissa. Chi era?

- L'oca con cui flertavi in aeroporto.

- Ehm... Be ho flertato con tante in aeroporto... Sii più precisa!

Alzai gli occhi al cielo e tornai a guardare fuori. Okay che gli voglio bene, ma Flavio è un grande puttaniere.

Mi alzai per andare in bagno ma all'ultima fila... lo vidi.

"Quegli occhi mi perseguitano".

Lo fissai per qualche secondo per poi correre in bagno. E come ogni volta, scoppiai in lacrime.

Maledetta distanzaWhere stories live. Discover now