Capitolo 15

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- Dai Flavio... Non posso vederti così.

- Non è stata colpa mia! Quella troia di Alycia mi ha baciato quando stava arrivando Gete!! Io non ho potuto fare niente.

Ora sapevo chi si meritava un cazzotto.

Uscii di corsa e andai in spiaggia. Trovai subito Meggie e Alycia che parlavano con un ragazzo.

Quando mi avvicinai mi accorsi che era Nick.

Oh cazzo.

"Prendi a pugni anche lui!".

Buona idea coscienza.

- Guardate chi arriva! Miss "sono la migliore".

- Meggie riesci a tapparti la bocca per cinque miseri minuti? Dovrei parlare con Alycia.

- E cosa vuoi da me?

- Allora... MA COME CAZZO TI PERMETTI DI BACIARE MIO FRATELLO E POI DI FAR SOFFRIRE LA MIA MIGLIORE AMICA?!?!?

- Ah e chi sarebbe la tua migliore amica? Quella cessa quasi peggio di te?

Aveva superato il limite. Le tirai un pugno in faccia.

- Ehy calma!

- Nick tu non ti intromettere. Non sono cazzi tuoi.

E con le urla di Alycia e Meggie in sottofondo, me ne andai.

***********

- PUHAHAHAHAHAHA!! Ma le hai davvero dato un pugno?

- Dai Gete! Mia sorella ha preso la forza nei pugni tutta da me!

Scoppiammo a ridere. Gete e Flavio erano seduti davanti a me e si stavano abbracciando. Per fortuna avevano risolto.

Mi sentivo così felice con loro. Non volevo niente di più in quel momento.

"A parte lui, giusto?".

Giusto... chi sa se tornerà da me.

Si aprirono le porte dell'ascensore e mi lasciai invadere dai brividi che provavo sentendo il suo odore.

Sapeva di cannella e cioccolato.

- Andrea...

- Devo parlarti. Vieni.

Lo seguii scusandomi a gesti con Flavio e Gete.

- Gaia... scusami per l'altra volta. È solo che... beh... non viviamo proprio vicini.

- Ma... cioè, eri in aeroporto con me...

Andrea sospirò. - Ero lì solo per mia nonna. Abita a Roma. Ma io non vivo lì... vivo abbastanza lontano.

- Abbastanza cioè...

- Io abito a Torino.

- Ah.

Restammo per un attimo in silenzio. Io non riuscivo a pensare a quello che avrebbe potuto dirmi.

- Questo vuol dire che mi stai lasciando? - chiesi con un tremito.

- No!! È solo che...

- Si si la solita storia "ho paura che non funzioni"...

- Gaia ascoltami...

- Se tu mi amassi davvero riusciresti a sopportare anche la distanza!!- stavo urlando ma non mi importava.

- No è...

- Dillo e basta se non vuoi stare più con me.

- Gaia cazzo MI FAI PARLARE???

Mi zittii.

- Io ti amo. Ma questo già lo sai. Solo che ho paura della distanza, ho già avuto altre delusioni a causa sua. Però tu hai ragione. Ti giuro che combatterò. Anzi che combatteremo. E vinceremo noi. Questa è una promessa.

Lo baciai e lui rispose subito, stringendomi a se.

Ma sentivo che c'era qualcosa di sbagliato in tutto quello.

"Te lo dico io che cosa c'è di sbagliato. Tu hai paura della distanza più della morte".

Ma proprio a me doveva capitarmi una coscienza che mi rovinava i momenti belli?

Mi staccai da lui. Mi fissò con uno sguardo interrogativo.

Scossi la testa.

- C'è qualcosa di fottutamente sbagliato in tutto questo.

E dopo aver detto queste parole corsi via.

MY SPACE

Okay... *controlla l'ora* è ancora l'una e riesco ancora a scrivere delle frasi di senso compiuto.

Ciao a tutti ^-^ sono sempre iooo *ma daiii*

Mmmh che vi dovevo dire... AH SÌ.

1- Non pubblico ancora Non ne uscirete vivi perché non l'ho ancora scritto *non fucilatemi*

2- +900 VISUALIZZAZIONI *^* grazie a tutti♥☆♥

3- *cos'altro c'era....* ehm... non mi ricordo :')

Ciao raga e buonanotte :) io non ce la faccio più ♣

Un bacio Ti_amo_lo_stesso

Maledetta distanzaWhere stories live. Discover now