Capitolo 27

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Quel momento sembrò durare un'eternità. Rimasi imbambolata a fissare quel blu. Era uguale al mare. Ma non un mare calmo e limpido. Un mare in tempesta.

Non mi ero mai accorta che avesse una tempesta negli occhi.

Sentii delle voci sfocate. Forse me le stavo solo immaginando. Ma ero certa che mi ero persa in quel blu.

Anche lui sembrava non sentire le voci. Continuava a guardarmi facendo finta di niente.

Si avvicinò di più a me e mi afferrò le mani. Erano così calde. Così familiari.

Da quel contatto mi accorsi che motivo dalla voglia di baciarlo, di abbracciarlo, ma restai immobile.

Mi sorrise e io feci lo stesso. Sentii una porta aprirsi e un urlo. Un urlo di gioia. Ma sembrava tutto così lontano. In quel momento ero sola con lui.

Eravamo io, lui e i nostri cuori che battevano all'unisono.

- Mi sei mancata- mi sussurrò lentamente avvicinandosi al mio orecchio.

Aprii la bocca per rispondere, ma non riuscii a far uscire le parole.

Tentai più volte, ma invano. Non riuscivo a parlare.

Vidi la preoccupazione nei suoi occhi mentre si alzava per parlare con quello che sembrava un dottore.

Provai ad urlare, mettendoci tutta la forza che potevo, mentre mi rigiravo nel letto.

Ma niente. Non riuscii a far uscire niente dalla mia bocca.

Cominciai a piangere e a divincolarmi sul letto. Era una sensazione orrenda. Era come essere in una campana di vetro.

Ma sola.

Continuai i miei tentativi fin quando non sentii uno strano bruciore sul braccio destro. Mi voltai e vidi un'infermiera con una siringa in mano.

E prima di cadere in un sonno profondo pensai che era una cosa ingiusta.

Mi ero appena risvegliata e già mi facevano riaddormentare.

POV ANDREA

Quando appoggiò pesantemente la testa sul cuscino mi avvicinai al dottore.

- Come è...

- Possibile?- mi interruppe lui -non lo so ragazzo mio. Quello che so è che ha bisogno di riposare. Potrebbe essere che non riesce a parlare per i giorni che ha passato senza farlo.

- Ma lei... cioè... ritornerà a parlare... vero?- balbettai tremando.

Il dottore sospirò.

- Io voglio essere sincero con te. C'è una minima possibilità che riacquisti la voce completamente.

E dicendo così, uscì dalla stanza.

Dopo averle dato un altro sguardo sconsolato mi diresti verso la porta. Fuori trovai i due amici di Gaia che parlottavano tra loro.

-... ma non può essere! Non può aver perso la voce!- disse il ragazzo.

- Lo so! Ma così dicono! Io non so che dirti- rispose l'altra.

Si zittirono immediatamente quando mi videro. Io feci finta di niente e mi sedetti su una di quelle scomode sedie.

- Andrea!

Aprii gli occhi e mi voltai verso Gete, che aveva un falso sorriso stampato in faccia.

- Ha detto il dottore che molto probabilmente non potrà mai più...- e scoppiò a piangere.

La abbracciai più forte che potevo. Non potevo sopportare le sue lacrime.

- L'importante è che si è svegliata- dissi cercando di sembrare il più convincente possibile.

- Già...- rispose asciugandosi di fretta gli occhi rossi e gonfi per il pianto.

Rimanemmo in silenzio a fissare il vuoto per qualche ora, fin quando non cademmo tra le braccia di Orfeo.

MY SPACE

Salve bella gente

Come vi va la vita? A me benino (:)

Passiamo all'angolo PUBBLICITÀ:

- Sorry but this is me che è mia *-*

- Never give up di Crazy_mofos_24

- Discover me di M3li

- The story of a fangirl di Le_Braccia_Di_Orfeo

Bene, credo di aver finito. Me ne vado bella gente ;)

Un kiss a tutti♡

⚓Ti_amo_lo_stesso ⚓

P.S. siamo quasi a 5000 visualizzazioni O.o

P.P.S. siete una balbettante bambocciona banda di babbuini... per questo vi amo♥

Maledetta distanzaWhere stories live. Discover now