CAPITOLO 15

45 9 3
                                    


<Devo decisamente parlare con Matt, non è possibile che quel ragazzo sia così nervoso ultimamente> Daniel sta parlando tra sé e sé mentre percorre i corridoi che separano le loro camera dalle cucine. Evita tutte le scorciatoie apposta per metterci più tempo.
<Se li dovranno sudare questi Muffin!> anche se si rende conto che potrebbe essere scambiato per un pazzo se qualcuno lo vedesse in quel momento, continua a urlare e a maledire gli amici.
Non presta molta attenzione a dove sta andando e quindi non si accorge di essere arrivato al piano degli uffici dei professori. Un'imprecazione esce automatica dalla sua bocca, se qualcuno dovesse scoprirlo lì oltre che dire addio ai muffin tanto agognati, avrebbe dovuto scontare una punizione. Si volta lentamente, cerca di fare il meno rumore possibile e torna da dove è venuto. Appena gira l'angolo però un rumore cattura la sua attenzione. Raddrizza la schiena, tende le orecchie e si mette in ascolto.
<Avete visto la sua faccia?> questa sembra essere la voce di una ragazza. Non è del tutto nuova per lui, potrebbe essere quella di Alice, una delle compagne di Heaven, ma non la conosce così bene da esserne sicuro.
<Si era decisamente spaventata. Lei sa qualcosa che non ci ha voluto dire> ed ecco anche la voce della sua amica. Cosa ci fanno loro su quel piano?
<Ragazze non so, ho avuto come l'impressione che ci stesse nascondendo qualcosa di importante...> questa invece è Lizzy. La sua voce è inconfondibile, almeno lo è per il ragazzo. Rimane un po' stupito di non aver avuto alcuna incertezza nel riconoscerla, ma volutamente non ci dà peso. Rimane fermo appoggiato al muro con una spalla, è così concentrato su quello che stanno dicendo che non si è accorto che le voci si sono fatte sempre più vicine. Improvvisamente la sua vista si riempie di capelli biondi e qualcosa va a sbattergli contro.
<Aia!> la bionda non sembra molto contenta di vederlo. Dopo un primo momento di sorpresa in cui nessuno dei presenti pronuncia una sola parola è Heaven che interrompe il silenzio:
<Ei, che ci fai tu qui?> chiede piegando la testa di lato e guardandolo con un'espressione sospetta.
<Potrei farvi la stessa domanda> risponde lui massaggiandosi il punto colpito.
Anche se esile la ragazza di fronte a lui, che lo sta guardando con un'espressione tutto tranne che amichevole, ha la testa dura. Anche lei ha una mano sulla fronte e cerca di nascondere la botta. 
<Serena ha avuto una visione e l'abbiamo portata da Miss Opkins> tipico di Alice. Appena le viene rivolta una domanda non è in grado di trovare una scusa plausibile, semplicemente dice la prima cosa a cui pensa il suo cervello e visto che non c'è nessuno più trasparente di lei, in genere la prima cosa a cui pensa è la nuda verità. Le due amiche la guardano come se fosse impazzita, capisce di aver commesso un errore quindi spalanca gli occhi e si porta una mano alla bocca
<Non avrei dovuto dirlo, vero?> chiede con preoccupazione. I suoi occhi grandi e dal colore indefinito sono pieni di sensi di colpa. Fa tenerezza alle due ragazze, che come al solito non sono capaci di restare arrabbiate con lei.
<Non importa cara, lo avrebbe scoperto comunque prima o poi> stranamente è Lizzy a parlare.
<Una visione di che tipo?> cerca di incalzarle lui molto incuriosito dalla storia.
<Come mai non ti vedo sorpreso?> lo guarda sospettosa l'amica.
<Emm... io sapevo già che Serena ha questo tipo potere> prova a rispondere lui, ma nella sua voce c'è insicurezza. Cosa molto strana per uno come Daniel e che Lizzy non si lascia sfuggire.
<Lei dice che sono anni che non ne ha una, questo significa che non potevi saperlo. Almeno non potevi sapere di LEI in particolare> accusa subito la ragazza bionda ancora di fronte a lui. Sulla sua fronte c'è un bernoccolo rosso che fa sentire Daniel un po' in colpa. Si guardano per qualche secondo, i loro occhi si incrociano e si studiano a vicenda. Lei con aria di sfida ha il mento sollevato e non sbatte nemmeno le palpebre per non perderlo di vista. I capelli le incorniciano il viso quasi in modo perfetto, ha le labbra che premono una contro l'altra e il piede che batte per terra in attesa, come se avesse un tic nervoso.
Il ragazzo dalla pelle color nocciola invece ha la testa piegata verso il basso così da poterla guardare a sua volta. I suoi occhi scuri catturano gelosi ogni dettaglio del viso di lei. Si dimentica molto presto della domanda che gli ha fatto perché si perde in pensieri di tutt'altro genere. Quella di fronte a lui non è la ragazza più bella della scuola, non è male, ma oggettivamente ce ne sono di molto più attraenti. Lei ha il naso dritto e spigoloso, il mento sfuggente, nessun segno particolare a parte il biondo dei capelli e nemmeno fisicamente lascia senza fiato. Nonostante queste evidenze, il suo battito cardiaco ha deciso di accelerare all'improvviso e quella vicinanza gli sta facendo sudare le mani.
I suoi occhi proseguono bramosi ancora più in basso finché non incontrano il suo pigiama. Quello decisamente lo fa smettere di sudare. Indossa una di quelle tute intere, quelle che hanno anche i piedi incorporati, blu scura e completamente ricoperta di tante stelline luminose. Non riesce proprio a trattenersi dal commentare:
<Bel pigiama biondina, ma se speri che basti questo obbrobrio a fermarmi ti sbagli di grosso> e sfodera uno dei suoi famosi sorrisi sornioni.
Lei arrossisce violentemente, si guarda rapidamente e poi torna a fissarlo, ma invece che sbottare di rabbia come lui aveva previsto, gli sorride maliziosa
<Lo so che non vedi l'ora di infilartici dentro> dice avvicinandosi di un passo. Adesso è lui quello che arrossisce, non si sarebbe mai aspettato una reazione del genere. È pietrificato, non sa cosa risponderle. Lei si alza in punta di piedi, appoggia le mani sulle sue spalle muscolose e gli rivolge uno sguardo languido. Avvicina lentamente la bocca al suo orecchio provocandogli un brivido lungo tutta la schiena.
<NEI TUOI SOGNI CIOCCOLATINO> gli urla in un orecchio prima di tornare a fianco delle sue amiche che stanno ridendo come matte. L'urlo lo riscuote dal torpore, ma prima che possa pensare a una qualsiasi risposta, fortunatamente si sente il rumore di una porta che cigola e tutti e quattro decidono di scappare prima di essere scoperti da uno dei professori.



~ I ragazzi della mezzaluna ~Where stories live. Discover now