Il Popolo dei Piedi Piatti

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Tutti erano in silenzio. Hiccup osservava la mappa da almeno dieci minuti e non voleva far partecipare nessuno a quello che pensava. Astrid zitta gli era vicina osservando anche lei la mappa cercando di capire cosa mai potesse aver preoccupato tanto il fidanzato.
« Non trovate che sia strano che dopo sei mesi dalla morte di Stoick, proprio ora si fanno vivi? » Stizzabifolco attirò l'attenzione di tutti, tranne di quella di Hiccup ancora perso in quel limbo dei suoi pensieri.
« Che vuoi dire papà? » Moccicoso si girò verso il padre confuso.
« Che arriva questa qui e bam, sei mesi dopo si fanno vivi! Non mi sorprenderebbe scoprire che si tratta di una spia. » Victoria a quella accusa lo guardò sconvolta. Fece per aprire bocca quando vide Hiccup guardare la scena.
« Non essere ridicolo, lo avremmo notato se lo fosse » Disse il capo di Berk mentre si allontanava per sedersi sul trono di Berk.
« Ti devo ricordare Johann? Io invece sostengo che dovremmo controllarla, per essere sicuri dico » Continuò l'uomo mentre Hiccup lo guardava contrariato.
« Fuori questione » Rispose semplicemente.
« Beh Hic... non avrebbe tutti i torti...» Iniziò Victoria abbassando il capo, il giovane si sentì morire dentro a quelle parole.
« Che vuoi dire? »
« Che è normale pensare che una persona da poco arrivata sia pericolosa, è giusto, lo avrei pensato anch'io al vostro posto... Per me non è un problema che mi mettiate in prigione, basta che vi prendiate cura di Fulmine...»
« Buon Odino, ma sei seria Victoria? » Fu Valka a parlare scuotendo il capo con un tenue sorriso sulle labbra.
« Qui nessuno va in prigione, Stizzabifolco ti chiedo di scusarti, Victoria più volte si è dimostrata una di noi e tu lo sai molto bene visto che ha aiutato anche te, e più volte. » Parlò dopo Hiccup incrociando le braccia al petto, Victoria osservandolo non riusciva a non paragonarlo ad un Re.
« Pft. Scusami Victoria. » La giovane sorrise appena annuendo, la cosa sarebbe morta lì se non fosse per una mano che apparve dal nulla tirando l'orecchio all'uomo.
Una donna massiccia come una classica vichinga apparve, aveva i capelli neri come la pece persino più neri di quelli di Moccicoso e del padre e degli accessi occhi celesti. Non aveva dubbi, quella era la madre di Moccicoso, donna che mai aveva visto prima e che evitava del tutto la vita pubblica.
« Dovresti imparare a stare zitto, tu e tuo figlio non fate altro che mettere in ridicolo la nostra famiglia. » Persino la voce era dura, acida.
Victoria osservò la scena, vide Moccicoso abbassare il capo, e le fu istintivo. Rivide sé stessa con sua madre.
« Lei ha un drago? » Victoria parlò attirando l'attenzione di tutti.
« Dici a me? » Chiese la donna confusa.
« Si, ha un drago per caso? » Continuò la giovane.
« No ovvio di no, perché? »
« Beh suo figlio è stato uno dei primi a Berk a cavalcarne uno se non sbaglio, un Incubo Orrendo aggiungerei, un drago che solo i veri vichinghi si vantavano di poter combattere, mentre suo marito ha un bellissimo Uncinato Mortale... lei dice che mettono in ridicolo la vostra famiglia, ma lei che fa? Sta chiusa in casa? Come possono metterla in ridicolo se sono due valorosi guerrieri? » Victoria non vide la mano della donna che si avvicinava al suo viso, fu fin troppo veloce. La vide a pochi passi dal suo naso, confusa girò il viso e vide che era stata Valka a bloccarla.
« Non osare toccare mia figlia, lo sai che ha ragione Hildra. » La donna in questione la guardò confusa e sbuffo andando via. Hiccup che guardava la scena sorrise di lato prima di richiamare l'attenzione. « Bene, mamma, sorella, se avete finito possiamo continuare? » Disse.
Victoria con le guance rosse annui e venne abbracciata da una Astrid fiera di lei.
« C'è solo un'isola che io conosca che mio padre non ha mai avuto rapporti... » Continuò il ragazzo.
« Non vorrai mica dire... » Fu TestadiTufo a parlare attirando l'attenzione di Victoria.
« Chi? » Chiese confusa e curiosa.
« L'isola dei piedi piatti. » Le rispose il biondo con voce tenebrosa e seria. Victoria rise ma quando si rese conto che era l'unica divenne seria.
« Sul serio si chiamano cosi? » Si guardò intorno aspettandosi qualcuno che le rispondesse in negativo, ma la faccia di Hiccup era fin troppo seria.
« Si, nessuno ha mai avuto rapporti con loro, ci sono leggende riguardanti quell'isola. » Sospirò il castano mentre si massaggiava la fronte.
« Del tipo? » Chiese Victoria.
« Che sono micidiali, dove toccano tutto si distrugge o muore... che fanno patti con Hel stessa...» Riprese TestadiTufo.
« Tutte idiozie, come quella che dicevano che mio padre quando era in fasce riuscì a staccare di netto la testa a un drago » Victoria quasi si sentii rincuorata dalle parole di Hiccup ma vide Valka ridacchiare.
« Oh beh... in realtà...»
« Niente dettagli, mamma ti prego » Hiccup pregò la donna alzandosi dal trono. « Piano d'attacco, andrò a indagare, al mio ritorno vediamo cosa fare. » Continuò poi.
« Non ci pensare neanche, veniamo con te » Lo riprese Astrid già pronta a discutere.
« Hic, Astrid ha ragione. Da solo non puoi andare portati almeno qualcun altro... giusto per andare sicuri » Astrid sorrise a Victoria felice che almeno lei fosse dalla sua parte.
« E sia allora, Victoria con me. » Rispose Hiccup mentre rinchiudeva la sua mappa sotto lo sguardo stupito di tutti quanti.
« Cosa? » Hiccup quasi sorrise sentendo tutti i presenti parlare in coro.
« No aspetta tu vuoi portarti solo Victoria e lasciare me qui?! » Gli chiese Astrid mettendosi davanti a lui.
« Esatto, come futura moglie del capo di Berk, devi rimanere qui al posto mio, Gambe ti aiuterà senza problemi, e poi meglio te che mio cugino. » Le sorrise prima di lasciarla con un veloce bacio stampo.
« No no aspetta Hiccup non puoi portarmi con te, non ho nessuna esperienza! Sarei solo d'impaccio! » Victoria si ritrovò a seguirlo lungo le strade di Berk.
« Infatti necessito qualcuno che non dia di testa o che faccia idiozie come i gemelli, Astrid sarebbe capace di decapitare qualche testa, Moccicoso di offendere qualcuno... l'unico che potrei portare oltre a te sarebbe Gambe, ma preferisco lasciarlo qui con Astrid... Almeno sono sicuro che non distruggeranno nulla al mio ritorno» Disse pensieroso il castano poco prima di entrare in casa.
« Hic sono seria, io non so che fare non posso andare... porta Eret... Se no manda qualcun altro! Non lo so chiunque altro... Aspetta tu...» La giovane si fermò osservando il ragazzo davanti a se chino su una sacca. « Tu vuoi andare a indagare no perché siamo in pericolo ma per pura curiosità! » Victoria gli puntò il dito contro. E il giovane si fermò e sorrise birichino.
« Punto per te. »
« Punto per me? Punto per me?! Ma sei serio?! » Hiccup indietreggiò alzando le mani in segno di resa.
« Vic... Tu ormai puoi vantarti di conoscermi. Sai che se c'è qualcosa di sconosciuto voglio beh conoscerlo... e se c'è il rischio di una guerra voglio fermarla. La gente combatte la paura con l'odio. Se questi vogliono veramente fare qualcosa di losco forse lo fanno perché non ci conoscono! »
« O forse, lo fanno proprio perché ti conoscono, Hic la guerra è nel DNA... voglio dire nel sangue degli uomini, vichinghi principalmente. Sia tu che io sappiamo che per quanto la si possa evitare arriva sempre. » Victoria odiava fare la seria, odiava farsi odiare, e sapeva che quello che stava per dire lo avrebbe ferito. « Cercando di evitare una guerra hai perso tuo padre, ricordi? »
Hiccup rimase in silenzio, Victoria lo vide nei suoi occhi il dolore nel ricordare la morte del genitore, lei rimase in silenzio sperando di averlo colpito nel punto giusto, di essere riuscita a convincerlo.
« Hai ragione, ma ero un ragazzino. Ero orgoglioso e testardo, pensavo solo a me e a Sdentato, ora ho un villaggio, ho una meravigliosa futura moglie, e te. Perciò diamoci da fare per evitare possibilmente una guerra, se no... beh prepariamoci per affrontarne una. »
Victoria non disse niente, sorrise appena di lato, si dimenticava che lui era più testardo di lei, se aveva qualcosa per la testa, solo un miracolo divino lo avrebbe convito a fare l'opposto.
« Fulmine, preparati stiamo per partire per la nostra prima missione. »

Le Eroiche Disavventure di Victoria Haddock. {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora