COME IL CIELO DOPO LA TEMPESTA *COMPLETA*

Rome in love

ASIA

<< Buongiorno. >>

La voce calda e seducente di Alessandro mi strappa dal tepore del sonno, le sue braccia mi accolgono scaldandomi e facendomi sentire protetta, i suoi baci mi tempestano la testa. Non apro ancora gli occhi, voglio viziarmi di queste coccole ancora per un po', desidero imprimere ogni singola sensazione.

Mi volto lentamente stiracchiandomi e trovandomi il suo volto ad un centimetro dal mio; le sue labbra si posano sulle mie dolcemente, senza sostarvici troppo, ma quel tanto che basta per elettrizzarmi.

<< Buongiorno>> rispondo di rimando guardandolo finalmente.

Il suo sorriso radioso e bellissimo è in assoluto una delle cose più belle che io abbia mai visto e della quale, fin da subito, mi sono innamorata. Alessandro non sarà di certo l'uomo dal fisico perfetto, anzi ha spesso la barba incolta, i capelli lasciati al caso, un filo di pancetta, ma sono quelle cose che mi fanno impazzire, aggiungiamoci poi il fatto che è intelligente, amorevole, sensuale e a volte sa essere un gran bastardo, ma io in tutto questo, lo amo.

Restiamo sotto le coperte stretti l'uno all'altra a lungo, anche se siamo consapevoli che tra poco dovremo entrambi uscire per andare al lavoro.

<< Mama, Baba daiiii>> strilla Nathan entrando in camera e salendo sul lettone per farci alzare.

Alessandro si nasconde con la testa sotto il cuscino e nostro figlio gli si butta addosso urlando appositamente per farlo uscire, poi Ale si gira di scatto e lo prende iniziando a fargli il solletico. Il piccoletto inizia a ridere sonoramente facendo sorridere anche me da quanto contagioso è.

Sono passati sei mesi, Nathan ha compiuto tre anni e Alessandro è divorziato. La mia vita è cambiata completamente e non potrei chiedere di meglio, ho tutto quello che ho sempre desiderato e forse anche di più. Ho finalmente aperto il mio personale studio fotografico in quella cascina che avevo visto alcuni anni fa. Alessandro si è occupato di tutti i lavori e l'ha reso proprio come desideravo e lo stesso ha fatto con la nostra casa che è semplicemente perfetta. Nathan ha iniziato la scuola dell'infanzia e ogni mattina viene a svegliare mamma e papà perché non vede l'ora di raggiungere i suoi amichetti per giocare insieme a loro.

Sono felice.

Controllo l'orologio appeso al muro ed è proprio giunto il tempo di prepararsi per uscire. Alessandro con il piccolo scendono in cucina per la colazione, mentre io mi alzo per raggiungere l'armadio e scegliere qualcosa di adatto da indossare, quando un violento capogiro mi costringe a fermarmi e cercare appiglio a qualcosa, purtroppo però devo correre spedita al bagno per colpa di una brutta nausea. E' così ormai da una settimana e penso di sapere quale sia il motivo; oggi per l'appunto vado a fare una visita per dare conferma alle mie ipotesi, ma ad Alessandro non ho ancora detto nulla perché sto preparando qualcosa di speciale per lui.

<< Ehi va tutto bene?>> si preoccupa vedendomi fissa davanti allo specchio.

Mi volta di sorpresa e i nostri occhi si cercano incatenandosi. Annuisco aggiungendoci un sorriso.

Continuo a prepararmi indossando un maglioncino leggero color panna sopra a un paio di pantaloni neri comodi. Scendo a prendere un caffè e mangiare dei biscotti. Quando anche i miei due uomini sono pronti, usciamo tutti assieme. Alessandro accompagnerà Nathan a scuola mentre io prima passerò allo studio per sbrigare alcune pratiche e poi andrò all'ospedale per l'ecografia. Sono emozionatissima perché se fosse davvero come spero, so che questa volta sarà diverso, lui ci sarà e si godrà ogni singolo passo di questa cosa.

<< Ci sentiamo dopo>> mi dice accarezzandomi una guancia prima di allontanarsi verso la sua vettura con nostro figlio a mano. Salgo a mia volta nella mia 500 e aspetto che Alessandro faccia marcia indietro, dopo di che svolta a destra e io a sinistra. Do un'ultima fugace occhiata dallo specchietto retrovisore fino a quando la sua Giulia non scompare totalmente dalla mia vista.