Ciao Giancà, come va??? Qui è sempre la solita vita, nessuna novità, tranne quella che mi manchi,porco cane.
Hai sempre saputo quanto fosse pesante questa settimana per me, e facevi di tutto per non farmi pensare a nulla, ma adesso è diverso, non ci sei tu. Ma non sono sola eh, ho "vicino" due persone che non mi lasciano un attimo e che comunque riescono a distrarmi.
E tu? Come te la passi? Non sei più venuto durante i sogni ed ho una fottuta paura di scordare il suono della tua voce, il modo di incazzarti anche per stupidissime minchiate, il tuo modo di difendermi quando venivo attaccata su più fronti.
Ieri Andrea mi ha chiesto di te, voleva gli raccontassi qualcosa, ma cosa? Cosa potevo dire? Cosa potevo raccontargli che già non sapesse?
Ho semplicemente raccontato ciò che rappresenti per me e ciò che ero io per te!
E da lì ricordai quel 6 maggio del 2014. Ti ricordi?
Il mio messaggio abbastanza duro e la mia chiamata subito dopo? Aspettavo i tuoi auguri, ogni anno eri il primo a chiamarmi o a mandarmi un messaggio, ma quella volta no!
Quella volta sono stata con il telefono in mano fino alle 18 e dopo sono partita, al mio solito, di quarta.
Te ne ho dette di tutti i colori, ma tu mi hai lasciata parlare fino a quando non ho chiuso la telefonata senza farti rispondere. Ma la tua non era stata una dimenticanza, stavi aspettando soltanto per farmi una sorpresa, una canzone che uscì proprio quel giorno.
" Stupidina mia, non mi sarei mai potuto dimenticare del tuo compleanno, come potevo? Tu che sei stato il regalo più bello che potessi ricevere, tu così piccolina quasi indifesa, quasi però, perché già rompevi le palle. Ma è stato il "mio giorno più bello del mondo", non l'unico perché mi hai dato tantissime emozioni e soddisfazioni. Sono stato sempre dalla tua parte, anche quando mi hai chiamato piangendo, quando aspettavi Andrea, ricordi?
Tuo padre stava per avere un infarto, tua madre decise di non parlarti per un periodo. Ma non avevi bisogno di un consiglio, ne di essere consolata , volevi soltanto qualcuno che ti ascoltasse. Quello è stato "un altro giorno". Poi ci fu quello del matrimonio, la nascita della piccola peste, tale e quale a te, il suo battesimo. Avevi scelto me, perché potessi continuare, con lui, il cammino fatto con te, ed io ne ero orgoglioso, poi ci fu Stefano ed io ero sempre più contento. Quindi, rompipalle che sei, ti faccio i miei più sinceri auguri mammina.
Ascolta la canzone,falla tua perchè è il mio regalo per te, perchè rispecchia esattamente quello che provo per te. Auguri!"
Vedi, ricordo esattamente tutto, ricordo quanto ho pianto e quanto stupida mi sono sentita in quel momento. Adesso pagherei per risentirmi come quel giorno, vorrei risentirmi stupida perchè ciò significherebbe che ancora sei con me, ma sappiamo benissimo che non è così.
Sai, provano ancora a piegarmi, a farmi abbassare la testa, ma non ci riusciranno, non mi sono piegata quel maledetto giorno di Aprile,pensa se lo faccessi per minchiate.
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