Tornammo a casa con più bustine di quando andavo a fare shopping.. Avevamo comprato cianfrusaglie di ogni tipo da regalare in giro, con una spessa notevolmente bassa.
Eravamo da me, Armand stava visionando i suoi ultimi lavori al computer e io ero accoccolata vicino a lui sul divano a guardare "gossip girl" con la vaschetta di gelato tra le gambe.
<<E menomale che eri a dieta..>>, scherzò Armand. Gli tirai il cuscino che avevo sotto il braccio e gli feci la linguaccia. Quando il programma fu finito gli tolsi il computer dalle gambe e mi misi a cavaccioni su di lui sbottondandogli la camicia. <<Ellen... Non tentarmi..>>, disse alzando gli occhi al cielo e sorridendo.
Presi a baciargli il collo alternandomi con piccoli morsi, per poi scendere pian piano giù <<Giochiamo?>>, gli dissi alzando gli occhi verso di lui.
Mi guardò divertito e mi voltò a pancia in su sul divano. <<Vuoi giocare? E va bene giochiamo. Ma a modo mio>>
<<Sei un pazzo>>, susurrai mentre ci baciavamo appassionatamente.
<<Di te>>. Mi morse il labbro inferiore lascianomi uscire un piccolo gemito.
Le sue mani si erano appropiate delle mie gambe, non perdeva l'occasione di accarezzarle. Si fermò di colpo guardandomi meschinamente <<Ti fidi di me?>>
<<Non in queste circostanze..>>, risposi divertita.
Fece schioccare la lingua <<Fai bene a non fidarti..>>, poi mi prese in braccio e mi portò in camera, facendomi sdraiare sul letto. Prese una benda. <<Devo bendarti piccola>>
<<Cosa vuoi fare>>, chiesi curiosa.
<<Ora vedrai>>, mi sussurrò all'orecchio mentre legava la fascia rossa di seta intorno agli occhi. Mi fu sopra in un secondo e mi mise le braccia in alto sulla testa iniziando a baciarmi lungo Tutto ma davvero Tutto il corpo.
<<Armand...>>, lo chiamai.
Mi prese le mani mentre mi faceva sua, io, sempre con gli occhi bendati, lo assecondavo. <<Sei totalmente pazzo>>, dissi ridendo.
<<Lo so...>>, rispose sussurrando con la sua voce tremendamente dura.
lo adoravo.
Troppo.
<<E io sono l'unica pazza che ti asseconda..>>
<<Per questo ti amo..>>
Ripensai alla notte precedente, avevamo dormito pochissimo. Ed era stata una notte diversa dal solito.. Molto diversa :) Da oggi iniziavano le vacanze natalizie che mi sarebbero durate fino al 3 gennaio. quasi un mese. Driiiiin
Il cellulare mi squillava. <<Pronto?>>
<<Tesoro sono la mamma, posso chiederti una cosa?>>, mamma sembrava molto felice.
<<La viggilia andiamo a mangiare da mia sorella.. E ha chiesto anche di te.. Tuo padre non viene, vuoi portare anche Armand?>>
Sorrisi, davvero?
<<Ci farebbe piacere.. sì.. Papà?>>, chiesi un po' preoccupata.
Sospirò. <<Amore io e tuo padre ci separiamo.. É diventato impossibile..>>
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Il cuore non si doma.
RomanceEllen Gibbs, figlia di una nota famiglia imprenditrice a New York. Lui, Armand Gilbert, figlio dei principali rivali dei Gibbs. Un odio che ha radici fondate, quando la rivalità prende due famiglie.. Fino a quando Ellen e Armand si incontrano, si pu...