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La vista non gli funzionava, aveva gli occhi troppo serrati per poter vedere qualcosa; grazie all'olfatto invece poteva sentire l'odore di oli profumati; attraverso l'udito sentiva il movimento dell'acqua che li avvolgeva; con il tatto percepiva delle cosce su cui era poggiato e una presa dietro la nuca che lo spingeva in avanti; il gusto che sentiva, era il gusto di un paio di labbra.

Dopo un secondo di shock in cui il cervello di Jimin aveva fatto un resoconto totale dei suoi sensi, ritornò in sè.

Il re lo stava baciando.

Ma prima di tutto, il re lo stava toccando.

Così tante domande gli affollarono la mente che quasi non si accorse di come Yoongi lo avesse avvicinato a sè, finché non sentí le propria ginocchia a contatto con il marmo sott'acqua su cui era seduto il sovrano.

Quello era il suo primo bacio! Nessuno aveva mai osato baciarlo, persino il suo vecchio padrone aveva usato il suo corpo per fare le peggiori barbarie, ma mai lo aveva baciato.

Così provò ad assecondare quello che stava facendo Yoongi, e portò incerto una mano sulla sua spalla per tenersi meglio, mentre muoveva di poco le labbra su quelle dell'altro.

Yoongi percepì subito che l'altro non avesse mai baciato prima, ma ne fu piacevolmente sorpreso.

Nonostante fosse il suo primo bacio, Jimin si stava sforzando di seguire le labbra del sovrano, e Yoongi ne fu felice.

Ormai era completamente trasportato dal bacio, talmente tanto da portare le mani a sfiorare i suoi fianchi, facendole scivolare sulla sua schiena e stringerlo possessivamente a sé.

Amava le sensazioni del corpo di Jimin finalmente a contatto con le sue mani, amava quel bacio, amava ogni singolo movimento delle loro labbra, così dolce e ricco di purezza.

Il suo cuore batteva come non aveva mai fatto e lo stomaco sembrava rigirarsi migliaia di volte.

Non approfondí il bacio, bensì passò a baciargli una guancia, il mento, non lasciando mai che le sue labbra si staccassero dalla pelle di Jimin.

I loro petti erano uniti, le braccia di Yoongi avvolgevano completamente la sua schiena accarezzandogli di tanto in tanto i lati e i fianchi.

Passò all'invaco del suo collo, strofinò il naso sulla pelle morbida e inspirò il suo profumo dolce, si lasciò andare ad un verso di piacere prima di baciargli una clavicola e poi una spalla scoperta.

Jimin era quasi in estasi, gli sembrava di aver bevuto una quantità eccessiva di nettare degli dei.

Le braccia di Yoongi lo stringevano con così tanta dolcezza, le sue labbra lo baciavano con così tanta attenzione che gli parve un sogno.

La percezione di quel tocco così delicato sulla sua pelle lo fece finire con la mente sull'Olimpo.

Yoongi continuava a sfiorare il suo collo, le sue clavicole, a finire fino al suo petto, per poi risalire, lasciando una scia di dolci baci, senza tralasciare un filo di lussuria o erotismo.

Jimin si lasciò andare ad un ansito, reclinando leggermente la testa per lasciare più spazio alla bocca morbida del sovrano, ed infilò le dita tra i suoi capelli, ricordandosi troppo tardi di essere un semplice servo.

Un servo che però era sulle gambe del monarca.

Un servo che stava baciando il monarca.

"M-mio signore..." cercò di mormorare, ancora ad occhi chiusi e con il capo reclinato, un verso di assenso da parte di Yoongi lo invogliò a continuare "mio signore... sono solo un servo"

нεαят σғ gσℓ∂ [м.үg+ρ.נм]Where stories live. Discover now