9. Mi sei entrato in testa

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<< E questa è la storia di Yellow pecora >>.
Marta e Pablo mi fissano con un'aria sconvolta e subito dopo applaudono.
<< Grazie, grazie >> rispondo seria.
Dopo aver letto il messaggio dell'anonimo, ho deciso di non darci peso e di distrarmi chiacchierando con il mio maggiordomo e la mia cameriera.
D'improvviso qualcuno suona il campanello.
Corrugo la fronte perché non aspetto nessuno.
<< Pablo vai tu ad aprire >> gli dico, al che lui si alza dalla sedia e fa come gli ho chiesto.
<< Salve, sono un amico di Ambra, per caso c'è? >> riconosco la voce di Marcus e alzo gli occhi al cielo, per poi dirigermi anch'io verso la porta.
<< Ciao amico >> dico marcando l'ultima parola.
Da quando io e lui siamo amici?
<< Ei, sono passato a salutarti >>
Ok...
<< Posso entrare? >> sbuffo ma decido di fingermi una persona educata e quindi acconsento.
<< Ho una proposta da farti >> mi dice una volta entrato nell'appartamento.
<< Ah si? >>
<< Si. Ho bisogno che tu finga di stare con me >>.
Silenzio.
Scoppio a ridere.
<< Non sto scherzando! Tutte ci provano con me e penso che se avessi una fidanzata, si terrebbero alla larga >> mi dice serio.
<< Sei gay per caso? >>
<< Assolutamente no! >> risponde con aria scocciata.
<< Allora non dovrebbe crearti alcun tipo di fastidio avere delle ragazze intorno, inoltre ci provano con te da sempre, quindi perché dovrebbe servirti una finta fidanzata proprio ora? E perché io? >> domando incrociando le braccia al petto.
<< Beh, perché una qualsiasi altra ragazza potrebbe illudersi se le chiedessi una cosa del genere, anche se solo per finta, inoltre ho bisogno che le ragazze si stacchino, perché dopo un po' diventa straziante essere sempre cercati.
E poi scusami, come fai a sapere che le ragazze ci provano con me da sempre? >> un sorrisino sembra spuntargli improvvisamente.
<< Ecco... io... cosa ci guadagnerai? >>
<< Quello che vuoi >> risponde serio.
<< Perfetto allora, se proprio dovrò " stare " con te, desidero un passaggio andata e ritorno da scuola ogni giorno visto che hai la macchina e che mi paghi la merenda al bar >>.
<< Ok, ci sto >> risponde facendomi l'occhiolino
Wow.
Ha accettato veramente.
O meglio, io ho accettato veramente.
<< Quando si inizia? >>
<< Proprio ora >> risponde mentre mi si avvicina.
I miei occhi puntati nei suoi.
Sfiora la mia mascella con due dita, poi riprende a parlare:
<< Adesso vado, a domani amore >>.
E solo adesso capisco di aver fatto una cavolata.

...

Il suono della sveglia riecheggia nella stanza svegliandomi.
Apro gli occhi mentre cerco di ricordare ciò che ho sognato questa notte.
Nessun incubo.
Nessuna parete sporca di sangue.
Nessuna bambina.
Solo lui.
Marcus.
Non riesco a credere di non aver fatto di nuovo quell'incubo.
Mi tormenta ogni notte da quando avevo cinque anni.
Prima di allora non ricordo nulla della mia vita.
Mi alzo dal materasso e vado a farmi una doccia.

...

Varco l'entrata dell'imponente struttura scolastica e mi dirigo verso le scale.
Stamattina Marcus non poteva accompagnarmi e ho chiuso un occhio, ma da oggi pomeriggio non avrà scampo.
Poi succede tutto velocemente.
Una volta arrivata nel corridoio, qualcuno mi afferra per il polso e mi mette con le spalle al muro.
La campanella suona.
Marcus Liti penetra i suoi occhi di ghiaccio nei miei.
Poi avvicina la sua bocca al mio orecchio e mi sussurra :
<< Buon giorno piccola >> e mentre dei brividi mi percorrono il corpo, mi lascia un breve bacio sul collo e si allontana da me quanto basta per lasciarmi respirare.
A quanto pare stavo trattenendo il respiro.
Mi afferra una mano e lascia intrecciare le nostre dita mentre andiamo verso la mia classe.
Sono troppo scioccata per protestare.
Ambra, riprenditi.
Non puoi reagire così.
Tanto lavoro a evitare accuratamente ogni ragazzo, per poi farti incantare da uno così?
Nessuno sa prenderti, nemmeno lui.
<< A dopo >> la voce di Marcus mi distoglie da ogni pensiero.
<< A dopo >> la voce mi esce più fredda di quanto vorrei.
Lui mi squadra, facendo bruciare il suo sguardo su di me.
Intanto un gruppo di ragazze ci sta fissando.
Scorgo Ludovica e Amanda tra queste.
Mi fissano con le labbra leggermente socchiuse e gli occhi sgranati.
Stiamo dando scena.
Infondo era questo il piano, no?
Inaspettatamente Marcus avvicina le sue labbra alla mia guancia sinistra, lasciandoci un umido bacio sopra.
Poi si allontana da me, dirigendosi verso la sua classe.
Gli occhi solo su di lui.
E ora capisco.
Marcus Liti, mi sei entrato in testa.
E non vabene.
Non va per niente bene.

Lo Sbaglio Più GiustoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora