Capitolo 49

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Prendo un paio di forbici e apro il pacchetto, al interno c'è un braccialetto molto semplice con incisa la lettera del mio nome, Rechel si alza la manica facendo vedere lo stesso bracciale con la sua lettera, Giselle troppo impaziente di provare il suo vestito sale in camera portando con se mio padre, "ho pensato che magari potrebbe essere un simbolo di riappacificazione, che ne dici?" durante le poche volte che siamo rimasti al telefono abbiamo parlato molto poco visto che interveniva sempre Alex, "certo che mi va bene, mi dispiace per..." mi alzo dal divano insieme a lei "lascia stare" mi abbraccia e io ricambio subito, "vedo che avete fatto pace!" interviene Giselle, questa donna ha un tempismo davvero pessimo.

RECHEL'POV

Continuiamo la serata a chiacchierare e dopo decido di andare in camera mia, Cole ha già portato tutte le valigie lì e quindi dopo aver salutato mi cambio e mi corico, non riesco neanche a descrivere tutte le emozioni quando l'ho visto e quando l'ho abbracciato, felicità?  tristezza?imbarazzo? non lo so, so solo che ne ho provato tante, e forse troppe emozioni tutte insieme, chiudo gli occhi e prendo subito sonno. Siamo già a inizio settembre e piano piano ho detto arrivederci a tutto ciò che rappresenta l'estate, tra due giorni ci sarà l'inizio della scuola, e ho molta paura di non riuscire a diplomarmi, sono molto felice di aver fatto pace con Jon, perché nonostante i miei sentimenti siano ben nascosti, ho comunque il bisogno di poterlo avere vicino, ho notato che anche a lui ha fatto piacere, ed è stato molto dolce, vado al solito bar dove io e i miei amici ci incontriamo sempre,leggo l'insegna luminosa del Krendy ed entro, in uno dei tavolini rossi ci sono, Liam, Rebby e Jon, noto che tra i primi due ci sono degli sguardi che di solito non notavo, quindi deve essere successo qualcosa che non so, ci prendiamo un cappuccino e chiacchieriamo, raccontando di Las Vegas, "il primo giorno Rechel ha incontrato Kevin e lui ci ha presentato molte altre persone" alla frase di Rebeccah, noto che Jon si è irrigidito e non ne capisco il motivo, vedo da lontano Simon e lo raggiungo, sapendo quello che ha intenzione di fare gli prendo la mano in modo da trasmettergli un po' di sicurezza, anche a quel gesto la mascella di Jon si stringe di più, "ragazzi Simon deve dirvi una cosa" tutta la loro attenzione è rivolta a lui specialmente quella di Jon, "beh io.. io.." prende un respirare e io gli stringo la mano "ho deciso di fare coming out.. si un modo come un altro per dirvi che sono gay" i due ragazzi sembrano abbastanza scossi, mentre Rebby lo sapeva già, ci sono alcuni attimi di silenzio ma alla fine, prende a parlare Jon, "Simon...non importa quale sia il tuo orientamento sessuale, rimani sempre lo stesso" sciolta tutta la tensione creata nel aria ci sediamo e tutti insieme parliamo tranquillamente, "però sono curioso di sapere una cosa" io e Simon annuiamo, "perché vi siete baciati?" Io rido visto che ne io ne lui abbiamo ancora avuto l'occasione di chiarire quel famoso bacio, "beh io volevo aiutarlo a non far cadere la sua copertura, e qual è il modo migliore se non farsi vedere dal ragazzo popolare della scuola? All'inizio dovevano aprire gli altri tuoi due amici ma alla fine..." si fa sera e ognuno torna a casa propria, quando arrivo in camera mia, prendo il telefono e chimo subito Rebby. "Pronto?" Mi chiede "sono io, oggi ho notato una cosa tra te e Liam... Rebby mi devi dire qualcosa?" La mia amica se la ride e notando che io non sto ridendo inizia "emm... nulla di che.. penso che mi possa interessare, prima di partire gli avevo detto che avrei fatto la brava" siccome la sua risposta non mi convince molto cerco di essere ancora più diretta "stai tralasciando qualcosa" la sento ridere di nuovo "hai presente quando mi ha accompagnato a casa?" Annuisco consapevole che lei non mi può vedere "ci siano baciati" faccio un piccolo urletto felice "lo sapevo! Ci avrei messo la mano sul fuoco! Si vede da un miglio di distanza che vi piacete!" la sento sbuffare consapevole di quello che le sta succedendo e va al attacco "vogliamo parlare di te e Jon?!" Divento seria tutta in una volta "preferirei di no... ma cosa vuoi sapere?" Sento che ha spostato una sedia quindi presumo che si sia  seduta "prima domanda: come sta andando? Seconda domanda: pensi che lui possa provare qualcosa nei tuoi confronti?" Mi corico nel letto a pancia in su e guardo il soffitto, "sta andando bene e no... penso di non piacergli affatto, è solo molto dolce e protettivo, come un fratello" sento Rebeccah ridere e non capisco il motivo visto che stiamo parlando di una cosa seria "se lo dici tu..." passiamo ancora molto tempo a parlare dei nostri pareri su altre persone, si, in pratica spettegoliamo tutto il tempo, arriva ora di cena e sono costretta a chiudere la telefonata "ci sentiamo presto". Esco dalla camera e vado in cucina per cenare insieme agli altri, manca poco a natale e la casa si sta già riempiendo di luci e decorazioni, la cosa non può che rallegrarmi, mi è sempre piaciuto il natale, è come se tutta l'atmosfera intorno a me si arricchisse di qualcosa di magico, ho ripreso a festeggiare il natale da circa due anni, per me il natale significa famiglia e mio padre non c'è più, quindi la famiglia non c'era più, c'eravamo solo io e mia mamma, il nostro rapporto dalla morte di mio padre è diventato più come un amicizia, lei sostiene me e io sostengo lei, sempre. Da quando abbiamo incontrato Cole, in un modo o nel altro la famiglia si è più o meno ricostruita, non nego che la mancanza del mio vero padre biologico, la sua assenza crea in me un vuoto profondo e penso che questo non cambierà mai, so che Cole cerca in tutti i modi di riempire questo vuoto, non lo fa con invadenza, lo fa guadagnandosi ogni giorno, sempre di più la mia fiducia e il mio amore, finisco di cenare e dopo aver sparecchiato la tavola salgo di nuovo in camera mia, sento il telefono vibrare nella tasca del mio pigiama, lo afferro e noto la notifica di un gioco mentre, sotto questa notifica c'è anche un messaggio di Rebby, me lo ha mandato una ventina di minuti fa, ma stavo mangiando, "spero di trovare anche io un ragazzo che si comporti come Jon fa con te!" capisco subito che si sta riferendo alla mia frase,  "...è solo molto dolce e protettivo, come un fratello", alzo gli occhi al cielo e le mendo la buonanotte, sono stanchissima e ho bisogno di riposare.

~Sex Or Love?~Where stories live. Discover now