Yoongi si siede sulla piccola panca, di fronte alla tastiera del pianoforte. Dondola un po' le gambe e gioca con le proprie dita.
Io sono in piedi, al suo fianco, e fisso Yoongi, che sta per premere il primo tasto del suo pianoforte. Alza lentamente le dita della mano destra, che gli tremano leggermente, poi le porta ad un tasto bianco, che non preme ancora.
Lo accarezza, poi ritira la mano e prende un grande respiro, abbassando la testa. Riporta la mano dov'era prima, e questa volta le sue dita fanno pressione sullo strumento, provocando un dolce suono.
Sento dei brividi lungo tutto il mio corpo, ma non è tanto questo a stupirmi, quanto vedere una lacrima rigare il viso candido di Yoongi, per poi cadere sui suoi jeans chiari.
Il suono intanto continua fisso e regolare, invadendomi i timpani e tutto il sistema nervoso.
Vorrei avvicinarmi, sedermi accanto a lui, abbracciarlo, consolarlo accarezzandogli la schie-... mi blocco.
"Da dove ti saltano fuori questi pensieri, Taehyung?!" Mi rimprovero da solo mentalmente. Nego con la testa, per tornare nel mondo reale, e riporto lo sguardo sul ragazzo davanti a me.
Decido di stare fermo, dopotutto sono lacrime di pura gioia, non voglio rovinargli questo momento.
Poi fa una cosa che mi stupisce: si alza, facendosi forza con le braccia sullo sgabello, mi raggiunge in una mezza corsa e mi getta si appende al collo, dove nasconde la sua testa.
Sento il colletto della maglia inumidirsi, sta piangendo. «Grazie.» dice soltanto; io sto zitto e gli accarezzo la schiena, per consolarlo.
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Questa cosa in realtà non era prevista. E nemmeno questo aggiornamento, ma oggi ho voglia di scrivere e penso butterò giù tanti capitoli...
