Cap. 14

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Dmitri lo guardò storto:"Cosa intendi con questo?"

Van roteò gli occhi:"La "rivoluzione" della setta me lo aspettavo più sveglio."

Il moro fece una smorfia socchiudendo gli occhi:"Beh, non so chi avrebbe capito sentendo dire 'credo che ci sia qualcosa di sbagliato in me.'"

Van sospirò sedendosi su un muretto, appoggiò i gomiti sulle gambe guardando basso:"In realtà, non lo so nemmeno io..." fece una lunga pausa giocherellando con un anello:"È normale...essere attratti dal proprio sesso?"

Dmitri drizzó le orecchie sorpreso, rimase interdetto per qualche istante ma poi si sedette accanto a lui:"Ci dovrebbero essere problemi con questo?"

"Non lo so, a quanto pare..."

"Ti hanno detto qualcosa?" Alzò un sopracciglio.

"No, non proprio."

Dmitri strinse gli occhi:"Van, non so di cosa dovresti vergognarti. Lo ammetto, sono rimasto sorpreso, ti vedevo sempre con una ragazza diversa e quindi..."

"Lo so, lo so ma non ero attratto, non provavo niente... forse è proprio per questo che andavo con tutte."

"Si, sarebbe logico ma non farlo. Non c'è niente di sbagliato in te." Sorrise:"Perché mai dovrebbe essere sbagliato...?"

Van sospirò ma non trovò risposta. Dmitri annuì soddisfatto:"Esatto, non è sbagliato. C'è qualcuno in particolare che ti ha fatto realizzare questa cosa?"

"Si, c'è."

"Della setta?" Inclinò appena la testa.

"Si..." Non riuscì a trattenere un sorriso.

Dmitri sorrise a sua volta:"Visto? Se tu fossi sbagliato perché mai dovrebbe esserci qualcun'altro con il tuo stesso errore nel mondo?" Alzò le spalle:"Toglitelo dalla testa, non sei sbagliato, sei uno come tutti gli altri, anzi..." alzò le spalle:"Speciale a questo punto."

Van drizzó le orecchie guardando l'amico:"Sei un idiota..." ridacchiò guardando il panorama deserto davanti a lui:"Ma grazie, sei il primo e forse l'unico che ha detto questo."

"L'importante è che ci sia un primo."
Van annuì grato, si alzò dal muretto prendendo una sigaretta, la accese e la mise in bocca:"Hai ragione, hai ragione."

Dmitri si alzò a sua volta:"Lo so che ho ragione."

Van lo guardò storto sorridendo, il moro sorrise:"Ora tornerai il Van di prima...?"

Il ragazzo annuì:"Si, ci proverò."

Dmitri ridacchió dandogli una pacca sulla spalla:"Quanto puoi essere idiota!"

"Ehi!" Barcollò mentre cominciò a camminare verso la macchina, Dmitri lo seguì. Si fermarono davanti alla Mercedes argento dell'amico, Dmitri si guardò intorno:"Cosa farai ora?"

Van alzò le spalle:"Non so, o vado alla setta o vado a riprendere le ore di sonno perse a casa. Tu?"

"Ho un appuntamento con...Rosa?"

"Rosa!? La ballerina?"

"Si quella. Mi ha invitato lei."

"Cosa?! Dmitri Yuri Olimpiy Ivanov, un uomo non si fa invitare ad un appuntamento da una donna!" Fece una smorfia.

Dmitri drizzó le orecchie:"Ma ha fatto lei, non ero preparato! Che ne sapevo che voleva portarmi fuori!"

"Non ha lanciato segnali?"

Dmitri pensò:"Mi ha...baciato una guancia?"

Van lo guardò socchiudendo gli occhi:"Tu hai dei problemi, problemi gravi."

Roteò gli occhi sbuffando:"In ogni caso, ci esco stasera!"

Van ridacchió entrando in macchina:"Beh, allora preparati bene, anche se so che potresti andare ingiro anche con i vestiti da lavoro faresti colpo lo stesso!"

Dmitri sorrise alzando le spalle:"Qualcosa di buono dovrò pur avere."

Van scosse la testa sospirando:"Fosse solo quello, comunque, ci vediamo eh." Mise in moto e partì lungo la via alberata.
Il moro lo guardò andarsene e poi voltò lo sguardo sulla casa di Ilian:"Ti sei salvato, idiota..." sputó sul vialetto della casa e poi salì in macchina partendo in sgommata.
Parcheggiò davanti alla setta, scese ed entrò nell'edificio sbattendo la porta, si guardò intorno, c'erano Ilian e Vladimir che parlavano davanti allo studio, Dmitri rabbrividì sibilando:"Come diamine fa ed essere lì?! Quando è uscito?!" Appiattì le orecchie, forse il padre lo aveva sentito perché voltò appena lo sguardo drizzando le orecchie. Il moro lo fulminò, si avvicinò a loro:"Buongiorno padre." Strinse gli occhi fulminando entrambi:"Ti dispiace fottutamente guardarmi per tre secondi della tua vita?!"

Vladimir sgranó gli occhi piegando le orecchie:"Ma che linguaggio..."

"No, non me ne frega niente." Sibiló.

L'altro fece una smorfia facendo allontanare Ilian con uno sguardo:"Cosa vuoi?"

"Io cosa voglio? Io?!"

"Tu?"

"Tu!"

Vladimir lo guardò confuso, Dmitri ringhiò infuriato:"Guarda questa maledetta collana! Guardala!"
Vladimir la osservò, il moro sibiló isterico:"È argento! Argento!"

"E?"

"Ora guarda quel fottuttissimo Ilian!"

Vladimir lo guardò:"Ok?"

"La sua fottuttissima collana! È oro! Ed è qui da un cazzo di mese!" Appiattì le orecchie.

Vladimir alzò le spalle:"Se è meglio di te non è colpa mia."

"Meglio di me?!" Urlò isterico, quasi tutte le persone nella stanza si girarono verso di loro, ma entrambi li ignorarono. Vladimir socchiuse gli occhi:"Si?"

"No!!!" Ringhiò:"Non è meglio di me! Non lo è!!! Si passò una mano tra i capelli:"Lui non è meglio! Io sono il meglio che tu puoi avere in questa setta del cazzo! Io sono il meglio! Io!"

Vladimir alzò un sopracciglio ghignando:"Tu? Tu sei il meglio? Bene, perché non lo dimostri?"

Dmitri ridacchió isterico mettendosi una mano tra i capelli:"Dimostrazione?" Sfilò la calibro dalla cintura:"Vuoi una dimostrazione, eh?" Si voltò puntando la pistola su Ilian e sparando un colpo alla cieca. La gente si alzò dai loro posti allerta a guardare la scena, Ilian era a terra ma non sembrava morto, Dmitri ansimava guardando la propria pistola schizzata dal sangue mentre Vladimir lo guardava impassibile con un sorrisetto soddisfatto:"Oh wow, ma guarda." Inclinò la testa:"Ci tieni davvero così tanto? Non immaginavo."

Dmitri drizzó le orecchie voltandosi verso il padre:"Cosa...?"

Vladimir scosse la testa, si staccò la sua collana e la diede al ragazzo:"Ecco, mettila."

"Scherzi?" Sgranó gli occhi osservando la croce dorata con delle incisioni sopra, solo il boss poteva averla, alzò lo sguardo sul padre:"Cosa...?"

Vladimir annuì:"È tua, mettila e tienila stretta." Ghignò e si allontanò verso il suo studio.
Il moro rimase interdetto per istanti eterni, cos'era successo? Si staccò la collana d'argento buttandola su Ilian ancora a terra, si mise quella del padre rimettendo la pistola nella cintura, guardò tutte le persone nella setta:"Ora sapete, con chi vi siete messi a che fare."

SvistokWhere stories live. Discover now