Primo Capitolo

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Sono passati tanti anni dall'ultima volta che Yoongi l'ha visto e Jimin è talmente chiuso in se stesso che gli fa torcere il cuore nel petto. Eppure, dopo tutto questo tempo e innumerevoli giorni per convincersi a lasciarlo andare, è ancora incondizionatamente e perdutamente innamorato di Park Jimin.

yoonmin[ ao3 | christmasyoongi ]tematiche tanto delicate (nessun spoiler però)troppo angstaggiornamenti molto lenti(in alcuni capitoli c'erano sulle 200 pagine quindi ho deciso di suddividere, perchè ad alcuni potevano cadere le palle — anche se, ...

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yoonmin
[ ao3 | christmasyoongi ]
tematiche tanto delicate (nessun spoiler però)
troppo angst
aggiornamenti molto lenti
(in alcuni capitoli c'erano sulle 200 pagine quindi ho deciso di suddividere, perchè ad alcuni potevano cadere le palle — anche se, fidatevi, fa cosí male che nemmeno vi accorgerete della lunghezza, o almeno, spero)

Novembre 2000

Jimin incontra Yoongi per la prima volta alla scuola materna.

C'è vento. Il leggero freddo di New York è sospeso nell'aria, promettendo un rigido inverno, ma a Jimin non importa. Ama il freddo, ama il fatto di poter indossare i suoi guanti e cappelli colorati, e i sorrisi particolarmente ampi ogni qual volta suo padre gli dica che sembra un piccolo pupazzo di neve visto quanto gli piace coprirsi non appena i fiocchi di neve rimpiazzano le foglie autunnali.

È seduto in classe, mentre fa oscillare i suoi piccoli piedi e osserva con disapprovazione alcuni dei suoi compagni di classe che entrano, tirando su col naso. Non piangeva quando i suoi genitori lo lasciavano a scuola, né oggi, né mai. È un ometto, gli piace pensare, il che probabilmente è il motivo per cui non va d'accordo con i compagni e non sa se dovrebbe essere sollevato o meno che nessuno per qualche ragione voglia parlargli.

Lui vuole degli amici; non è che gli piaccia stare da solo durante la ricreazione, o che gli piaccia particolarmente stare seduto in solitudine per due mesi dell'anno scolastico — il suo primo — semplicemente non vuole essere amico dei piagnucoloni. E a quanto pare nemmeno loro vogliono essere suoi amici, non importa quanto il loro insegnante cerchi di farli giocare o sedere vicini o qualunque altra cosa.

Ma va bene, pensa, non è cosí male.

Una novità arriva quel giorno, in cui sta iniziando ad avere uno dei suoi periodi di tristezza in cui gli manca sua madre. Stanno facendo gli esercizi di matematica e Jimin è orgoglioso di se stesso per averli finiti, quando l'insegnante si schiarisce la gola e sollecita la loro attenzione verso la porta di classe.

C'è un ragazzo lì in piedi, e Jimin lo osserva con eguale fascino e scetticismo. È sicuro che non sia uno dei suoi compagni di classe perchè sembra più grande di tutti loro, la faccia nascosta sotto un'enorme massa di capelli scuri e lo sguardo fisso sulle sue scarpe da ginnastica.

«Avanti, caro» dice l'insegnante dolcemente, camminando verso di lui. Si muove per prendergli la mano, ma lui improvvisamente la scosta e la mette dietro la schiena.

Jimin alza le sopracciglia; non ha mai visto dei bambini rifiutare confronto il primo giorno. O quello che presume sia il suo primo giorno. Dove sono i suoi genitori?

trying to behave | yoonminDonde viven las historias. Descúbrelo ahora